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C'è
una filosofia precisa dietro le scelte dell'Azienda Puiatti, azienda
vitivinicola friulana nota per l'eccellenza dei suoi vini e per
la tenacia con cui porta avanti da decenni le sue idee sul come
fare vino.
"I grandi vitigni sono tutti diversi. Perché dovrebbero
dare grandi vini tutti uguali?": è questo il principio
da cui è partito Giovanni Puiatti, basando la propria filosofia
che si riflette nel motto "Save a tree, drink Puiatti.
No oak aged wines", da qui il rispetto per la natura, il
territorio e per il carattere e la personalità di ogni
singola varietà d'uva. Un uva che come lui ama sottolineare,
"non nasce con il sapore del legno" per il cui vino
non viene fatto uso di legno per l'invecchiamento. Dunque niente
apporti estranei alla naturale evoluzione del vino: una scelta
difficile che premia nel tempo.
Ciò che distingue da sempre l'Azienda, oggi guidata dai
figli Giovanni ed Elisabetta, è la ferma convinzione che
la maturazione del vino debba avvenire rigorosamente in acciaio
prima e in bottiglia poi. Questa concezione di fare vino viene
portata avanti dall'Azienda Puiatti fin dal 1967, anno in cui
il padre Vittorio, esperto enotecnico, dopo una lunga e prestigiosa
attività presso aziende dell'Italia Centrale, decide di
ritornare alle terre d'origine per fondare una sua propria cantina
a Capriva del Friuli.
Con le sue quattro linee di produzione Ruttars crus del Collio,
Zuccole classici dell'Isonzo, Archetipi la Collezione del Collio
e gli Oltre una Trilogia di Pinot Nero, l'azienda produce vini
che le consentono di affermare i suoi principi di Purezza, Finezza,
Eleganza, Carattere e Personalità che sono lo spirito della
sua filosofia, collocandosi in una posizione di leadership nel
mercato vinicolo attraverso tratti propri e modalità distintive,
elevando questi vini con una forte vocazione internazionale, a
prodotti di alta qualità. Vini fatti di emozioni, armonie
che li rendono protagonisti indiscussi di stile ed eleganza: "unici". |
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