Caorso
è un comune della provincia di Piacenza. Centro
agricolo con produzione importante di pomodoro e cipolla,
è sede di numerose piccole-medie industrie.
Nel suo territorio comunale sorge "Arturo",
la centrale nucleare più grande e più
recente della nazione, spenta dal 1987, oggi in via
di dismissione con la fase di allontanamento progressivo
delle scorie radioattive avviata dal dicembre 2007.
Per quanto riguarda l'Italia la ricerca è poi
ferma da anni e la questione della sicurezza, vista
l'alta sismicità del territorio, è ancora
più delicata. Infine bisogna ricordare che
anche partendo domani i primi risultati si potrebbero
vedere nel giro di almeno venti anni, mentre l'emergenza
del cambiamento climatico e gli obblighi del Protocollo
di Kyoto richiedono interventi molti più rapidi.
Dal
giugno 2007 è stato riconosciuto dalla Regione
Emilia-Romagna "Comune Turistico" per alcune
peculiarità artistiche ed ambientali del territorio
(La Rocca Mandelli del XIII secolo, l'Oasi naturalistica
De Pinedo, il servizio di navigazione sul fiume Po,
l'antica e fortemente radicata tradizione enogastronomica).
Il paese è attraversato dal torrente Chiavenna.
ETIMOLOGIA
Il nome deriva dal latino Caput Ursi, ossia "testa
d'orso" riferendosi ad una persona non ben identificata.
LA
ROCCA
La sede del comune si trova ne "La Rocca",
una fortezza del XIII secolo. La Rocca di Caorso può
essere il punto di riferimento per raggiungere la
zona dell'oasi. Infatti è alla sinistra dell'edificio
che si diparte la strada per Zerbio, località
da cui si arriva all'argine maestro del Po e da qui
alla zona protetta. Sovrastata dalla centrale nucleare
di Caorso l'oasi comprende una vasta porzione di macchia
lungo il fiume e la prospicente isola che dà
il nome al luogo. La presenza della centrale, ormai
inattiva, se da un lato può preoccupare dall'altro
ha fatto sì che le zone limitrofe vincolate
dall' Enel siano rimaste immuni da interventi d'antropizzazione
quali colture intensive e modificazioni degli habitat.
Questo ha consentito la conservazione di numerose
zone umide dove ora oltre alla caccia è vietata
anche la pesca ( ad eccezione di quella al siluro)
consentendo a numerose specie di uccelli specie acquatici
di usufruire di una zona sicura dove nidificare e
sostare durante le migrazioni.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta.
MANIFESTAZIONI
Mercato settimanale (ogni lunedì dell'anno).
Sagra della Crostata (quarta domenica di maggio).
Sagra dell'Anatra (seconda domenica di settembre).
Mercato Nazionale dei Sapori e dei Colori (in occasione
della Sagra dell'Anatra).
Mercatino dell'Antiquariato - Ricordi del passato
(ogni quarta domenica del mese).
Mercato Serale del Venerdì (ogni venerdì
sera dei mesi di maggio e giugno).
Festa per il fiume Po (terza domenica di giugno).
Grande Falò della Vecchia (il sabato dell'Epifania).
I
SANTI PATRONI
Il Santo Patrono del comune è Santa Maria Assunta,
anche se da tradizione esiste da parte della popolazione
una venerazione per San Rocco, che in realtà
è il co-patrono del paese. Gli episodi della
parentesi piacentina della vita di San Rocco (giovane
nobile francese, originario di Montpellier, vissuto
nel 1300, che spese la sua breve esistenza in Italia
nella cura dei malati di peste), occupano la maggior
parte delle pagine delle antiche agiografie, e sono
i più noti ed i più ripresi dalla tradizione
popolare e nelle raffigurazioni artistiche. Secondo
la tradizione, il Santo si sarebbe fermato a Caorso
ed avrebbe soggiornato in una abitazione che, da quel
momento, è diventata per i fedeli la casa
di san Rocco. Difficile è individuare
il momento più plausibile per il suo arrivo
in città, ma considerando i suoi spostamenti
è ragionevole pensare che egli sia giunto a
Caorso prima di entrare in Piacenza.