Porretta
Terme è un comune della provincia di Bologna.
Porretta Terme è situato nell'Appennino Tosco-Emiliano
nella valle del fiume Reno, sulla sinistra idrografica
del fiume alla confluenza del torrente Rio Maggiore,
in un'ampia conca situata all'altezza media di 349
metri s.l.m. Dista 59 km dal capoluogo provinciale,
raggiungibile mediante la strada statale 64 Porrettana,
e 34 km da Pistoia, città alla quale è
collegato dalla medesima strada statale. La linea
ferroviaria Porrettana congiunge Bologna con Pistoia
ed ha in Porretta la propria stazione principale.
La ferrovia Porrettana divide amministrativamente
l'abitato di Porretta Terme da quello di Berzantina,
situato sulla sponda destra del fiume Reno ed appartenente
al comune di Castel di Casio; verso nord il paese
si è ormai congiunto alla propria frazione
di Corvella ed alla località di Silla, il cui
abitato amministrativamente appartiene anche ai comuni
di Gaggio Montano e Castel di Casio; verso sud continua
in comune di Granaglione nella frazione di Ponte della
Venturina e quindi in comune di Sambuca Pistoiese
(provincia di Pistoia) fino a Pavana. Ciò ha
indotto a considerare l'esistenza di una "città
lineare" di fatto, sovracomunale e sovraprovinciale,
di oltre 10.000 abitanti, che vede in Porretta Terme
il proprio indiscusso capoluogo. Il Comune di Porretta
Terme oltre al territorio cittadino comprende 3 frazioni:
Corvella, la più settentrionale, che confina
con il comune di Gaggio Montano; Capugnano e Castelluccio,
site a nord ovest del capoluogo, che confinano con
i comuni di Granaglione e di Lizzano in Belvedere.
Comprende anche la parte meridionale dell'abitato
di Silla. La conca dove è situato il capoluogo
rappresenta il punto altimetrico più basso
del comune, che è totalmente montuoso e raggiunge
altezze fino a 1.500 m.s.l.m. Il territorio comunale
comprende l'intera valle del torrente Rio Maggiore
ed è ricco di acque. La copertura boschiva
è pressoché totale ed è formata
principalmente da bosco ceduo con presenza di castagneti.
Sono presenti zone rimboschite con impianto di sempreverdi.
Pressoché scomparsa è ormai l'agricoltura.
La modesta altezza del capoluogo e la sua posizione
protetta sono causa di estati calde che spesso comprendono
anche periodi afosi, sia pur di breve durata. La vicinanza
alla catena di crinale appenninica è a sua
volta motivo di inverni rigidi e ricchi di precipitazioni
nevose che possono essere anche consistenti. L'innevamento
del fondovalle è comunque generalmente di breve
durata, sulle montagne circostanti invece la copertura
nevosa persiste di solito fino ad aprile.
DA VEDERE
Il turismo rappresenta una risorsa fondamentale per
la comunità porrettana. Il turismo termale
ha subito una notevole riduzione di fatturato a partire
dagli anni novanta del XX secolo a causa di fattori
economici negativi, resta comunque una risorsa importante
ed è praticabile per tutto il tempo dell'anno.
I valori ambientali del territorio, la facile accessibilità
dei luoghi e la loro bellezza, hanno invece richiamato
nel territorio comunale una discreta quantità
di possessori di seconde case.
Porretta si caratterizza poi come base di partenza
per escursioni in tutto l'alto Appennino bolognese,
in particolare verso la stazione sciistica del Corno
alle Scale, che garantisce un flusso di visitatori
durante la stagione invernale, ma è molto attrattiva
anche in estate.
Altri motivi di attrazione turistica sono le numerose
manifestazioni culturali e di spettacolo che caratterizzano
il calendario estivo del capoluogo. Da non sottovalutare
anche altre forme di escursionismo minori quali la
raccolta di funghi, la pesca, la raccolta delle castagne.
L'abitato si è sviluppato nei secoli sul conoide
di forma pressoché triangolare, in lieve declivio,
formato dal torrente Rio Maggiore nel punto di confluenza
nel Reno. Nel vertice superiore del triangolo il torrente
esce dalla stretta gola del Sassocardo e qui sono
situate le fonti termali più antiche e rinomate,
le cosiddette "Terme Alte". Lo stabilimento
termale, edificio ottocentesco di pregevole fattura,
e le circostanti strutture ricettive (Albergo delle
Terme) sono oggi (2011) in disuso ed in attesa di
restauri.
L'abitato scende poi a cascata lungo le opposte sponde
del torrente, collegate da 3 ponti, dando luogo a
strade pittoresche (via Falcone sulla sponda destra,
via Borgolungo su quella sinistra) che hanno mantenuto
caratteristiche medievali. In perfetta simmetria si
aprono quindi due piazze: piazza Massarenti (a destra),
moderna, adibita a parcheggio e sede del mercato settimanale,
e piazza della Libertà (a sinistra), vero centro
della cittadina, dominata dalla torre del Palazzo
Comunale, novecentesco. In alto a sinistra, sul fianco
della montagna, domina l'abitato la chiesa parrocchiale
di S.Maria Maddalena, seicentesca, ricca di opere
d'arte fra cui la pala dell'altar maggiore opera del
Calvaert.
La cittadina si espande poi lungo il corso del Reno,
in particolare verso nord con l'animatissima via Mazzini,
meta preferita del passeggio cittadino. In questa
zona sono presenti i principali alberghi "storici"
di Porretta, con edifici di pregevole valore architettonico.
All'imbocco della via Mazzini è situata la
chiesa, con convento, dei frati cappuccini, ottocentesca.
L'espansione verso sud vede la presenza dei giardini
pubblici, dominanti dall'alto il corso del Reno, e
di altri alberghi di costruzione moderna, nei quali
si svolgono oggi le principali attività termali.
Superate le Terme, all'estremo limite del confine
comunale, sorge il Santuario della Madonna del Ponte,
piccolo edificio di culto ricostruito a fine '800
che contiene un'immagine della Madonna venerata dai
porrettani fin dal XIII secolo, ed anche interessanti
dipinti di scuola bolognese.
MANIFESTAZIONI
Porretta Terme è sede dell'annuale Porretta
Soul Festival dedicato alla musica soul. L'iniziativa
è nata da un'idea di Graziano Uliani che ha
organizzato la prima edizione nel 1987.
Sempre a Porretta si tiene il Porretta Cinema, rassegna
cinematografica che, a partire dal 2002, ha portato
sulla scena porrettana registi del calibro di Ken
Loach, Nikita Mikhalkov, Amos Gitai, Mario Monicelli
e Marco Bellocchio, solo per citarne alcuni. Questa
manifestazione è stata avviata dall'amministrazione
comunale sulla scia della più famosa e importante
Mostra Internazionale del Cinema Libero. Quella lontana
esperienza ebbe la sua prima edizione nel 1960 grazie
all'idea e alla determinazione di Cesare Zavattini,
Giampaolo Testa e Leonida Repaci, che convinsero a
sostenere la manifestazione letterati e registi del
calibro di Roberto Rossellini, Carlo Emilio Gadda,
Giuseppe Ungaretti, Mario Soldati, Marco Visconti,
Federico Fellini, Carlo Lizzani, Vasco Pratolini,
Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Aldo De
Benedetti.
Nel 2007 (28-30 settembre) e nel 2008 (26-28 settembre)
Porretta Terme ha ospitato Ecoappennino, la fiera
per il risparmio energetico e le fonti rinnovabili,
organizzata dal Comune in collaborazione con CISA,
il Centro per l'Innovazione e la Sostenibilità
Ambientale. Ospitando e sostenendo queste iniziative
Porretta Terme si propone come punto di riferimento
per la montagna nel campo delle energie rinnovabili
e del risparmio energetico.
IL PREMIO CITTA' DI PORRETTA
Dal 2003 è stato istituito il Premio Città
di Porretta. Il 22 luglio, giorno di Santa Maria Maddalena,
vengono premiate con tale onorificenza quelle persone
che, nate, vissute o comunque strettamente legate
a Porretta Terme, hanno contribuito a migliorare la
vita della comunità o a far conoscere la cittadina
nel mondo.
ORIGINI E CENNI STORICI
La storia di Porretta è molto antica ed è
collegata alla presenza delle acque curative. Una
leggenda di epoca medievale narra che un bue malato
fu lasciato libero dal suo padrone ed andò
a dissetarsi in una delle fonti termali. Essendo ritornato
al suo padrone completamente guarito, questa vicenda
diede avvio alla fama delle acque curative e medicali.
Il bue che si abbevera è rimasto come simbolo
del comune di Porretta. Ma le terme erano certamente
conosciute e frequentate già in epoca romana,
come testimoniato da numerosi rinvenimenti archeologici,
in particolare quello del famoso mascherone raffigurante
il muso di un leone, recuperato nel 1888 nel greto
del Rio Maggiore, risalente al I sec. d.C. e rimasto
come simbolo delle Terme di Porretta. La presenza
di tutti i reperti archeologici nella zona circostante
le sorgenti curative testimonia della notorietà
delle acque di Porretta in epoca classica e della
presenza di un centro abitato. I secoli dell'alto
medioevo vedono lo spopolamento del luogo e l'abbandono
delle fonti termali. Con l'affermazione del Comune
di Bologna, Porretta ne entra a far parte e da allora
seguirà sempre le sorti della comunità
bolognese. La nuova situazione politica genera una
"riscoperta" di Porretta e delle sue terme,
che a partire dal XII secolo cominciano ad essere
frequentate anche da classi sociali agiate e provenienti
da fuori. In quel periodo nascono le prime strutture
ricettive e prende forma l'abitato dell'attuale cittadina.
Dal XV secolo ad oggi le Terme di Porretta acquistano
una fama ed una risonanza che non accennano a diminuire.
Si citano fra i visitatori più illustri Lorenzo
il Magnifico, Niccolò Machiavelli, Andrea Mantegna,
Gioachino Rossini. La città di Porretta segue
le sorti di Bologna nel passaggio allo Stato Pontificio
e, con la creazione dello Stato italiano unitario,
entra a far parte della provincia di Bologna col nome,
da sempre in uso, di Bagni della Porretta, rimasto
in vigore fino al 1931 quando fu sostituito dall'attuale.
La Seconda guerra mondiale vede Porretta nell'inverno
1944 a breve distanza dal fronte attestatosi sulla
Linea Gotica. Sulle montagne circostanti sono attive
le brigate partigiane, comandate dal 1944 dal partigiano
Armando. L'aspra lotta con le truppe nazifasciste
porta agli eccidi dell'alto Reno e a danneggiamenti
alle infrastrutture stradali e ferroviarie. La ricostruzione
dopo la liberazione è rapida e restituisce
Porretta al suo ruolo tradizionale di affermata stazione
turistica.