Sarno
Campania

Sarno è un comune di circa 31.000 abitanti della provincia di Salerno. Situato nella valle dell'omonimo fiume, presso le sorgenti del monte Saro, sulle cui falde si sviluppa la città. Fa parte geograficamente dell'Agro Nocerino SarneseSarno è gemellata con Abergavenny (Galles). La sua economia si basa principalmente sulla produzione agricola e sull'industria conserviera, in particolare di pomodori (famoso il pomodoro San Marzano DOP) e olive. La città di Sarno si estende lungo le falde del monte Saro, la straordinaria montagna che racchiude in se la stessa identità del paese caratterizzato dalla grande ricchezza dell’acqua. La presenza di numerose sorgenti danno vita al Rio Foce, al Rio Palazzo e al Rio Santa Marina, le quali, ricongiungendosi a valle, formano il corso del fiume Sarno.

DA VEDERE
Fu in età Alto-medievale che nacque una vera e propria idea di città, il cui primo nucleo abitativo sorse sulle pendici del Saretto, strettamente contiguo al monte Saro. In seguito si estese fino ad abbracciare le frazioni di Foce, Episcopio e San Vito. Seguendo il vecchio asse viario costituito dall’antica via Popilia che collegava Capua a Reggio Calabria, dopo aver lambito gran parte delle città dell’Agro Noocerino, la città di Sarno continuò ad estendersi su di un asse viario centrale. Dando luogo, così, a via del Rettifilo o Corso Amendola dove si trova oggi la stazione della Circumvesuviana. Nella parte alta del Corso, sorge la Casa Comunale in un palazzo ottocentesco, a stretto contatto con l’antico convento Francescano. Di fronte al Municipio campeggia il monumento a Mariano Abignente, leggendario eroe della disfida di Barletta. Molto significative sono le numerose ville di famiglie gentilizie come l’importante villa del Balzo, col suo giardino di notevole valore estetico, oggi sede del Parco Regionale del Sarno, istituito qualche anno fa. Risalendo per via Cavour si raggiunge il Palazzo Capua, sede del Museo della Valle del Sarno, e la vicina Piazza Capua con i due edifici posti uno di fronte all’altro: la Congregazione dell’Immacolata e il Santuario della Madonna delle Tre Corone. Raggiungendo, poi, Piazza Garibaldi si può ammirare il palazzo del Feudatario e la Fontana dei Tre Cannuoli, la Filanda D’Andrea e sullo sfondo la Filanda Buchy che con la Filanda di Luigi Franchomme fecero diventare, per tutto l’ottocento, Sarno una vera città industriale. Una delle Manchester dell’Agro Sarnese-Nocerino, insieme a Nocera, Angri e Scafati. Il francese Franchomme diede alle Filande di Sarno, in campo tessile, il primato sugli altri stabilimenti d’Italia. Infatti, l’operato e gli effetti della sua gestione portarono Sarno e le sue Filande all’ Esposizione di Arti e Manifatture tenutasi a Napoli nel 1853 che esaltò gli eccellenti prodotti della tessitura. Ma, Sarno nel XVI secolo era famosa per la ricca presenza dei mulini. Attraverso il Canale Conte di Sarno, la cui costruzione venne affidata dal conte Muzio Tuttavilla al regio architetto Domenico Fontana, molto famoso all’epoca per la sistemazione urbanistica di Roma. La costruzione del Canale Conte di Sarno diede un grande impulso economico alla zona. Questo canale addusse l’acqua dal Rio Foce a Torre Annunziata, consentendo, così, lo sviluppo dell’Arte Molitoria dalla quale nacque l’Arte Bianca. Infatti, la produzione della pasta ha reso famose Torre Annunziata e Gragnano ma anche Nocera, Roccapiemonte e Castel San Giorgio con la nascita di Pastifici i quali hanno conservato la loro notorietà fino ai nostri giorni. In seguito Sarno occupò un posto di prestigio in tutto il mondo per le pregiate coltivazioni orticole e per il suo impareggiabile pomodoro San Marzano. Fino alla metà del secolo scorso Sarno era considerato il paese dell’Acqua, della Terra e degli Odori. Il 5 maggio 1998 il comune fu colpito, insieme con i vicini centri di Quindici, Siano e Bracigliano, da un gravissimo fenomeno franoso, composto da colate rapide di fango, che interessò la metà del territorio e che distrusse molte abitazioni facendo 137 vittime nella sola Sarno.

ETIMOLOGIA
Deriva da sar-nus, ossia fiume e quindi fa riferimento appunto al fiume Sarno, questa ipotesi si collega a quella che vuole che il nome derivi dall'etimo (la forma più antica di una parola) ser, ossia "scorrere".

ORIGINI
Il territorio di Sarno fu abitato a partire dall'epoca neolitica e fu sede probabilmente di diversi insediamenti indigeni Osci e Sanniti, a partire dal IX secolo a.C. e che perdurò in epoca romana fino all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Fin dalla preistoria le tracce della frequentazione umana alle falde del monte Saro sono molto evidenti e le ricerche archeologiche hanno inequivocabilmente accertato che, dall’età del bronzo e del ferro e poi in epoca romana, numerosi villaggi furono fondati ed abitati nella zona e lungo il corso del fiume.

CENNI STORICI
Nell'VIII secolo il primo nucleo dell'attuale città di Sarno sorse ai piedi del castello fondato dal duca longobardo di Benevento. Nel 970 il precedente gastaldato fu eretto a contea e nel 1066 la città divenne sede vescovile.
Sarno seguì le sorti del Regno di Napoli, passato dai Normanni agli Svevi, sotto i quali il il feudo fu in possesso della famiglia d'Aquino. Durante il dominio angioino la contea fece parte dei domini della corona e alla fine del XIV secolo fu affidata ai Brunnfort. Agli inizi del secolo successivo passò agli Orsini di Nola e alla fine del secolo a Francesco Coppola, che prese parte alla congiura dei baroni. Nel XVI secolo fu in possesso dei Tuttavilla, passando poi ai Colonna, ai Barberini. Questi ultimi conti feudatari vendettero il loro feudo nel 1690 al principe Giuseppe II de' Medici di Ottaviano e quindi il territorio sarnese entrò nell'orbita di quella città e di quella casata medicea, sotto cui divenne ducato, fino all'abolizione del feudalesimo nel 1810.

PERSONAGGI FAMOSI

Filippo Abignente, politico italiano, più volte deputato e vicepresidente della Camera
Giovanni Amendola, politico italiano, nato a Salerno da una famiglia sarnese
Abel Ferrara, famoso regista italo-americano, ricorda spesso le origini sarnesi del nonno
Lucia Annunziata, giornalista, ex presidente Rai
Michelangelo Capua, politico locale, più volte sindaco della città
Roberta Capua, conduttrice televisiva
Giovan Vincenzo de Colle, detto il Sarnese, docente di logica del XVI secolo, fu tra i maestri di Giordano Bruno.
Ciro Criscuolo, presbitero esorcista.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 31.059 (M 15.250, F 15.809)
Densità per Kmq: 777,4

CAP 84087
Prefisso Telefonico 081
Codice Istat 065135
Codice Catastale I438

Denominazione Abitanti sarnesi
Santo Patrono San Michele Arcangelo
Festa Patronale 8 maggio

Numero Famiglie 10.140
Numero Abitazioni 10.886

Il Comune di Sarno fa parte di:
Area Geografica: Agro Nocerino-Sarnese
Regione Agraria n. 16 - Agro Nocerino
Patto Territoriale per l'Occupazione dell'Agro Nocerino Sarnese

Località e Frazioni di Sarno
frazioni: Episcopio, Lavorate;
località: Foce

Comuni Confinanti
Castel San Giorgio, Lauro (AV), Nocera Inferiore, Palma Campania (NA), Quindici (AV), San Valentino Torio, Siano, Striano (NA)

Stadi di Calcio
Stadio comunale Felice Squitieri (capienza: 4.000 posti circa)

Il comune è gemellato con
Abergavenny (Galles).

.
EDILIZIA PIU' - SARNO (SA)
DOMENICO ROMAGNUOLO - MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA D.O.P. - SALERNO (SA)
ISTITUTO A. VOLTA PARITARIO - SALENNO (SA)
ALBERGO MIRAMARE - POSITANO (SA)
ASSOCIAZIONE TERMALISTI ISOLA DI ISCHIA
HELEN DORON EARLY ENGLISH TEEN ENGLISH - NAPOLI
TRATTORIA O'ROMANO - SARNO (SA)