Cotignola
è un comune della provincia di Ravenna.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino cotoneus, ossia cotogno (varietà
di albero di pera o di fico). Secondo altri il nome
si riferisce al termine latino cutis, ossia pelle,
riferendosi però alla copertura erbosa.
MUSEI
Casa - Museo "Luigi Varoli"
EDIFICI
STORICI
Palazzo Sforza
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di San Francesco d'Assisi
MANIFESTAZIONI
Festa della Segavecchia (fine settimana di mezza Quaresima,
dal giovedì), con corteo con carri allegorici
CENNI
STORICI
Nel Medioevo Cotignola visse i suoi fasti. Nel suo
territorio ebbero il loro castello i conti di Cunio,
che legarono il loro nome soprattutto alla frazione
di Barbiano, località da loro fortificata e
nella quale si trasferirono dopo la distruzione del
castello.
A Cotignola è venerato da oltre 500 anni il
beato Antonio Bonfadini, in paese chiamato affettuosamente
il santo, il cui corpo riposa nella chiesa
di San Francesco.
Tra i molti artisti cotignolesi che si sono distinti
nel Novecento, l'esponente più in vista è
stato il celebre pittore Luigi Varoli, il cui valore
è ancor oggi in continua ascesa.
La città vanta la Medaglia dargento al
valore civile per limpegno dei cotignolesi,
Vittorio Zanzi su tutti, nel salvare 44 ebrei dalle
persecuzioni razziali nel periodo dell'occupazione
tedesca durante la seconda guerra mondiale. Nel 1987,
il Comune ha inaugurato un Parco della Memoria che
ricorda i nomi dei salvati e dei salvatori. In Israele,
in uno dei parchi del Kren Kayemet, 500 alberi sono
stati piantati in segno di gratitudine a cura delle
famiglie salvate e il 25 marzo 2002, i cotignolesi
Vittorio e Serafina Zanzi e Luigi e Anna Varoli sono
stati insigniti del riconoscimenti di giusti tra le
nazioni dall'Istituto Yad Vashem a Gerusalemme.
I tempi moderni (dopo il 1945) hanno visto Cotignola
risorgere dalla terribile distruzione della guerra
e diventare un polo attrattivo per rilevanti attività
produttive specializzate in svariati settori: agroindustria,
metallurgia, chimica, meccanica di precisione e sanità,
per citarne alcuni.
Costruzione che contraddistingue questa città
è la Torre D'Acuto.
Ogni anno, a Cotignola, verso la fine del mese di
febbraio, si svolge la "Segavecchia" una
festa popolare che ha origini antichissime. Deriva,
infatti, da un episodio di cronaca nera. In quanto
una vecchia signora che abitava in quelle zone, fu
accusata di aver maledetto un signore della dinastia
degli Sforza. Accusata di stregoneria, venne condannata
al rogo, con conseguente decapitazione. Da quel fatto,
ogni anno si svolge la festa, durante la quale sfilano
per le strade della città dei carri allegorici.
Alla fine della sfilata, nella piazza del paese, viene
bruciato un bamboccio di cartapesta raffigurante la
vecchia. Infine le viene simbolicamente segata la
testa.