|
|
Quattro
Castella |
Emilia-Romagna |
|
 Quattro
Castella é un comune della provincia di Reggio Emilia.
Il
nome deriva dall'antica presenza in loco di quattro poderi
con quattro castelli. Arrivando da Montecavolo, quindi da
est, si incontrano Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e
Monte Zane. Probabilmente facevano parte del sistema difensivo
settentrionale dei dominii dei Canossa. Ad eccezione di
Bianello, che sorge pressoché intatto, degli altri
castelli non ne restano che pochi ruderi. Monte Zane o Mongiovanni
è il più occidentale dei quattro castelli.
Lo possedettero per primi i Dalla Palude poi i parmigiani,
i reggiani e nel 1339 giunse ai Canossa. Monte Lucio o Monte
Luzzo è il terzo, venendo da levante, dei quattro
castelli. Sorto come torre difensiva nel X secolo, Monte
Lucio venne venduto a Parma nel 1297. Venne completamente
distrutto ad opera di Azzo d'Este nel 1307 e poi ricostruito.
Monte Vetro o Monte Vecchio è il più orientale
dei quattro castelli. Nato probabilmente come torre difensiva
attorno al 1000, Montevetro passò dai Canossa ai
Fogliani, e da questi al comune di Parma. Nel 1354 tornò
ai Canossa, ai quali rimase fino alla loro estinzione. Divenne
in seguito sede di contado e poi più tardi di pretorio.
Oggi non ne rimane che qualche rudere.
IL
CASTELLO DI BIANELLO
Oltre un millennio è strascorso dall'iniziale insediamento
fortificato sul colle del Bianello all'attuale residenza.
E' possibile tuttavia ripercorrere, con sufficiente attendibilità,
la cronologia costruttiva del castello attraverso la lettura
critica dei paramenti murari esterni e l'analisi della tessitura
strutturale. Il primo manufatto è la torre maestra
o mastio, protetto da una cinta presumibilmente quadrata
di cui occupava l'angolo nord-est. Dopo il crollo avvenuto
nel 1285, come cita la Chronica di Salimbene de Adam, la
torre è ricostruita con l'inserimento di una scaletta
a chiocciola centrica in pietra a sostituzione di quelle
lignee che originariamente collegavano i diversi livelli.
Il perimetro dell'iniziale cinta quadrilatera ha suggerito
l'allineamento dei primi corpi di fabbrica, a sud e a nord,
che si sono andati via via edificando interno al mastio
lasciandone scoperto il solo lato di ponente. Il libero
svolgimento delle più ampie cortine medioevali ha
condizionato la giacitura dei manufatti successivi in una
progressiva involuzione strutturale del castello. Sul lato
nord, che fa angolo in mezzeria, sono chiaramente identificabili
quattro interventi. Più antica è la fascia
centrale, che conserva impronte di finestre a bifora e che
si allineava al mastio sul fronte ponente dove è
tutt'ora il portale archiacuto in grossi conci lapidei.
Dal portale si accede a un lungo camminamento particolarmente
inressante per la pavimentazione in mattoni a spina di pesce
e per l'orditura lignea del soffitto. Esso conduce all'ala
d'angolo di escuzione appena successiva , che conserva pure
tracce di bifore, impostate a quota differente. L'ala di
ponente è decisamente più tarda e realizzata,
a sua volta, in due tempi diversi. Nella fascia sud-orientale
del castello, a un livello inferiore parzialmente interrato
nella roccia, sono ricavati altri ambienti: la copertura
a padiglione con unghie perimetrali, l'ariosa spazialità,
la calibrata proporzione, ne attestano una esecuzione tardo
quattrocentesca, probabilmente concomitante
al potenziamento della cinta difensiva. Dalla metà
del XVIIsecolo gli interventi saranno rivolti alla valorizzazione
dell'aspetto ornamentale. Al XVIII è demandata la
realizzazione dell'ampio e scenografico scalone, immediatamente
a sud della torre. Si definisce così, nella parte
meridionale, un diverso assetto distributivo, un nuovo accesso,
più aulici percorsi, una maggior concentrazione di
valori plastici e spaziali. L'ultimo significativo intervento
architettonico, affidato ai Marchelli sulla prima metà
del XIX secolo, interessa il collegamento tra le ali nord
e sud che delimita, a levante, la corte della cisterna.
Di particolare interesse il percorso lineare che, dal piazzale
d'accesso, attraverso l'androne, la corte, l'arcata centrale
del portico traguarda il paesaggio esterno, secondo i canoni
di assialità monumentale propri della cultura neoclassica.
APPROFONDIMENTO
La
fama di Quattro Castella é legata alle manifestazioni
a tema medievale che si svolgono ogni anno nel quadro del
Maggio Matildico: spettacoli, mercatini e cene
in costume organizzate da contrade e associazioni col patrocinio
del Comune. A fine Maggio il culmine é il Medioevo
in Piazza; sfilate, giochi ed evoluzioni dei Maestri
d'Armi e di Bandiera, la Quintana dell'Anello, la spettacolare
Tenzone del Ponte (detta Gran Passo d'Armi) e il gioco dell'Ungaro
Vinto. Si termina col Corteo Matildico (questanno
alla 40° ediz.) che rievoca un importante fatto storico
che avvenne nel Maggio del 1111. Enrico V, figlio di Enrico
IV che trent'anni prima ottenne da Papa Gregorio VII, per
intercessione di Matilde, il famoso perdono di Canossa,
venne a Bianello e incoronò la Gran Contessa vice
regina d'Italia sul sagrato della chiesa, a due
passi dallodierna manifestazione. Grande spettacolo
in stile cinematografico con centinaia di comparse in costume;
nobili, dame, cavalieri, streghe, contadini e monaci si
danno appuntamento ai piedi del Castello di Bianello. Ogni
anno due personaggi dello spettacolo vestono i panni di
Enrico V e Matilde di Canossa. Ai piedi di Bianello sorge
lAlbergo Ristorante La Maddalena da 70 anni gestito
dalla famiglia Montanari che ha fatto a modo suo la storia
col sapore dei piatti da gustare ancora oggi. Quattro Castella
é uno dei pochissimi comuni dItalia che ha
voluto, aderendo alle norme EMAS e UNI EN ISO 14.001, autoresponsabilizzarsi
tutelando e valorizzando il territorio per offrire al cittadino
unarea ricca di opportunità. Le prestazioni
in campo ambientale sono verificate da un organo accreditato
Sincert e attestate dal rilascio di un certificato. L'Oasi
LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) del Bianello, è
una zona di 125 ettari per la protezione della fauna. Tra
le specie di uccelli ricordiamo poiane, sparvieri, barbagianni,
allocchi, gufi, fagiani, gazze e picchi, ma troviamo anche
rettili, anfibi e mammiferi tra cui il tasso (mascotte dell'Oasi).
Tra la vegetazione spiccano il pino silvestre e 18 specie
di fiori individuate dalla Legge Regionale 2/1977 come rare
e preziose. Il centro visite organizza escursioni guidate
e iniziative di educazione ambientale per scuole e privati.
Per tutelare lambiente, l'Oasi può essere visitata
solo percorrendo i sentieri autorizzati.
|
|
|
|
|
Popolazione
Residente 11.204 (M 5.522, F 5.682)
Densità per Kmq: 242,9
Numero Famiglie 4.270
Numero Abitazioni 4.632
CAP
42020
Prefisso Telefonico 0522
Codice Istat 035030
Codice Catastale H122
Denominazione
Abitanti castellesi
Santo Patrono Sant'Antonino
Festa Patronale 2 settembre
Il
Comune di Quattro Castella fa parte di:
Area Geografica: Terre di Matilde di Canossa
Regione Agraria n. 3 - Colline tra Enza e Secchia
Località e Frazioni di Quattro Castella
Quattro Castella: Bergonzano, Bianello, Calinzano, Ghesiola,
La Fornace, Madonna della Battaglia, Mangalano, Salvarola,
Rio Corte, Monticelli, Fossetta, Fornaci, Mediana, Casa
Valle, Ca' Rosso, Ca' Marzano, Ca' Noce, Ca' Ruspecchio,
Ca' del Pomo, Ca' Zecchini;
Montecavolo: Cantone, Orologia, Scampate, Fola, La Buca,
Bambasino, Costa, Valestra, Ca' Nuova, Ca' Soldette,
Ca' Moreda, Montelocco, Pellizzara, Tempie;
Puianello: Botteghe, Braglie, Ca' Matta, Cammelline,
Casalè, Boschi, San Felice, Ca' del Rio, Casone,
Mucciatella, Corticella, La Rosta, Le Forche, Montegaio,
Fornasotto, Il Più Bello, Pamperduto, La Copela;
Roncolo: Colombara, Cerro, Ghiardello, Tripoli, Rubbianino;
Salvarano: Bedogno, Cereto, Molinetto, Piazza Navona,
Tramicello, Pinotta, Ca' Montebello
Comuni Confinanti
A est: Albinea; a nord: Bibbiano, Reggio Emilia; a sud:
Vezzano sul Crostolo; a sud e ovest: San Polo d'Enza
Chiese e altri edifici religiosi castellesi
Oratorio della Madonna della Battaglia
Eventi,
Feste e Sagre
Corteo Storico Matildico (nel mese di maggio), con la
Quintana dell'Anello e la Tenzone del Ponte (detta anche
Gran Passo d'Armi)
Il
comune è gemellato con
Brye (Francia)
Weilburg (Germania), dal 2002
Buzet (Croazia) |
|
|
|
|
|