Sapri
Campania

Sapri è un comune di 7.105 abitanti della provincia di Salerno. Sapri si trova all'estremo sud della Campania, a pochi km dalla Basilicata, sul mar Tirreno, su una piccola pianura della costa che si affaccia sulla baia di Sapri, all'interno del Golfo di Policastro che chiude a sud la costiera cilentana, ed è circondata a semicerchio dai monti appennini che si ergono alle sue spalle. Oggi Sapri è una cittadina a vocazione prevalentemente turistica. Può vantarsi di essere uno dei centri turistici più rinomati e ben frequentati del Cilento e dell'intera Campania.

Si fregia da ormai oltre un decennio dell'ambita Bandiera Blu FEE. Per il 2007 ha ottenuto il 3° posto in Campania (27° in Italia) nella classifica stilata da Legambiente nella "Guida blu" (ottenendo ben 4 Vele), dietro Pollica e Positano. Inoltre si è piazzata al 12° posto tra le migliori località balneari d'Italia, nella speciale classifica stilata dal settimanale Gente. Anche per il 2008 è stata confermata la "Bandiera BLU": il prestigioso vessillo sventola stabilmente sullo scoglio dello scialandro.

ORIGINI E CENNI STORICI
La città di Sapri ha origini molto antiche e viene considerata il cuore del Golfo di Policastro, un tempo chiamato ”Sinus Laus”. In età romana la baia ed il suo entroterra furono tenute in grande considerazione; visitata da Cicerone che la definì “parva gemma maris inferi" (piccola gemma del mare del Sud), ammirata ed elogiata da numerosi viaggiatori del settecento e dell'Ottocento che ne apprezzarono lo stato di benessere.
Ma Sapri è nota soprattutto per la tragica spedizione di Carlo Pisacane del 28 giugno del 1857, ricordata in versi dalla famosa poesia la ”Spigolatrice di Sapri“ di Luigi Mercantini. Anche se l’intento della Spedizione di Pisacane fallì, allontanò almeno per sempre il pericolo dell’instaurazione di un Regno murattiano nell’Italia meridionale ed aprì la strada alla spedizione dei Mille. La tragica impresa è commemorata da un obelisco eretto nel primo centenario situato a Largo dei Trecento, da una statua di Pisacane risalente alla prima metà del secolo scorso nella villa comunale e da una raffigurazione in bronzo che rappresenta la "Spigolatrice" (figura femminile che raccoglie le spighe rimaste sul terreno dopo la mietitura) suggestivamente adagiata sullo scoglio dello Scialandro, idealmente protesa verso la baia di Sapri dove i trecento sbarcarono. Ogni estate, la spedizione viene ricordata da una rievocazione in costume dello sbarco.

DA VEDERE
Insediamenti abitativi sono stati rinvenuti in diversi siti del territorio limitrofo all'abitato saprese, in particolare alla località Carnale e alla località Viole. Non si hanno, poi, tracce di edifici o insediamenti di particolare rilievo fino all'epoca dell'impero romano, quando viene edificata un'imponente villa marittima, munita di approdo, terme, teatro e mosaici di elevata qualità artistica (questi osservati prima della loro distruzione). Dell'edificio sono rimaste tracce su una vasta area in loc. Cammarelle (toponimo dell'area assunto dai depositi della villa, adiacenti al porto romano). All'inizio del secolo scorso era attiva in zona una "carcara", utilizzata per la produzione di calce. Questa presenza può lasciar supporre che con un'opera di "lodevole" riciclo, le imponenti strutture della villa siano state utilizzate come cava di pietra e ridotte in calce. L'unica consolazione alla perdita di tale storica residenza, può essere determinata dalla poetica consapevolezza che numerosi edifici di Sapri possiedono, forse, nelle loro mura, parte della villa romana e della sua storia.

IL PORTO
Il porto turistico di Sapri è uno dei più grandi e meglio attrezzati nell'intero tratto costiero da Salerno a Vibo Valentia. Sapri è servita, nel periodo estivo, da diverse linee del Metrò del Mare che la collegano via mare a Salerno, Capri, Napoli (molo Beverello).

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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