Ponte
dell'Olio è un comune della provincia di Piacenza.
Il comune di Ponte dell'Olio è situato sui
Colli Piacentini a metà della Val Nure, cioè
a metà circa del corso del torrente Nure che
ne lambisce il territorio. La vetta più elevata
del comune è Montesanto di m. 676. Il paese
è caratterizzato da un territorio prevalentemente
pianeggiante, i dintorni, invece, sono costituiti
da basse colline che degradano dolcemente verso il
paese. Il clima è abbbastanza mite, caratterizzato
da inverni rigidi con abbondanti precipitazioni ed
estati calde e afose. La zona è ricca d'acqua,
convogliata, per la maggior parte, in rii artificiali,
che, ancora oggi, solcano la campagna. Per lo sviluppo
del commercio fu necessario provvedere allo studio
e alla realizzazione di un ponte in sasso per i passeggeri,
che fu detto "di Maria Luigia d'Austria",
duchessa di Parma e Piacenza (anni 1835 e 1836) perché
ne aveva ordinata lei la costruzione.
ETIMOLOGIA
La prima parte del nome di riferisce esplicitamente
al ponte sul fiume Nure. La specifica è legata
al commercio dell'olio che avveniva in loco.
MANIFESTAZIONI
Fesa della Pancetta Piacentina (ultimo fine settimana
di giugno).
ECONOMIA
L'agricoltura e l'allevamento sono attività
di primo piano nella zona. I prodotti della terra
e dell'allevamento potevano essere venduti nel mercato
settimanale o nelle fiere annuali. A Ponte c'era un'elevata
percentuale di cucitrici e filatrici da lino. La realtà
pubblica più rilevante, in quanto confluenza
dei fattori economici locali, è il mercato
settimanale, che ha connotazioni sociali importanti
ed è un esempio di economia chiusa. Si è
vista la vivacità economica e commerciale di
Pontedellolio attraverso le testimonianze documentarie.
La fiera annuale a Ponte, a partire dal 1617, è
l'evento maggiore che fa del borgo e del suo territorio
nel campo di scambi commerciali, un centro di primo
piano per la varietà di prodotti. La fiera
di tre giorni continui, iniziava il 13 agosto, continuava
nel giorno di San Rocco e finiva il 17 agosto. L'istituzione
della fiera di Ponte nasceva con tutte le agevolazioni;
oggi si direbbe le promozioni, che possono rivitalizzare
l'economia locale e creare un polo economico in media
Val Nure.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Pontedellolio ha un'origine medievale: la prima menzione
del ponte sul Nure con annesso un ostello e la prima
menzione della chiesa di San Giacomo, sono del IX
secolo, testimoniano un ruolo importante come punto
snodo alla cofluenza delle due strade principali della
pianura e della città all'inizio della valle,
vi era un grande afflusso di viandanti e viaggiatori
e molti scambi commerciali con la Liguria. Nel labirinto
delle mulattiere, delle strade, dei sentieri appenninici
c'era un traffico molto intenso tra la Liguria e le
terre padane. In verità l'attività di
scambio tra la val Nure e il genovese risaliva alla
seconda metà del quindicesimo secolo. Nella
prima metà del sedicesimo secolo era fiorente
l'esportazione illegale dei grani valnurensi. C'era
anche un forte coinvolgimento di Pontedellolio nel
commercio di olio e di grani; infatti c'erano sei
torchi per l'olio e diversi mulini. I commercianti
determinano la parte più importante dell'economia
di Ponte. La merce trattata consiste principalmente
in olio d'oliva, lino, sapone, miele, scorze di arancia,
olio da brusar(olio per le lampade), formaggio,
fagioli e zucchero. Nel 1806 Ponte divenne sede di
una municipalità che riunì anche altri
paesi. Funzionava regolarmente un'assemblea municipale.
Ponte divenne anche sede di una pretura di seconda
classe. L'espansione demografica verificatesi nei
primi quindici anni del secolo era destinata a subire
una brusca battuta d'arresto in coincidenza con l'epidemia
di tifo petecchiale sviluppatesi localmente nel 1817.
Nel periodo 1853-1856 presero corpo progetti di ferrovia
da Piacenza a Genova attraverso Pontedellolio, e trasporto
merci con sistema decovil, da Pontedellolio a Ferriere.
Nel 1880 una società inglese realizzò
le tramvie Piacenza-Cremona e Piacenza-Pontedellolio.
A Ponte si muovevano velocemente tre corse del tram
a vapore. Il tram passava sul ponte (quello attuale,
passeggero). Il binario era posato sulla sinistra,
venendo da Piacenza, e proseguiva per il borgo; la
stazione si trovava vicino alla chiesa di San Rocco.
Nel 1932 viene eliminato il tram a vapore e si realizza
una ferrovia elettrica. La struttura corre su un tracciato
periferico al centro abitato, con binari ancorati
su massicciata. A Ponte venne costruito un nuovo ponte,
sul Nure, apposta per la ferrovia (è il terzo
ponte in curva costruito in Italia). Durante la seconda
guerra mondiale il ponte venne bombardato dai partigiani,
per non permetere i rastrellamenti dei tedeschi,e
venne risistemato solo dopo la fine della guerra.