Lugagnano
Val d'Arda è un comune della provincia di Piacenza.
Situato lungo il corso del torrente Arda nell'omonima
valle. Il territorio di Lugagnano Val d’Arda
si estende sul versante settentrionale dell’Appennino
Piacentino ed è caratterizzato soprattutto
dalle imponenti argille di Monte Giogo e dalle pendici
delle colline attorno. Accanto al paese di Lugagnano
scorre il torrente Arda. Questo è un corso
d'acqua dal tipico regime torrentizio, con massimi
di portata in primavera e in autunno (in corrispondenza,
quindi, di periodi con forti precipitazioni piovose)
e minimi idrometrici in estate. Il torrente Arda nasce
a circa 1200 m di quota dalle pendici del Monte Lama,
cima dell’appennino Ligure, nel comune di Morfasso.
Dopo una quindicina di km, lo sbarramento artificiale
effettuato da una diga forma il Lago di Mignano, uno
specchio d’acqua di 2 km², situato alla
quota di 341 m s.l.m.. Questo bacino ha sia la funzione
di riserva idrica e sia quella a scopo idroelettrico.
Il territorio di Lugagnano (insieme al comune di Morfasso)
comprende anche il Parco del Monte Moria comunemente
denominato Parco Provinciale. Grazie all’interessante
flora (faggi, noccioli e castagni), alla fauna caratterizzata
da cinghiali, tassi, volpi, scoiattoli, alle varie
specie volatili, e alla qualità del territorio,
il parco rappresenta una vera e propria zona naturale
meta di itinerari turistici.
ETIMOLOGIA
Il nome Lugagnano è un toponimo derivante da
“locus Anneianus”, ovvero il bosco e la
radura sacra di Anneio o dei Galli anani che popolavano
queste zone.
VELEIA
Una delle attrattive principali del comune piacentino
è sicuramente rappresentata da Veleia Romana,
frazione di Lugagnano dove nel 1747, casualmente,
fu ritrovata la “Tabula Alimentaria” traianea,
la più grande iscrizione su bronzo di tutto
l’impero romano. Da lì in poi, grazie
soprattutto a Filippo di Borbone, iniziarono gli scavi
che riportarono alla luce uno dei più interessanti
municipi romani. Rappresentava innanzitutto uno dei
principali punti dell’interscambio commerciale,
ma anche una meta prediletta per consoli e proconsoli
dove qui, grazie anche alle terme ritrovate nella
città, potevano trovare un luogo ideale x una
tranquilla villeggiatura. Attualmente i reperti sono
conservati nel museo Nazionale di Parma, mentre solo
in piccola parte alcuni si trovano nel museo di Veleia.
DA
VEDERE
Chiesa di San Zenone: eretta nel ‘500 su una
primitiva costruzione del XIII secolo.
Chiesa Santa Maria di Piazza
Chiesa Santa Maria del Piano
Palazzo Gandolfi: palazzo settecentesco (ora municipio).
MANIFESTAZIONI
Fiera Fredda (Festa delle castagne) Questa festa è
sicuramente da considerare la più importante
del paese. L’ultimo fine settimana di ottobre
riunisce infatti numerosa gente nelle piazze del paese
dove si può gustare un di prodotti tipici per
eccellenza dei boschi del territorio: le castagne,
che, dopo la raccolta, vengono cotte sui fuochi di
legna allestiti in paese. Oltre a questa specialità,
la Fiera è animata dalle numerose bacharelle,
dagli stand gastronomici e dalle vetrine dei negozi
che vengono allestite per la partecipazione ad un
concorso a tema.
Festa
delle Ciambelline Come grado di importanza questa
festa è sicuramente la seconda solo dopo la
Fiera autunnale. Anche questa festa mostra una specialità
del paese: le ciambelline, il classico biscotto rotondo
forato che rappresenta un vero prodotto tipico dei
forni lugagnanesi.
Festa
dei Chisolini Come quasi tutte le feste paesana anche
questa ha come tema principale un prodotto tipico
della nostra zona. In questo caso si tratta del chisolino
o meglio conosciuto con il nome di torta fritta, che,
impastato e fritto dai cuochi volontari, viene servito
accompagnato dagli ottimi salumi piacentini.
Festa
delle Mondine A differenza delle altre feste, questa
è una fiera nuova in quanto presentata da soli
pochi anni. In questa festa viene rappresentato e
rievocato il lavoro delle Modine (mondariso) che,
anche se non interessa il paese e il territorio di
Lugagnano, ricorda le ragazze, ora anziane, che in
giovane età si trasferivano nelle risaie per
fare le lunghe e faticose campagne del riso.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il più antico riferimento a Lugagnano Val d’Arda
si trova in un atto dell’884 d.c. La storia medievale
è certamente legata alle vicende di Castell’Arquato
e ai feudatari Guelfi e Ghibellini che a turno regnarono
in queste zone. Le più recenti vicende vedono
nel 1743 la cessione del territorio piacentino al
Regno di Sardegna alleato di Maria Teresa d'Austria.
Il trattato di Aquisgrana (1748) lo restituisce al
Ducato di Parma. Nel 1816 il Ducato viene assegnato
a Maria Luigia d'Austria che, in visita agli scavi
di Velleia, sosterà a Lugagnano nel Palazzo
Gandolfi, attuale sede del Municipio.
IL
SANTO PATRONO
San Zenone (o Zeno) è il patrono del comune
di Lugagnano Val d’Arda. Egli fu l’ottavo
vescovo di Verona( dal 362 al 372 o dal 372 al 380).
La maggior parte della sua vita è avvolta principalmente
nella leggenda, pare comunque che fosse originario
della Mauretania. Morì nel 380. Si narra che
visse in austerità e semplicità, tanto
che pescava egli stesso nell'Adige il pesce per il
proprio pasto. Per questo è considerato protettore
dei pescatori d'acqua dolce e, infatti viene spesso
raffigurato con un bastone e con un pesce accanto
ad esso. Era comunque persona colta ed erudita, formatosi
alla scuola di retorica africana. Il conpatrono di
Lugagnano è San Contardo.
ENOGASTRONOMIA
Oltre che per bellissimi paesaggi della zona, la Val
d’Arda merita sicuramente di essere visitata
anche per la fortissima tradizione enogastronomia.
Questo territorio, quindi, è un punto di riferimento
per i turisti che vogliono abbinare l’arte, la
storia, la natura e il cibo. -Tra gli antipasti spiccano
soprattutto salumi, che rappresentano il giusto complemento
di ogni pasto. Tra essi i più famosi sono sicuramente
la coppa, il culatello, il salame, la lugagega e la
pancetta che, in questi luoghi, trovano sicuramente
un ambiente ideale per la loro stagionatura (soprattutto
per la coppa). I primi sono rappresentati da varie
specialità della zona come i prelibati pisarei
e fasö (pisarelli e fagioli), gli anolini in
brodo, i tortelli burro e salvia, le tagliatelle al
sugo di funghi e il risotto ai funghi. I secondi sono
rappresentati soprattutto dalla carne. Possiamo trovare
serie di pietanze a base di carne come: stracotto
di manzo, cinghiale in umido, salame cotto e selvaggina
arrosto(lepre, coniglio,…). Per quanto riguarda
i formaggi i più comuni sono sicuramente il
Grano Padano, vari tipi di caciotte, la ricotta, prodotti
soprattutto dai pochi caseifici rimasti nella zona.
Un altro elemento essenziale della tavola piacentina
è sicuramente il vino. Questo è ormai
diventato il prodotto tipico della zona. Sul territori,
infatti, sono presenti numerose cantine e vigneti
di eccezionale importanza e, con gli anni, i vini
dei Colli Piacentini stanno acquisendo credibilità
sia in Italia che oltre i confini nazionali. Tra questi
i più rinomati sono il Gutturnio (rosso), la
Bonarda e l’Ortugo. I dolci sono invece rappresentati
dalle “Ciambelline” (biscotti rotondi e
forati) che, sono la specialità di Lugagnano
Val d’Arda, possono essere mangiate “cucciate”
in un bel bicchiere di vino bianco. Infine due altre
specialità: i chisolini (torta fritta) e la
börtleina (bortellina).