Vallo
della Lucania è un comune di circa novemila
abitanti della provincia di Salerno.
Situato
in una valle circondata tra le colline che degradano
verso il Mar Tirreno, il suo territorio è delineato
a Est dal monte Gelbison e a Ovest dal monte Stella.
Ha
uno scalo ferroviario di RFI S.p.A. (denominato "Vallo
della Lucania - Castelnuovo") situato tra i comuni
di Casal Velino e Castelnuovo Cilento.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Lantico nome di Vallo della Lucania era, secondo
lo storico Giuseppe Maiese, Castrum Cornutum, dal
luogo di origine dei suoi fondatori, che, provenienti
da Cornutum, città della Dalmazia, vi giunsero
non più tardi del secolo IX. Se la prima menzione
sul Casale dei Cornuti risale a due pergamene
del secolo XIII, ritrovate nella Badia di Cava, già
un documento del 1052 come evidenzia lEbner
parla di un loco cornito, che,
per le caratteristiche di nodo viario accessibile
e di fiorente polo di sviluppo economico, è
residenza di un funzionario longobardo, delegato dal
governo centrale nellamministrazione politico-giuridica-militare
della zona. Al suo nome Castrum Cornutorum
appare verosimile, secondo il Rossi, sia collegato
lappellativo carniculari attribuito ai capi
del presidio romano, funzionari nellamministrazione
periferica. In realtà Vallo era costituita
da due casali Spio e Cornuti (o Vallo)
divisi da un fiume attraversato da due ponti, poi
ricoperto nel tratto antistante il Municipio, nellodierna
piazza Vittorio Emanuele. Lo sviluppo del borgo (costituito
da una serie di fondi rustici, appartenenti ai signori
della baronia di Novi) si ebbe, alla fine del secolo
XV, quando esso passò sotto il dominio della
Santa Casa dellAnnunziata di Napoli. Dopo il
secolo XVI, durante il quale si registrò una
continua ascesa economico-sociale, nel corso del 1600,
nonostante le continue carestie e la peste che aveva
distrutto intere popolazioni, Spio e Cornuti assestarono
il loro ruolo di rilievo nellambito dello Stato
di Novi. Nel secolo XVIII il paese mutò il
nome originario in Vallo di Novi. In questepoca
raggiunse la sua massima prosperità grazie
alla lavorazione della seta e del cuoio. Con queste
attività e con listituzione del mercato,
Vallo divenne un centro ricchissimo, e potè
salvarsi dalle varie carestie che si susseguirono
in quel secolo, tra cui quella, tremenda, del grano
del 1764. Per opera del clero, sul finire del secolo
XVIII, assunse il ruolo di fiorente centro culturale,
con la fondazione di scuole di teologia, filosofia
e grammatica. Nel 1806, sotto il governo francese,
fu designato capoluogo di distretto; nel 1808 - per
volere di Gioacchino Murat - i Casali di Massa, Angellara
e Pattano furono annessi al Comune di Vallo, nato
dallunificazione dei due storici casali, come
rappresentato nello stemma del comune, che raffigura
nella parte superiore un cuore squarciato da due mani
(Corinoti), e in quella inferiore una torre con sentinella
(Spio). Nel 1809 furono istituite le scuole pubbliche,
e Vallo fu elevata a sede di Sottointendenza e di
Consiglio Distrettuale. Nel 1850 fu inaugurato il
Tribunale circondariale e nel 1851 vi si stabilì
lomonima Diocesi. A partire dai moti del 1820-21,
passando per quelli del 1828 e del 48, fino allepopea
garibaldina, Vallo della Lucania rappresentò
lanima e il centro propulsore di ogni iniziativa
patriottica e rivoluzionaria. Dopo lUnità
dItalia, si registrò una lieve crisi
economica, dovuta alla forte crescita demografica,
al non sempre fiorente andamento del settore commerciale
e dellartigianato, alla difficoltà dei
piccoli coltivatori di sostenere la pressione del
latifondo. Tutto ciò favorì lesodo
dei cittadini vallesi verso il continente americano,
ormai meta agognata e sogno di buona parte della gioventù
cilentana. Questo fenomeno, eccetto nella parentesi
di forzata interruzione del periodo fascista, durerà
fino agli anni sessanta. Oggi, Vallo della Lucania,
con le frazioni di Massa, Angellara e Pattano, conta
un numero di abitanti pari a 8.946 unità, e
si può definire il centro commerciale e di
servizi più importante del Cilento. In promiscuità
con i comuni di Novi Velia e Cannalonga, Vallo detiene
la proprietà territoriale del monte Gelbison,
montagna sacra, che vanta uno dei luoghi di culto
più rinomati del Meridione, il Santuario della
Madonna di Novi Velia. Questo antichissimo santuario
basiliano si trova a soli 20 chilometri di distanza
da Vallo, ad unaltezza di 1700 m., ed è
meta ogni anno di migliaia di pellegrini provenienti
da ogni parte dItalia.
MANIFESTAZIONI
Nel mese di Agosto ha luogo la manifestazione jazzistica
internazionale Finestra Jazz, dove hanno suonato alcuni
dei più famosi jazzisti del panorama nazionale
ed internazionale, tra cui Benny Golson, Hal Singer,
Danilo Rea e Romano Mussolini con Minnie Minoprio.
Sempre nel mese di agosto si svolge il palio, gara
a punti tra i diversi rioni della città. I
diversi quartieri e frazioni della città sono
divisi per colore: Spio (giallo), Piazza (rosso),
Santa Caterina (azzurro), San Crescenzo (verde), Spes
(blu notte), Massa (bianco), Angellara (arancione),
Pattano (granata).
Dal
2006 nel mese di ottobre ricorre la Notte Bianca.
Poco
lontano dal centro cittadino sono presenti le Fiere
di Vallo, organizzate in quattro padiglioni che raccolgono
ogni anno diversi eventi e manifestazioni anche di
rilevanza internazionale.negli ultimi anni grazie
al parco nazionale del cilento e vallo di diano abbiamo
a vallo la borsa verde conosciuta molto in tutto il
mondo chi vuole venire a vederla si fa sempre intorno
ottobre.
ECONOMIA
La cittadina riveste un ruolo rilevante nel territorio
del Cilento per il quale ha assunto, negli anni, sempre
più importanza in qualità di centro
amministrativo ed economico.
La sede della curia vescovile e degli uffici, presso
il palazzo Mainenti, del Parco Nazionale del Cilento
e Vallo di Diano, fanno di Vallo della Lucania forse
il più importante centro cilentano.
Sede del tribunale e del carcere giudiziario, nonché
dell'ospedale San Luca ASL-SA3. Sono anche presenti
scuole materne, elementari e medie oltre a numerosi
licei e scuole superiori.