Bentivoglio
Emilia Romagna

Bentivoglio è un comune della città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna, situato nella pianura bolognese. Il 5 ottobre 2014, per la prima volta dopo mezzo secolo, è stato riaperto il Mulino al pubblico.

ETIMOLOGIA
In origine il territorio di Bentivoglio era denominato come una delle sue attuali frazioni, Santa Maria in Duno. Il nome deriva dalla omonima famiglia nobile, e solo dal 1º gennaio 1886 prese il nome di Bentivoglio, diventando quindi capoluogo.

IL CASTELLO
Il Castello, denominato "Domus Jocunditatis", fu voluto da Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna dal 1463 al 1506, e venne costruito tra il 1475 e il 1481 attorno alla torre comunale di cui fu nominato castellano. Il Castello veniva utilizzato dai Bentivoglio come dimora di campagna, senza le preoccupazioni difensive eccessive. Venne ampiamente restaurato nel 1889 al 1897 da Alfonso Rubbiani, il quale ricostruì l’ala crollata, riedificò la cinta merlata e suddivise le stanze secondo le vecchie piante, inventò anche numerosi particolari, come il rivellino di accesso e la scala che dal cortile conduce al piano nobile, vennero inoltre aggiunte due statue rappresentati Ginevra Sforza e Giovanni II Bentivoglio, entrambe a opera di Giuseppe Romagnoli. Il restauro diede un'impronta ottocentesca a una delle principali opere del Rinascimento bolognese. Nella Prima guerra mondiale accolse un ospedale militare della CRI. Nel 1945, durante la ritirata, le Wehrmacht distrussero la trecentesca torre del castello. Al suo interno il castello custodisce varie decorazioni che trattano il tema della vita nei campi, come un importante ciclo di affreschi, detto Le storie del pane, dove vengono illustrate tutte le fasi della produzione del pane. Attualmente l’edificio ospita i laboratori di ricerca dell’Istituto Ramazzini ed inoltre viene utilizzato per le attività culturali organizzate dal comune.

VILLA SMERALDI
Situata nell'ampia frazione di San Marino, Villa Smeraldi prende il nome dall'ultimo proprietario Rigoberdo Smeraldi, stabilitovisi dal 1922 al 1942 per dirigere personalmente l'azienda agricola collegata. Gli edifici ottocenteschi costruiti nella proprietà sono la residenza padronale, l'abitazione del fattore, la torre del granaio, la stalla, la legnaia, la colombaia, la ghiacciaia, la casa colonica, la porcilaia e la casa dell'ortolano. Tuttavia queste costruzioni sono solo una parte della proprietà, vi è infatti un grande parco all'inglese che comprende un ampio lago, attraversabile tramite un ponte adornato di quattro particolari statue, entrambi costruiti attorno alla seconda metà dell'Ottocento, varie montagnole (alcune presumibilmente erette con il terreno proveniente dallo scavo per il lago) ed altri luoghi completamente immersi nel verde. La residenza patronale di Villa Smeraldi fu particolarmente coinvolta nella Seconda guerra mondiale: alcuni ambienti vennero affittati alla società telefonica TIMO, mentre successivamente vi si insediò un comando tedesco agli ordini del generale Frido von Senger und Etterlin che sfruttò la torre per gli avvistamenti e gli innumerevoli luoghi del parco nascosti dal verde per dissimulare alcune postazioni antiaeree. Dal 1973 Villa Smeraldi ospita l'importante Museo della civiltà contadina, contenente migliaia di testimonianze del lavoro e della vita nelle campagne bolognesi tra Ottocento e Novecento. Il parco circostante è divenuto pubblico ed è accessibile tutti i giorni, inoltre vi hanno sede vari eventi legati al territorio come feste dell'agricoltura, mercati contadini o semplici giornate dedicate al paese.

PALAZZO ROSSO
Costruito nel 1887 ad opera del Marchese Carlo Alberto Pizzardi, il palazzo prende il nome dai mattoni rossicci con cui fu fatto edificare. Inizialmente l'entrata propendeva sul Navile, ed era accessibile tramite un ponte, tuttora esistente. In seguito, l'ingresso principale divenne il sostegno sul lato opposto. L'edificio è composto da tre piani, adibiti in precedenza a varie funzioni: Il piano terra era la sede degli uffici; il primo piano, denominato piano nobile, era l'abitazione vera e propria dei Pizzardi, con un balcone e varie finestre particolarmente ampie; il secondo ed ultimo piano, invece, era l'abitazione dei dipendenti. Al suo interno vi si trova la Sala dello Zodiaco, decorazione realizzata tra il 1896 ed il 1897 da Augusto Sezanne nella quale si possono osservare elementi vegetali, animali e simbologie celesti tra le quali, da qui il nome, la rappresentazione della fascia dello zodiaco con alcune costellazioni. Vi sono inoltre rappresentate le fasi lunari e del globo terrestre unite alla stilizzazione del Sole, rappresentato coi soli raggi di un intenso colore rosso. Dopo la morte nel 1922 di Carlo Alberto Pizzardi il palazzo, provvisto di acqua corrente, luce elettrica ed un impianto igienico, venne affittato a varie famiglie. Durante la Seconda guerra mondiale il palazzo venne leggermente danneggiato, nel 1981 il comune ne acquista la gestione e nel 1992 ne diviene il proprietario, iniziando già dall'anno seguente il primo trasferimento della Biblioteca Municipale che oggi viene restituita alla cittadinanza completamente rinnovata e ampliata.

PALAZZO VIVAIO
Costruito dal Marchese Pizzardi nel 1889, il Palazzo Vivaio era adibito a seconda dimora per i residenti del Castello durante i lavori di restauro. Ai piani superiori del Palazzo erano collocati gli alloggi, al di sotto di questi vi si trovavano le cantine, una falagnameria e una fabbreria. Il palazzo fu costruito con un lato poggiato sulla sponda del Canale Navile, ed oggi è un condominio con varie abitazioni private ai piani superiori, ed un circolo Arci al piano inferiore.

MUSEI
Museo della Civiltà Contadina e della Canapa "G. Romagnoli"
Museo della Civiltà Contadina - Istituzione Villa Smeraldi

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di San Marino (in località San Marino)
Oratorio di Santa Lucia (a Castagnolo Minore)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (a Santa Maria in Duno)
Chiesa di Santa Maria e San Folco (in località Saletto)

ORIGINI E CENNI STORICI
I primi insediamenti nel territorio Bentivogliese risalgono alla Civiltà villanoviana, sono stati infatti ritrovate alcune tombe a cremazione databili nel 930 a.C. e una stele del VI secolo a.C. I Romani effettuarono i primi interventi di bonifica del territorio, allora, paludoso. Attraverso alcuni resti ritrovati si è inoltre scoperto che con l’arrivo dei Romani si svilupparono numerose installazioni rurali nel territorio. La zona centrale del territorio in età medievale era denominata "Ponte Poledrano", questo nome era dovuto al passaggio dei puledri sul ponte del canale Navile. Il canale Navile ha origini antiche, fin dal XII secolo portava l'acqua del Reno dalla chiusa di Casalecchio a Malalbergo, per riconnettersi poi con le valli del Po e Venezia, fungendo lungo tutto il tracciato da via di comunicazione per il trasporto delle merci, a partire dalla seta. Nel 1930 il riso delle risaie di Bentivoglio arrivava a Bologna sui barconi che percorrevano il Navile. Lungo il suo percorso vennero costruiti numerosi edifici fortificati tra i quali la Rocca di Ponte Poledrano nel 1390, situata di fianco al Mulino sorto invece nel 1300 sul percorso del Navile, a difesa del confine verso i marchesi d'Este di Ferrara. Nel 1817 la famiglia Pizzardi acquistò dal marchese Carlo Bentivoglio d'Aragona il castello di Ponte Poledrano con il mulino, la pila da riso, le terre e le valli limitrofe. I Pizzardi, in particolare Carlo Alberto, intrapresero opere di bonifica del territorio che portarono ad un totale prosciugamento delle paludi e quindi alla creazione di un ambiente più igienico, oltre che all'avviamento di un importante centro di produzione risicola e al potenziamento dello storico mulino, rimasto attivo fino al 1977.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.451 (M 2.670, F 2.781)
Densità per Kmq: 106,6
Superficie: 51,14 Kmq

CAP 40010
Prefisso Telefonico 051
Codice Istat 037005
Codice Catastale A785

Denominazione Abitanti bentivogliesi
Santo Patrono Santissima Maria Ausiliatrice
Festa Patronale 24 maggio

Il Comune di Bentivoglio fa parte di:
Regione Agraria n. 7 - Pianura a destra del Reno

Località e Frazioni di Bentivoglio
Saletto, San Marino, Castagnolo Minore, Santa Maria in Duno

Comuni Confinanti
Argelato, Castel Maggiore, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo, Minerbio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale.

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