Piozzano
Emilia Romagna

Piozzano è un comune abitanti situato in provincia di Piacenza. Il comune fa parte della Comunità Montana Appennino Piacentino. Piozzano è un piccolo paese situato nella alta val Luretta, valle che si incunea tra la val Trebbia ad est e la val Tidone ad ovest, terminando alle pendici del monte Serenda (759 m.) dove le due valli si riuniscono. Il territorio comunale si stende sulla media ed alta collina nella zona denominata Colli Piacentini. Permane un ambiente naturale integro ed un clima temperato privo di sbalzi eccessivi. Essenzialmente agricola vede la predominanza della produzione di cereali e foraggio, affiancati da altre attività agricole come allevamento di bovini e cavalli, maneggi, produzione di vini e formaggi. Numerosi e ben conosciuti sono trattorie e ristoranti, sparsi anche nelle più piccole frazioni, che propongono i piatti della cucina piacentina e i vini locali. Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il pifferoappenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.

ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Plotius o Plautius con l'aggiunta del suffisso -anus.


DA VEDERE

A testimonianza dell'importanza strategica che ebbe la val Luretta, rimangono castelli e case fortificate a Monteventano, Montebello, Montecanino, Bosonasco, Castelvecchio, Lardara, Pavarano, Torre Rizzi, Vei. Ogni frazione inoltre ha la propria chiesa in cui spesso si possono trovare: absidi romaniche, archetti pensili, portali sovrastati da eleganti bifore, sculture lignee.


 


LE FRAZIONI

Pomaro
Pregevole Pieve di San Vitale Martire, fondata nel IX secolo. Formata da un'unica navata, divisa in tre campate con volte a crociera. Altare in marmo policromo.

Vidiano Soprano
Borgo del X secolo, già appartenente alla Mensa Vescovile di Piacenza

Monteventano
Vi si possono ammirare i resti del castello, distrutto nel 1164, con l'imponente torre a base circolare e l'absidiola della antica chiesa romanica, ora inglobata nella chiesa odierna come cappella battesimale (vedi di seguito).

San Gabriele
La pieve di San Gabriele (IX-X secolo) è una delle chiese più antiche della provincia, ha un'originale pianta centrale a tre absidi e l'abside romanica con fregi zoomorfi sul fastigio delle monofore.


IL CASTELLO DI MONTEVENTANO

Il castello di Monteventano è un imponente complesso fortificato posto su di una rupe scoscesa nel cuore della val Luretta nel comune di Piozzano in provincia di Piacenza. Posto a 420 m. s.l.m. di altezza in un punto dove la valle si restringe controllava, col il castello di Vei poco più a valle sull'altro lato, il passaggio nel fondovalle. La prima notizia certa che ci è giunta è quella della sua distruzione, avvenuta per mano di Federico Barbarossa nel 1164 con conseguente cancellazione dal registro dei feudi Imperiali. Venne ricostruito e nuovamente attaccato dai ghibellini nel 1268. Il feudo fu assegnato nel 1408 da Gian Maria Visconti alla famiglia Arcelli, pasò per le mani dei Borghi nel 1647, dei Giandemaria nel 1700, dei Montani nel 1728, di nuovo agli Arcelli e da questi ad altri proprietari. Oggi è di proprietà di un pittore tedesco.

Durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede del distaccamento partigiano autonomo della XI brigata della divisione Piacenza, un cippo ricorda la resistenza che fu molto attiva nella val Luretta. Dell'originario complesso rimangono resti delle mura di cinta, un ingresso ad arco che porta le tracce degli incassi del ponte levatoio e una torretta a base rettangolare addossata al palazzotto residenziale. La parte meglio conservata è un imponente torrione rotondo alto un trentina di metri che presidiava l'ingresso, dell'alto torrione, che era posto all'estremità nord, rimane solamente la parte del basamento su cui è stato edificato in seguito il campanile. Il torrione è dotato di due accessi posti piuttosto in alto, uno dei quali dotato degli incassi del ponte levatoio. Dell'antica chiesetta possiamo ammirare l'abside romanica, ornata esternamente da lesene, archetti pensili e, la parte più pregevole, una monofora con una piccola faccia umana nell archivolto, inglobata come cappella battesimale quando venne costruita l'attuale chiesa di pianta più ampia. Pochi altri edifici completano la rocca, la canonica e qualche struttura ad uso abitativo e agricolo. Il castello è di proprietà privata, mentre è ancora in uso la chiesetta che raccoglie un numero esiguo di parrocchiani.


LA VAL LURETTA

Questa valle che si incunea tra la val Trebbia ad est e la val Tidone ad ovest, inizia alle pendici del monte Serenda (759 m s.l.m.) dove le due valli si riuniscono e si estende da una zona collinare fino alla Pianura Padana dove il torrente omonimo confluisce nel Tidone. Il torrente Luretta è formato dalla confluenza di due rami: quello di Monteventano che nasce al Moiaccio e quello di San Gabriele che nasce a Groppo. Ha una portata limitata e durante le estati secche l'acqua smette di scorrere. Essendo una vallata chiusa, e con una sola strada di una certa importanza che la collega alla val Trebbia (strada provinciale n° 65 della Caldarola), passando per il passo della Caldarola, rimane una zona molto tranquilla e priva di traffico. Permane un ambiente naturale integro ed un clima temperato privo di sbalzi eccessivi.


ORIGINI E CENNI STORICI

Il territorio fu abitato nella preistoria, poi in epoca longobarda passa ai possedimenti dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio.

Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero costituì i Feudi Imperiali, all'interno della Marca Obertenga, con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, Piozzano fu poi assegnata come possesso dei conti di Lomello e dopo dei Paveri. Nella frazione Canova, oltre il torrente, permangono due basse torri d'angolo di un complesso fortilizio. Pur rimaneggiato negli anni, presenta ancora l'originaria pianta rettangolare e un doppio ordine di loggiati nel cortile.
La contrapposizione tra la vicina val Tidone, filo-imperiale, e la città di Piacenza, schierata con gli Hohenstaufen fece della val Luretta l'oggetto di varie spedizioni militari e luogo di scontro tra le opposte fazioni. Nel 1164 vennero distrutti il castello di Monteventano e quello di Montecanino, di cui restano le rovine.

La sede comunale, in seguito alla riorganizzazione amministrativa attuata da Napoleone, fu stabilita nel 1806 nella frazione di Pomaro, con Regio Decreto n° 2815 del 28.11.1875, Vittorio Emanuele II decretò che "Il comune di Pomaro Piacentino, nella provincia di Piacenza, è autorizzato a trasferire la sede municipale nella frazione di Piozzano".

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 696 (M 369, F 327)
Densità per Kmq: 16,0
Numero Famiglie 304
Numero Abitazioni 569

CAP 29010
Prefisso Telefonico 0523
Codice Istat 033034
Codice Catastale G696

Denominazione Abitanti piozzanesi
Santo Patrono San Salvatore
Festa Patronale prima domenica dopo Pasqua

Il Comune di Piozzano fa parte di:
Comunità Montana dell'Appennino Piacentino
Regione Agraria n. 3 - Colline del Trebbia e del Tidone

Località e Frazioni di Piozzano
Groppo, Montecanino, Monteventano, Pomaro, San Gabriele, San Nazzaro, Vidiano

Comuni Confinanti
Agazzano, Bobbio, Gazzola, Pecorara, Pianello Val Tidone, Travo.

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