Pertosa
Campania

Pertosa è un comune di 727 abitanti della provincia di Salerno, situato fra i territori del Cilento e del Vallo di Diano. Pertosa si trova in una valle a ridosso fra i monti Alburni ed il Valdiano, nei pressi del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Dista da Polla circa 6 km, 4 da Auletta, 6 da Caggiano e 73 da Salerno. Fa parte della Comunità Montana del Vallo di Diano. Fra i prodotti tipici del territorio degno di nota è il Carciofo bianco di Pertosa.

GROTTE
Le Grotte di Pertosa o Grotte dell Angelo si trovano nella località Muraglione (a circa 2 km dal paese), nei pressi della SS 19. Nei pressi di esse scorre il fiume Tanagro ed un sentiero in zona (che porta alla stazione) è inserito fra i "sentieri CAI". Si trovano nella catena degli Alburni a 500 metri dal paese di Pertosa e si snodano per circa 3000 metri. Sono le più estese della regione Campania, seguite da quelle di Castelcivita; e studiosi ne fanno risalire le origini a circa 35 milioni di anni or sono. Le Grotte di Pertosa si caratterizzano per la particolarità delle stalattiti e delle stalagmiti che creano rappresentazioni fantastiche. Un'altra particolarità di queste grotte, molto visitate anche da turisti stranieri, è che per visitarle occorre attraversare su delle tipiche imbarcazioni un laghetto originato dal fiume Negro, sono le uniche in Italia ad avere queste caratteristiche. Durante la seconda guerra mondiale le grotte diedero rifugio alla popolazione di Pertosa che vi si nascose per difendersi dai bombardamenti. Alcune scene del film "Il fantasma dell'Opera", di Dario Argento, sono state girate all'interno delle grotte.

STORIA
Il nome di Pertosa deriva dalla sua Grotta, e precisamente dal latino pertusus, bucato. I primi abitanti di Pertosa vivevano nella grotta e con il passare dei secoli iniziarono a trasferirsi al di fuori. A causa delle invasioni saracene verso la fine del IX secolo alcuni abitanti della vecchia Pertosa si rifugiarono sulla cima della collina di fronte la grotta in località "Calitria". Il luogo era perfetto perché era ben riparato e permetteva di controllare le vie d'accesso. Verso la metà dell'XI secolo qualche monaco benedettino si stabilì a Pertosa: i benedettini bonificarono la zona e diffusero su vasta scala la coltivazione degli olivi che ancora oggi sono presenti. In questo periodo i benedettini si arricchirono notevolmente tramite molte donazioni: nel 1092 gli venne donato il Casale di Pertosa, nel 1137 un mulino, nel 1180 e nel 1183 la grotta.

Nei primi decenni del 1300 Pertosa rimase quasi completamente spopolata ma non si hanno notizie certe sulle cause, se per pestilenza o per un terremoto. Intorno al 1500 alcuni contadini di Caggiano tornarono a dimorare a Pertosa aggiungendosi a quei pochi rimasti e nel 1570 tornarono anche i benedettini che ricostruirono il monastero. Pertosa ritornò a splendere, era un casale di Caggiano. Anche a Pertosa s'innalzò l'Albero della libertà nel 1799 e vennero eletti il Municipe e il consiglio dei 6, ma questa esperienza fallirà: in seguito gli irregolari di Gerardo Curcio di Polla con gli abitanti di Pertosa pestarono il Municipe. Nel 1829 Pertosa rivendica l'emancipazione da Caggiano che gli viene accordata con un decreto Reale il 20 marzo 1829.

A partire dal 1° gennaio 1830 Pertosa iniziò ad operare con un'amministrazione autonoma. Il primo sindaco di Pertosa fu Biase Jasimone. Nel 1838 Pertosa richiese di avere un mercato per il giovedì. Sul finir del 1900 il Dott. P. Carucci iniziò ad esplorare la grotta rinvenendo molti reperti classificati nel suo libro "La Grotta preistorica di Pertosa". Grazie alle sue grotte, Pertosa oggi è un centro turistico molto importante e molte attività lavorative e ricettive si stanno sviluppando nei suoi pressi.

DA VEDERE INOLTRE

Museo MIDA01
Museo geologico che trae spunto dalle Grotte di Pertosa. Offre la possibilità di comprendere meglio il fenomeno del carsismo e l'ecosistema delle Grotte. Inaugurato dal presidente Bassolino, ospita ogni anno convegni, mostre, spettacoli teatrali e varie iniziative.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Ricca di testimonianze artistiche che ne segnano la storia, la chiesa è cresciuta nell'arco dei secoli. Conserva due pregevoli dipinti: l'affresco della Madonna delle Grazie, di autore ignoto del 1400, con la sovrapposizione di un polittico datato 1635 rappresentante vari santi. Nell'abside troneggia il grande quadro dell'Immacolata del 1598, di cui è autore Bernardo Lama.

Chiesa di San Benedetto
Testimonianza dell'epoca benedettina, si trova al centro del paese. Troviamo una iscrizione murale ed una tela raffigurante il transito di San Giuseppe.

Forra di Campostrino
La forra è un sistema morfologico e vegetazionale di notevole valore paesaggistico e naturale. È storicamente un luogo impervio e di difficile attraversamento.

Cascata di Maremanico
L'apertura del canale Maltempo operata dai Borboni nello scorso secolo ha permesso al Tanagro di scorrere nella forra di Campostrino. Un salto di 10metri caratterizza la suggestiva cascata.

Piazza De Marco
La piazza di recentissimo impianto è stata costruita tra la scuola elementare ed il palazzo De Marco. È il centro di Pertosa ed è ritrovo della popolazione. Nel centro è situata una fontana che ricorda le Grotte di Pertosa

Ruderi dell'antico Mulino
Vicino la Cascata di Maremanico, il mulino è stato l'unico della zona fino all'inizio del 1900. Rimangono ben visibili le due torri a cono inverso. Oggi è attraversato da un piccolo torrente che crea una magica atmosfera soprattutto di sera e in occasione del Negro Festival in agosto.

Percorso Fluviale e degl'Orti
Di recentissima apertura sono 2 sentieri che permettono a turisti e non solo di poter ammirare la flora e la fauna del Fiume Tanagro. Per accedervi bisogna seguire le indicazioni da Via Nazionale.

MANIFESTAZIONI

Negro Festival
Dal 1996 ogni agosto si svolge nel piazzale delle Grotte di Pertosa la rassegna di musica etnica "Negro Festival", una manifestazione che richiama migliaia di giovani da tutta l'Europa.

Sagra del carciofo bianco di Pertosa
Degustazione del carciofo e di molti prodotti tipici pertosani con vino nostrano, accompagnato dalla musica di vari artisti salernitani e da varie mostre.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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