
Fidenza
è un comune della provincia di Parma, secondo
per popolazione e importanza solamente al capoluogo.
È sede del Consiglio dell'Associazione intercomunale
Terre Verdiane.
ETIMOLOGIA
Chiamato Borgo San Donnino fino al 1927 in riferimento
ad un Santo martire ivi decapitato. Il nome attuale
deriva dal latino fides (fede) o da fidens, -entis
(da fidere, ossia confidare) con evidente funzione
augurale.
ORIGINI
Fidenza nacque come accampamento romano lungo il percorso
della Via Emilia con il nome di Fidentia. Per la sua
posizione divenne poi un importante centro commerciale,
rimanendolo per tutto il periodo di dominazione dell'impero
romano, tanto che nel 41 a.C. fu insignita da Ottaviano
della cittadinanza romana come Fidentia Julia e divenne
municipio.
CENNI
STORICI
Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente cominciò
un periodo buio per la città, tanto che il
nome venne tramutato in Fidentiola. Venne più
volte invasa dai barbari e nel V secolo venne distrutta
daCostantino I durante una battaglia. In quell'occasione
cominciò l'opera di ricostruzione di quello
che veniva chiamato
semplicemente Borgo. Il nuovo nome infatti, Borgo
San Donnino, sembra risalire al 923 e vanne mantenuto
per più di mille anni, fino al 1927. Fu quasi
sempre oggetto di contese tra Parma e Piacenza, anche
se fu praticamente
sempre la prima ad averne il controllo. Era infatti
considerato un centro in grado di potersi sviluppare
e "disturbare" sia l'una che l'altra, grazie
alla sua posizione strategica sulla via Emilia e sulla
Via Francigena. Carlo Magno ebbe una forte devozione
verso San Donnino e fu uno dei più grandi benefattori
della chiesa della città, donandole la sua
villa regia di Fornio ed il pomo d'oro del proprio
bastone per fonderlo e farne il nodo del calice. E
fu proprio durante la dominazione di Carlo Magno che
venne ritrovato il corpo del Santo. Tra il 1000 e
il 1100 Borgo San Donnino divenne capitale d'Italia:
Corrado di Lorena, figlio dell'Imperatore Enrico IV,
si ribellò al padre alleandosi con il Papa
Gregorio VII e Matilde di Canossa, scegliendo Borgo
San Donnino come propria capitale dal 1092 al 1102.
Sempre nel 1102 Fidenza diventò Comune, riconosciuto
ufficialmente nel 1162 da Federico Barbarossa, che
la affidò al controllo dei Pallavicino. Nel
1199 la città fu nuovamente conquistata da
Parma e liberata nel 1221 da Federico II, nipote di
Federico Barbarossa. Borgo San Donnino venne però
nuovamente distrutta dai Parmigiani nel 1268, motivo
per cui vennero bloccati i lavori di costruzione della
facciata del duomo e mai più ripresi. La città
venne ricostruita solamente nel 1300 e venne innalzata
la Torre Salvaterra, per proteggersi dagli attacchi
di Parma. Successivamente vide la presenza dei Visconti
per un secolo (1336 - 1447) ma in modo non continuo.
Questi edificarono la parte più antica dell'attuale
Municipio (1354), l'oratorio di S. Giorgio e la porta
di San Donnino. Dopo la morte di Filippo Maria Visconti
nel 1447, Fidenza rimase libera per un anno prima
di essere controllata dagli Sforza fino al 1499. Fino
la seconda metà del secolo successivo Borgo
San Donnino passò continuamente de uno stato
di libertà ad uno di sottomissione a Parma,
fino al 1556. In questo anno divenne possedimento
dei Farnese, inoltre nel 1601 la chiesa di san Donnino
divenne diocesi. Durante la dominazione farnese, Fidenza
conobbe la
peste del 1630, diffusasi velocemente in città
anche per il grande numero di pellegrini che giornalmente
arrivavano percorrendo la Via Francigena. Furono costruiti
anche numerosi edifici come la Chiesa di San Pietro
nel 1602, il palazzo vescovile accanto al duomo nel
1690, poi distrutto durante il bombardamento del 1944,
il Collegio dei Gesuiti con la Chiesa (1697 - 1711)
e il Collegio delle suore Orsoline (1710). Nel 1731,
alla morte di Antonio, si estinse la dinastia dei
Farnese e Fidenza passò sotto il controllo
dei Borbone, durato fino alla morte del Duca Don Ferdinando,
nel 1802. Nello stesso anno cominciò il dominio
francese, che cercarono di fare riprendere la città,
dalla decadenza in cui era scivolata, aprendo delle
scuole di arti e mestieri. Seguì ai francesi
Maria Luisa d'Austria, moglie di Napoleone, che fece
costruire un nuovo ponte sullo Stirone. Fidenza venne
poi annessa al Regno Sabaudo, con una votazione in
consiglio comunale, nel 1859. Il primo sindaco fu
Giacomo Ronchei ed il primo deputato di Borgo San
Donnino fu Giuseppe Verdi. Molti giovani volontari
partirono per combattere la prima guerra mondiale.
Quelli che tornarono, come nel resto d'Italia, parteciparono
o videro dall'esterno le grandi tensioni sociali di
quel periodo. A Borgo San Donnino nacque la prima
sede del partito comunista della Provincia di Parma,
e l'anno successivo il primo fascio di combattimento,
dopo l'uccisione del fascista Vittorio Bergamaschi.
Con l'avvento del fascismo, la città conobbe
un enorme sviluppo: furono costruite nuove scuole,
la linea ferroviaria Fidenza - Salsomaggiore Terme,
l'acquedotto, la piscina ed il trampolino olimpionico.
Inoltre, nel 1927, venne cambiato il nome in Fidenza,
riconosciuto con regio decreto legge. Vi fu anche
una buona ripresa economica. Con i bombardamenti del
1944, 2 e 13 maggio, la città venne quasi completamente
rasa al suolo, con la perdita della chiesa del quartiere
Oriola ed il danneggiamento della rocca, poi abbattuta
completamente per volere del Sindaco Porcellini. Nellaprimavera
del 1945 fu inoltre teatro di alcune rappresaglie
nazifasciste come l'eccidio delle Carzole e di via
Baracca. La città fu liberata dagli alleati
il 26 aprile 1945 ed insignita della medaglia di bronzo
al valor civile nel 1960.
EDIFICI
RELIGIOSI
La
Cattedrale è sicuramente l'edificio di maggior
valore di Fidenza. Fu costruita tra il XII e il XIII
secolo sul percorso della Via Francigena in stile
romanico, dedicata a San Donnino ed edificata nel
punto in cui, secondo la leggenda, cadde il Santo.
La direzione dei lavori e le sculture furono di Benedetto
Antelami. La parte di maggior pregio è la facciata,
una della più belle delromanico emiliano, dove
si possono ammirare bassorilievi e statue. Le due
più grosse sono quelle di David ed Ezechiele,
rispettivamente alla sinistra e alla destra del portone
principale. I bassorilievi narrano la storia di San
Donnino, soldato romano al servizio dell'imperatore
Massimiano. Sono inoltre notevoli i due leoni stilofori
posti a guardia dell'ingresso principale e l'arco
decorativo dello stesso portone. La facciata è
incompiuta, infatti nella parte superiore si nota
la predisposizione per delle decorazioni mai inserite.
All'interno troviamo tre navate e due imponenti matronei
ai lati superiori della navata centrale. La navata
destra presenta l'aggiunta di una cappella quattrocentesca
contenente la fonte battesimale; nella cripta, sotto
l'altare maggiore, sono conservate le ossa del martire.
Un tempo tutto l'interno era decorato, ma degli affreschi
rimane solo il viso di un prelato nella zona dell'abside.
Il resto degli affreschi sono infatti andati perduti
quando venne tolta la calce applicata alle pareti
nel 600 per evitare il contagio della peste. La Cattedrale
ha tre campanili, due ai lati della facciata, ed uno
a fianco dell'abside. Il Duomo possiede il cosiddetto
Tesoro di San Donnino.
La
chiesa di San Pietro venne progettata nel 1602 dall'architetto
fidentino Mauro Bacchini, ma i lavori di costruzione
terminarono nel 1613. Questa è affiancata da
un Convento, costruito nel 1688, su progetto dello
stesso Bacchini, e soppresso da Napoleone nel 1805,
dove vivevano i frati eremitani agostiniani. All'interno
si trovano preziosi stucchi ed arredi barocchi, inoltre
è notevole l'abside finemente decorata. La
chiesa si trova in piazza Gioberti, poco distante
dal Duomo.
L'imponente
complesso dal Santuario della Gran Madre di Dio, dal
Convento dei Gesuiti, dalla chiesa di San Michele
e dal convento delle Suore Orsoline fungeva da ingresso
per chi veniva da Parma. La Chiesa di San Michele
venne costruita nella prima metà del 500. Il
disegno a croce greca si pensa che venne ispirato
dal Bramante. La chiesa è oggi sconsacrata
ma conserva alcuni affreschi all'interno e, nel periodo
natalizio, ospita una mostra di presepi ed è
sede del centro culturale San Michele. Tutti gli altri
edifici della zona furono costruiti dopo l'abbattimento
della torre Salvaterra che affiancava la porta San
Michele all'ingresso est della città. Il Santuario
della Gran Madre di Dio fu progettato da padre Bramieri
ed i lavori di costruzione durarono circa 15 anni
(1707 - 1722). Con l'avvento di Napoleone la chiesa
fu chiusa al culto, e riaperta solonel 1850. L'edificio
è costituito da un'unica navata, decorata con
stucchi barocchi e all'esterno ha una grossa cupola
ed ilcampanile più alto della città.
L'oratorio
di San Giorgio è chiuso al culto dal 1900,
è tuttora adibito ad ospitare mostre. Nel campanile
era presente unnotevoleaffresco raffigurante un soldato
a cavallo, riportato anche su una tavola conservata
in duomo.
In
via Gramsci si trova la chiesa di Santa Maria Annunziata.
L'edificio ha raggiunto la forma attuale dopotre grandi
interventi: il primo, alla fine del XIV secolo, che
ampliò la chiesa e la fece ruotare sul proprio
asse di 90 gradi. Sulla fiancata sinistra dell'edificio
si possono vedere le tracce del portone della precedente
facciata, risalente al 1200 circa. Durante il 1600
la Chiesa assunse l'attuale aspetto, ed infine nel
1970 venne allungata. All'interno si trova una cupola
affrescata nel XVII secolo dal pittore borghigiano
Antonio Formaiaroli.
Alla
periferia sud di Fidenza si trova la chiesa ed il
convento dei cappuccini, costruito nel 1878.
All'interno si trovano le tombe di Enrichetta d'Este
e di Leopoldo d'Assia Darmstadt.
EDIFICI
STORICI
Del
Palazzo Comunale si hanno testimonianze già
a partire dal 1191, anche se la struttura attuale
sembra risalire al XIV secolo. Le milizie spagnoli
e francesi lo distrussero nel XVI secolo e, durante
la ricostruzione, venne ampliatocon le ali posteriori
rispetto alla facciata e con la torre civica. La facciata
venne, infine, rifatta nel XIX secolo riprendendo
le forme del gotico lombardo. L'edificio si trova
nella piazza principale della città, Piazza
Garibaldi.
Il
Palazzo delle Orsoline venne costruito nel 1708. Le
suore lo dovettero abbandonare circa un secolo dopo,
a causa della soppressione degli ordini religiosi
voluta da Napoleone. Le religiose vi tornarono dal
1915 per restarvi fino al 1957. Oggi il complesso
architettonico è stato rinominato OF (Orsoline
Fidenza) ed ospita un auditorium, il Museo dei Fossili
dello Stirone, il museo del Risorgimento e della Resistenza
Luigi Musini e la Biblioteca Michele Leoni che comprende
anche un fondo storico librario (di cui fanno parte
incunaboli e cinquecentine) e la quadreria Emanuelli
in cui si conserva gran parte del patrimonio artistico
di Oreste Emanuelli.
L'unica
testimonianza delle antiche mura si trova nei pressi
della Cattedrale, infatti nella parte opposta della
piazza si erge la porta San Donnino, antico ingresso
ovest di Fidenza. Questa porta venne fatta costruire
dalla famiglia dei Visconti nel 1364. Singolare è
il fatto che la torre ha, nell'unico lato rivolto
alla cattedrale, merli guelfi, mentre negli altri
tre lati i merli sono ghibellini. Nel 1874 è
stata scoperta, proprio davanti alla porta, l'arcata
dell'antico ponte di epoca romana. Questa serviva
da ingresso alla città, passando sull'originale
corso del torrente Stirone. A fianco della porta si
trova Palazzo Cremonini.
Il
Teatro Magnani si trova in piazza Verdi. Venne costruito
tra il 1812 ed il 1861 ed i lavori vennero diretti
dal fidentino GirolamoMagnani, a cui il teatro è
dedicato. Come altri teatri emiliani, venne costruito
su un'area dove sorgeva un convento. Qui, infatti,
vi era il convento dei Frati Francescani.
In
Piazza Garibaldi si può vedere anche l'obelisco
dedicato a Garibaldi.
FRAZIONI
Castione Marchesi è la più grande frazione
di Fidenza, a ridosso di Busseto e Roncole Verdi.
Ospita un monastero fondato quasi mille anni fa e
un'antica abbazia. Luogo di terramare, i reperti ritrovati
sono custoditi nei musei parmigiani. Una nuova piazza
giardino è stata costruita al centro del paese.
La festa patronale ricorre il 15 agosto, giorno dell'Assunta.
Ospita un asilo parrocchiale, scuole elementari e
medie.
Pieve
Cusignano (circa 200 abitanti) si trova sui colli
fidentini (val Parola). Vi si trova una pieve dedicata
a San Giovanni Battista, la cui esistenza è
testimoniata a partire dal 1005. Di fronte alla chiesa
si trova un gelso bianco centenario (morus alba).
Il patrono è san Guerrino, la cui festa ricorre
il 6 settembre.
