Capitale
della Val d'Arda
Situata
sulla A1 a 20 km da Piacenza, Fiorenzuola d'Arda si
è sviluppata lungo la via Emilia e per questa
collocazione geografica, per i numerosi servizi, uffici
pubblici, banche e iniziative culturali e sportive
(campionati mondiali di ciclismo su pista), è
una delle più importanti città non capoluogo
della Val Padana. L'economia di Fiorenzuola, tradizionalmente
caratterizzata dall'agricoltura, vanta anche una certa
attività artigianale e industriale. E' altresì
stata culla di illustri letterati e scienziati.
ETIMOLOGIA
Discorde l'opinione sull'origine del nome: deriverebbe
da "Florentia", nome beneaugurante che solo
successivamente è stato collegato a quello
di San Fiorenzo, o forse Florentia, stazione militare
diventata poi Florentiola, mentre la chiesa si riferisce
alla presenza di S. Fiorenzo di Tours, nominato poi
patrono della città. La
specifica si riferisce al torrente che scorre in loco.
DA
VEDERE
La chiesa principale è appunto la Collegiata
di San Fiorenzo (XIV sec.) ma l'edificio attuale è
del '400: ornano la chiesa una serie di affreschi
del '500 e l'altare in marmo scolpito. Il campanile
che domina la città risale al 1000, mentre
la torre campanaria, staccata dalla chiesa, è
su una costruzione di epoca preromana. Nell'omonima
contrada si affaccia l'elegante chiesa barocca della
Beata Vergine del Caravaggio (1731-49). In corso Garibaldi,
l'arteria del centro storico, ammiriamo il palazzo
Bertamini Lucca con il parco, ora pubblico: nella
cappella annessa è rappresentato unosplendido
ciclo di affreschi. Nella stessa via troviamo Palazzo
Grossi (XV sec.) con le finestre ad archi acuti ornate
da preziose terrecotte e un medaglione con stemma
nobiliare. Sulla stessa via troviamo altre testimonianze
storiche come il Palazzo Ravizzi, ilPalazzoMutti impreziosito
da archi e finestre, l'ospedale vecchio e casa Bassanetti.
Mirabile esempio di restauro e riutilizzo è
l'ex complesso del convento e della Chiesa di S.Giovanni,
ora sede del Comune e della Biblioteca (50.000 volumi).
Fuori dall'abitato, il vecchio Gasometro (1884) è
quanto rimane della prima raffineria italiana del
1892. Il teatro Verdi (1847), attualmente in corso
di restauro, mantiene la generale intonazione di teatro
ottocentesco con tre ordini di palchetti. Non lontano
troviamo l'ex complesso conventuale di San Francesco
(XVI sec.). Il turista potrà anche visitare
le abbazie cistercensi della zona e fare base a Fiorenzuola
per gite nella splendida Val d'Arda. Da scoprire nelle
campagne piacentine la Pizzeria Mulino, un locale
rustico, accogliente, spazioso, ideale per tutta la
famiglia con giochi all'aperto per grandi e piccini.
Tradizionale la sfilata dei carri a Carnevale con
migliaia di presenze e la gara dei quartieri che sfilano
con la tradizionale "Zobbia" (maschera di
stracci). Il sindaco Flavio Antelmi punta sulla sulla
valorizzazione del centro storico come culla del commercio
ma l'attenzione è rivolta anche alle opere
sulla viabilità con la realizzazione della
tangenziale; per i servizi l'impegno è rivolto
al polo scolastico. Il sindaco vorrebbe essere ricordato
per essersi adoperato a ridare vitalità alla
città e per aver ottimizzato i rapporti con
i territori limitrofi allo scopo di far diventare
la città il punto di riferimento dell'intera
val d'Arda, il tutto con il coinvolgimento dei cittadini
nella vita amministrativa, una delle priorità
durante tutto il periodo della sua amministrazione.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini di Fiorenzuola sono molto antiche, risalgono
infatti alla preistoria. Nel Medioevo è ricordata
come uno dei principali centri castrensi del piacentino,
nell'epoca deiComuni e delle grandi signorie era terra
di confine tra i vari schieramenti. Monumento importante
è la Collegiata S. Fiorenzo, fondata nel 1300
ma rifatta alla fine del 1400 ed eretta sull'area
dell'antichissima Chiesa di S. Bonifacio. Altri monumenti
sono: la Chiesa della Beata Vergine di Caravaggio,
l'Oratorio della Beata Vergine, il Teatro Verdi e
la chiesa di San Francesco. Approfondimenti Fiorenzuola
fu certamente una piccola mansio romana intorno al
280A.C., un villaggio fortificato edificato dove abitavano
popolazioni celtiche ed etrusche. Prima ancora vaste
porzioni del nostro territorio erano occupate dal
mare. Gli sconvolgimenti dei secoli successivi determinarono
grandi mutamenti nel territorio che hanno lasciato
il segno ancora oggi (si veda in Val dArda il
Parco del Piacenziano). Il nome della città
appare in diversi itinerari tardo romani risalenti
del IV secolo d.C. Fiorenzuola viene citata nel 744,
in epoca Longobarda e successivamente in epoca Franca
in numerosi e rilevanti documenti. Il 29 luglio del
923 la città sullArda è teatro
di una battaglia allultimo sangue tra due contendenti
per la corona ferrea: Berengario re dItalia
e Rodolfo II re di Borgogna. È centro dotato
di numerosi ospedali per lassistenza
ai pellegrini che si incamminano sulla via Francigena
(si diparte da qui una variante dellitinerario
principale). Federico II è ben accetto anche
perché il suo uomo di fiducia locale è
un membro della famiglia Pallavicino, famiglia questultima
che ha lasciato un rimarchevole segno nella storia
della nostra terra (Stato Pallavicino). Meritano parimenti
di essere ricordate alcune delle famiglie nobili che
hanno detenuto il potere fino al 1500 : Scoto, Arcelli,
Sforza, Visconti, Scotti, Fulgosio
Notevoli
sono le tracce del periodo tardo medioevale sparse
(purtroppo solo frammenti) nel centro storico. Testimonianze
rilevanti sono comunque la Chiesa Collegiata dedicata
a S. Fiorenzo ed il palazzo Grossi in corso Garibaldi
(strada diritta, lantico cardo decumano).
Prima
dellinizio del 1600 due notizie assumono un
particolare significato: la redazione del Regolamento
per la Comunità del 1569 e il trasferimento
nellattuale zona di via Mazzini di una consistente
Comunità Ebraica ( prendono stanza con
tutta libertà e godono anzi di privilegi
si legge in un documento storico). I secoli successivi
scorrono tranquilli
si fa per dire, date le continue
guerre, le carestie, le pestilenze e le inondazioni
(nel 1776 una alluvione rovina quasi tutti i documenti
dellarchivio storico). Nel 1805 Napoleone in
persona passa da Fiorenzuola, salutato dalle stesse
folle entusiaste che salutano, con la restaurazione,
MariaLuigia dAustria (che tuttavia è
riconosciuta come duchessa tollerante, attenta alle
esigenze delle popolazioni
realizza nuove opere
pubbliche come il ponte sullArda). Nel 1831
la cosiddetta Colonna Parmigiana formata
da patrioti si scontra con le truppe austriache. La
spinta al nuovo è inarrestabile e nel 1848
viene eletto il primo sindaco Italiano
: Carlo Meneghelli. Nella seconda metà del
secolo, mentre si raggiunge lobiettivo dellUnità
dItalia, vengono edificati il Teatro Verdi,
il Macello, il nuovo cimitero, il Municipio, le scuole
pubbliche, vengono costruite la nuova strada Castellana
e la ferrovia. Tra le prime in Italia nasce la Società
del mutuo soccorso e nel primo 1900 si costituiscono
le leghe bracciantili, le prime Cooperative, la Camera
del lavoro, le Associazioni Cattoliche, a testimoniare
la vivacità delle genti fiorenzuolane. Fiorenzuola
offre il suo contributo di sangue alla Patria nella
guerra del 1915-1918 (Il generale Ranza, asso dellaviazione
Italiana, prende il posto di Baracca al comando della
famosa squadriglia). Dopo lavvento del fascismo
la città assiste alla caduta dello stesso ed
alla fine della seconda guerra mondiale. La Resistenza
è particolarmente vivace nella nostra zona
e numerosi fiorenzuolani vi aderiscono e combattono
per la nascita della nuova Repubblica. Gli anni della
ricostruzione sono molto simili un po in tuttItalia.
Fiorenzuola rifiorisce grazie agli stabilimenti di
raffinazione del Petrolio (la prima raffineria in
Italia è a Fiorenzuola nel 1892), allindustria
metalmeccanica e di trasformazione dei prodotti agricoli.