Fontanellato 
Emilia Romagna

Fontanellato è un comune della provincia di Parma, è stato insignito del riconoscimento "Bandiera Arancione" del Touring Club Italiano e dei titoli di "Città d'Arte e Cultura" e di "Cittaslow - Città del buon vivere e della buona tavola". Il comune si trova in prossimità dell'autostrada A1, a venti chilometri da Parma in direzione di Piacenza, in piena pianura padana.

ETIMOLOGIA
Chiamato anche Fontanalata e Funtana lata significa "fontana larga".

MAPPA INTERATTIVA

LA ROCCA
Il centro abitato è imperniato intorno alla Rocca della famiglia dei Sanvitale, notevole fortezza che fu eretta nel secolo XV su un edificio preesistente del secolo XII e sottoposta a successivi restauri ed aggiunte. L'edificio ha pianta quadrata con muri merlati e quattro torri ai vertici, tre circolari ed una quadrata. È circondato da un ampio fossato alimentato un tempo dall'acqua prodotta da una risorgiva. L'entrata sul cortile interno avviene attraverso un ponte levatoio. Annessa alla rocca ma esterni ad essa sono le scuderie e il giardino botanico. Fu proprietà della famiglia Sanvitale fino al 1951. Le stanze, con arredi e decorazioni di vari periodi tra il '600 e l'800, sono state destinate a museo. È presente una esposizione di armi e cimeli della famiglia Sanvitale. L'opera più famosa presente all'interno dell'edificio è l'affresco che rappresenta Diana e Atteone dipinto nel 1523-1524 dal Parmigianino per il conte Galeazzo Sanvitale e sua moglie, Paola Gonzaga. In una delle torri è installata una suggestiva curiosità: si tratta di una camera ottica costruita nel secolo XIX che, attraverso un sistema di specchi, riflette l'immagine della piazza antistante su uno schermo. Durante l'anno il cortile ospita manifestazioni culturali, gastronomiche e canore, oltre a mostre e mercatini di antiquariato e artigianato.
L'ente comunale lo sottopose a restauri e ne fece con il tempo un importante polo di attrazione turistica, promuovendo fiere, mostre e manifestazioni varie.

SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO
Il santuario della Beata Vergine del santo Rosario si trova nel comune di Fontanellato, in provincia di Parma. La chiesa presenta una pianta a croce latina, con navata unica, con quattro cappelle per lato e transetto e coro di ampiezza limitata. Il presbiterio coperto da una cupola, ospita l'altar maggiore con l'edicola dove è collocata la statua. L'altare è preceduto da una balaustra marmorea tardo-seicentesca donata dal conte Alessandro Sanvitale insieme alla pavimentazione marmorea del presbiterio nel 1684. Sull'arco di trionfo che separa presbiterio e navata sono collocate quindici quadri raffiguranti i misteri del Rosario. Sulla volta della navata sono affrescati scene con la Madonna del Rosario e frati domenicani, opera di Pietro Rubini (prima del 1731). I dipinti per gli altari di sette delle cappelle e un Crocifisso ligneo per l'ottava furono realizzati nel 1663. Tondi dipinti settecenteschi con le immagini dei miracoli della Madonna di Fontanellato, ancora opera di Pietro Rubini, furono in seguito aggiunti sulle pareti laterali delle cappelle. Gli altari delle cappelle in scagliola policroma sono del 1701. Sulla controfacciata venne collocato nel 1699 un organo, sottoposto ad un radicale rifacimento nel 1900 e ad un restauro nel 1986-1987. L'organo è tuttora utilizzato per concerti gratuiti o di beneficenza. La facciata del 1680 ospitava quattro statue in marmo (San Domenico, San Giuseppe, Santa Rosa da Lima e San Ludovico Bertrando). Sopra il portale centrale un'iscrizione seicentesca ricorda come l'erezione della chiesa fosse avvenuta grazie alle elemosine dei fedeli. Nel santuario si conservano inoltre gli ex voto dei fedeli dal XVII secolo. Nel 1512 Veronica da Correggio, vedova di Giacomo Antonio Sanvitale, fondò nel paese, che deteneva in feudo con il titolo comitale un convento di domenicani. La chiesa del convento venne edificata sopra il trecentesco oratorio di San Giuseppe, presso il castello. Il convento subì saccheggi nel 1521 da parte delle truppe del Sacro Romano Impero che avevannno occupato il ducato di Parma, e fu restaurato nel 1531 , Nuovamente demolito per costruire nuove fortificazioni contro il ducato di Milano nel 1543, fu ancora ricostruito nel 1552, insieme alla chiesa, ancora dedicata a San Giuseppe. Una confraternita dedicata alla Madonna del Rosario, con propria cappella, venne istituita nella chiesa conventuale nella seconda metà del XVI secolo. Nel 1615 fu realizzata la statua in legno da porre sopra l'altare della cappella, che ottenne negli anni successivi fama di essere miracolosa[1]. Durante una nuova guerra tra i ducati di Parma e di Milano la statua fu trasferita nel convento di San Pietro martire a Parma, da dove venne riportata a Fontanellato nel 1637. Nel 1641 fu avviata la costruzione di una nuova chiesa più ampia, inaugurata il 18 agosto del 1660, con l'incoronazione della statua ad opera del vescovo di Fidenza. La facciata venne completata nel 1680. Nel 1672 iniziò anche la costruzione di un nuovo convento. Il duca Ferdinando I tolse il santuario ai domenicani nel 1769, ai quali fu reintegrato nel 1775. Con la soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone I nel 1805 il convento divenne sede della scuola delle suore Figlie della Carità, femminile, e della scuola maschile di Santo Stefano che aveva preso il nome di "Corpo dell'industria". Nel 1816 la duchessa di Parma Maria Luisa d'Asburgo-Lorena concesse il convento alle suore di clausura domenicane del convento di Colorno. Il convento venne restaurato nel 1822 e la chiesa nel 1858-1860. Con la soppressione degli ordini religiosi nel 1866 l'edificio del convento passò al comune, dal quale venne riacquistato dai domenicani nel 1879. Nel 1913-1920 una nuova monumentale facciata in stile neobarocco sostituì, su disegno dell'architetto Lamberto Cusani quella più antica , affiancata da un nuovo orfanotrofio, inaugurato nel 1925. Nello stesso anno venne sistemata davanti alla facciata una statua bronzea del cardinale Alessandro Ferrari, opera dello scultore Amleto Cataldi. L'orfanotrofio venne requisito durante la guerra ed adibito a prigione, scuola ufficiali e infine bombardato dagli Alleati, riaparto nel 1948 e chiuso nel 1982. Nel 1965 è stato aperto un viale d'accesso al santuario, affiancato da un portico, e nel 1978 il convento è stato dotato di un chiostro interno.

ENOGASTRONOMIA
In tema enogastronomico, Fontanellato ospita la mostra-mercato dei prodotti tipici italiani La Dispensa dei Sanvitale ed il Festival Librogustando, che abbina i prodotti tipici di qualità all'editoria enogastronomica italiana.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 6.338 (M 3.097, F 3.241)
Densità per Kmq: 117,6

CAP 43012
Prefisso Telefonico 0521
Codice Istat 034015
Codice Catastale D673

Denominazione Abitanti fontanellatesi
Santo Patrono Santa Croce
Festa Patronale 3 maggio

Numero Famiglie 2.455
Numero Abitazioni 2.654

Il Comune di Fontanellato fa parte di:
Regione Agraria n. 5 - Pianura di Busseto
Movimento Cittaslow (rete internazionale delle città del buon vivere)
Associazione Intercomunale delle Terre Verdiane

Località e Frazioni di Fontanellato
Albareto, Cannetolo, Casalbarbato, Ghiara, Grugno, Parola, Paroletta, Priorato, Toccalmatto

Comuni Confinanti
Fidenza, Fontevivo, Noceto, Parma, San Secondo Parmense, Soragna, Trecasali

Il comune è gemellato con
Falkoping (Svezia)
Kisslegg (Algovia, Germania).

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