Neviano
degli Arduini è un comunedella provincia di
Parma. Piccolo centro collinare fra Val dEnza
e Val Parma, Neviano degli Arduini si è sviluppato
in unarea un tempo occupata da un fortilizio
canossiano. Baluardo prima dei Ghibellini, poi dei
Guelfi, fu poi possedimento dei Visconti, degli Arduini
e dei Da Palù, che costruirono sulle spoglie
del castello una torre difensiva. Da vedere, nei dintorni
del capoluogo, Nigressano, piccolo borgo rurale fortificato
con massicce case a torre. Ma anche, a Sasso, la Pieve
Matildica di S. Maria dellXI secolo ed il Muso
Storico della Resistenza; a Scurano il Parco Provinciale
del Monte Fuso; a Cedogno il Museo Storico dei Lucchetti
ed a Bazzano il Museo Uomo Ambiente Il
Territorio nel Tempo. Sul versante gastronomico,
da segnalare Campora, famoso per i suoi pregiati marroni.
Neviano
degli Arduini è tra le Città decorate
al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché
è stato insignito della Medaglia di Bronzo
al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni
e per la sua attività nella lotta partigiana
durante la seconda guerra mondiale.
ETIMOLOGIA
Il toponimo proviene da Naevianus, da un "praedium"
latino (da Naevius) già attestato nella Tavola
di Veleia. La specificazione "degli Arduini",
in uso per distinguere la località dall'altra
in provincia di Parma, detta "dei Rossi",
deriva dalla famiglia che fu feudataria della zona
(Arduino della Palù).
PIEVE
DI SASSO
Di notevole interesse artistico è la Pieve
di Sasso, monumento nazionale, risalente all'XI secolo
e che la tradizione vuole eretta da Matilde di Canossa.
Gli edifici tipici della zona sono stati costruiti
in pietra arenaria locale. Il territorio è
particolarmente importante per la diffusa pratica
della agricoltura biologica. È documentata,
per la prima volta, dall'XI secolo, in un documento
del 1004, e si ha notizia di una sua ricostruzione
successiva avvenuta nel 1082 ad opera di Matilde di
Canossa. In questa occasione ledificio viene
ricostruito sulla sommità di unaltura,
spostandone lubicazione che precedente era posta
più a valle, in prossimità dellabitato.
Nel XII e XIII secolo ebbe un ruolo importante nellorganizzazione
religiosa della zona, essendole sottoposte 14 cappelle
del territorio circostante. Fino al XIV secolo fu
anche luogo di sosta per pellegrini e viaggiatori
che percorrevano lantica strada di Linari, un
collegamento fra Parma e la Toscana che attraversava
il passo del Lagastrello. La pieve è costruita
su un lieve declivio naturale, che comporta un dislivello
fra il corpo anteriore e quello posteriore e di conseguenza
una leggera inclinazione del pavimento. La facciata
è spoglia e ornata solo da una bifora (ricostruita
nel XX secolo), dallapertura a croce che la
sovrasta e da due strette lesene che riprendono l'articolazione
interna, con impianto basilicale a tre navate, ciascuna
terminante in un'abside semicircolare, coperta da
una volta a catino. Una serie di archetti pensili
corrono a filo del tetto sulla facciata, lungo le
fiancate e le absidi. La pieve è realizzata
in pietra non lavorata, con copertura in lastre dardesia,
mentre internamente il soffitto sfrutta le tradizionali
capriate in legno. Internamente le navate sono divise
da una fila di cinque colonne che sostengono archi
a tutto sesto e conferiscono un senso di solida sobrietà
allambiente. Allinterno è collocato
un fonte battesimale ricomposto con materiali originali
dell'XI-XII secolo,probabilmente provenienti da un
antico ambone. I bassorilievi risalenti alla prima
metà del XII secolo e sono collegabili ai lavori
contemporanei eseguiti sia nella fabbrica del duomo
di Parma, sia presso la Badia Cavana, presso Lesignano
de' Bagni. Le quattro lastre originali del fonte battesimale
raffigurano gli evangelisti san Matteo e san Marco
(con il leone alato), un chierico che benedice e un
grifone con una colomba.
MUSEI
Museo Storico della Resistenza "S. Maneschi"
FRAZIONI
Antreola, Ariolla, Bazzano, Begozzo, Bertogallo, Campo
del Fico, Campora, Case Bedi, Case Bodini, Case Bosi,
Case Campanari, Case Canale, Case della Fossa, Case
Fantini, Case Mazza, Case Paini, Case Penuzzi, Case
Ruffaldi, Castelmozzano, Cedogno, Ceretolo, Cerreto,
Corchio, Corticone, Costola, Formiano, La Bricola,
La Costa, La Villa, Le Mole, Lodrignano, Lugaro, Lupazzano,
Magrignano, Mercato, Misone, Monchio, Monte, Montetenero,
Montroni, Mozzano, Mussatico, Neda, Orzale, Paderna,
Pezzalunga, Piazza, Prada, Provazzano, Quinzano, Quinzo,
Rivareto, Romazza, Sasso, Scorcoro, Scurano, Sella
di Lodrignano, Signano, Tissore, Urzano, Vezzano,
Vico, Vignetta.
CEDOGNO
Cedogno è un paese collinare, frazione del
comune di Neviano degli Arduini. Situato a sud del
monte Farneto, in posizione incantevole a circa 350
slm, dista 39 Km da Parma e 39 Km da Reggio Emilia,
ma trovandosi nella sponda parmense del fiume Enza,
rimane nella provincia di Parma. Di rilevante curiosità
ed estrema singolarità, occorre segnalare il
museo dei lucchetti, tra i più importanti d'Europa.
La sua esposizione comprende oltre 4000 pezzi accumulati
da appassionati collezionisti. La collezione presenta
lucchetti di vario genere attraversando epoche e culture
diverse che esaltano la creatività e l'espressione
dell'applicazione dell'uomo.
SELLA
DI LODRIGNANO
Sella di Lodrignano è una piccola frazione
del comune di Neviano degli Arduini. La frazione è
sita a 458 metri sul livello del mare, e dista 32
km da Parma, 10 km da Vetto d'Enza e 17 km da Traversetolo.
Caratteristica principale di questa frazione è
la sua posizione praticamente a forma di sella, da
cui probabilmente deriva il nome. A sella è
da poco stato inaugurato il centro civico val d'Enza
sito nell' ex scuola elementare. Sella di lodrignano
fa parte della proloco val d'Enza la cui sede è
posta nel centro civico.