Sant'Agnello
è un comune di 8.421 abitanti della provincia
di Napoli. Sant'Agnello è attraversata dalla
linea ferroviaria Napoli - Sorrento della Circumvesuviana:
la città ha una stazione, Sant'Agnello. In
uno dei punti più suggestivi della città,
sul panorama che dà su Napoli e Capri, sorge
Villa Nicolini; sono molte le leggende che avvolgono
la casa, che secondo la credenza popolare è
infestata dai fantasmi. Sembra che tutti gli inquilini
della villa la abbandonino in seguito ad incidenti
più o meno gravi. Sant' Agnello è divisa
in moltissime borgate, il più importante borgo
è quello di Maiano dove in onore del santo
del borgo San Rocco si celebra una grande festa.
ETIMOLOGIA
Il nome è ispirato e riflette il culto del
Santo patrono del paese: Sant' Agnello appunto, monaco
benedettino. Il Santo è molto venerato dagli
abitanti del paese ed è dedicata a Lui una
festa il 14 dicembre. La tradizione racconta che la
madre del Santo, non riuscendo ad avere figli pregava
spesso con fede Santa Maria affinché potesse
dare al mondo un bambino. Un giorno finalmente ebbe
la rivelazione: avrebbe partorito un bimbo, Agnello
appunto, che sarebbe stato molto caro a Dio.
VILLA
CRAWFORD
Percorrendo il tratto di costa antistante la spiaggia
Marinella, di fronte a noi, a strapiombo sul mare,
poggiata su enormi bastioni che sorgono dall'acqua,
ammiriamo la stupenda villa che fu dello scrittore
americano Francis Marion Crawford, il quale scelse
di vivere a Sant'Agnello dal 1885, anno del suo matrimonio.
CHIESA
DEI FRATI CAPPUCCINI
La chiesa fu per la prima volta consacrata nel 1827,
intitolandola al Cuore Purissimo di Maria ed ai Santi
Prisco ed Agnello. La costruzione è in stile
barocco, ha pianta a croce latina e presenta tre arcate
sormontate da tre cupole. Tra il 1840 e il 1870 fu
completamente ristrutturata ed abbellita, furono fatti
eseguire pure gli intagli in legno del soffitto, opera
del celebre intagliatore napoletano Giorgio Frasca.
Il quadro posto all'altare maggiore, rappresenta la
Madonna, con in braccio Gesù, venerati su una
nube dai Santi Prisco ed Agnello; questo quadro fu
disegnato da Giuseppe Mancinelli e dipinto dal figlio
Gustavo nel 1873. I tre quadri posti sul soffitto
della navata centrale sono opera del pittore napoletano
Giacomo De Castro, mentre sono stati restaurati dall'Acuzzi:
il primo rappresenta La Trinità con la Vergine
ed i Santi Prisco ed Agnello; il secondo rappresenta,
invece, L'ultima Cena; il terzo, infine, rappresenta
La lavanda dei piedi.
Di notevole valore artistico è la tela del
pittore De Castro, raffigurante San Giovanni Evangelista,
opera proveniente dalla cappella di San Giovanni a
Vallarano, adiacente al cimitero di Sant'Agnello e
nella quale possiamo trovare una riproduzione dello
stesso quadro. Altre opere di notevole valore sono
la tela che raffigura San Michele (attribuite al De
Castro) e quella che raffigura l'Annunziata, anch'essa
del De Castro.
PIAZZA
MATTEOTTI
Questa piazza, fino ai primi del Novecento, non esisteva,
ed e stata ricavata colmando un antico vallone, che
dal Golfo del Pecoriello si estendeva fino all'attuale
centro cittadino. Nei primi anni di questo secolo,
le Amministrazioni in carica decisero di colmare il
vallone esistente e ricavarne, oltre l'attuale Piazza
Matteotti,anche le strade vicine, onde consentire
il sorgere del centro cittadino.