Montoro
Inferiore è un comune sparso di 10.341 abitanti della provincia
di Avellino. La frazione capoluogo, Piano, è ormai identificate
de facto con il toponimo Montoro Inferiore. Sorge su dei rilievi della
valle Solofrana, situata fra l'agro Sarnese e le pendici meridionali
dei monti Picentini, ai piedi del monte Salto. Il comune è a
pochi chilometri da Avellino. Montoro Inferiore si caratterizza per
un territorio variegato, la cui altitudine va dai 160 ai quasi 1000
metri d'altitudine. Tale differenza altimetrica conferisce al territorio
montorese una notevole varietà, offrendo sia montagna che aree
rurali con campi ottimamente ed intensamente coltivati. Le produzioni
agricole tipiche della zona comprendono pomodori, tabacco, patate, carciofi,
questi ultimi assai ricercati e famosi, soprattutto quelli provenienti
dalla frazione Preturo, coltivati impiegando una tecnica particolare
tenuta "segreta" dai contadini del luogo. Inoltre, risultano
particolarmente apprezzate le cipolle dette "ramate"conosciute
ed apprezzate, sia in Italia che all'estero. Oltre che per la florida
agricoltura, Montoro Inferiore si segnala quale vivissimo centro commerciale.
Il territorio comunale comprende oltre che Piano, sede del Municipio,
altre sette frazioni: Borgo, Figlioli, Misciano, Piazza di Pandola,
Preturo, San Bartolomeo e San Felice. In passato, Montoro Inferiore
era rinomato per i suoi setifici, i cui prodotti confluivano sui mercati
napoletani.
ETIMOLOGIA
Il nome deriva da Mons Torus o da Mons Taurus, ossia monte Tarì,
o toro, con il significato di alto, rialzato da terra. Il nome potrebbe
anche derivare da Mons aureus, ossia ricco. La specifica "Inferiore"
è dovuta alla suddivisione amministrativa in inferiore e superiore.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La frequentazione del territorio di Montoro Inferiore è assai
remota, risalendo ad epoche preistoriche, precisamente al Mesolitico,
come venne confermato dal rinvenimento di reperti dell'epoca. Verso
il VII-VI secolo A.C. vi fu lo stanziamento degli Opici, a cui seguirono
gli Hirpini. Successivamente, l'area fu occupata dai Romani. Tali avvenimenti
sono suffragati dall'esistenza di una necropoli, di tombe preromane
e di alcuni ritrovamenti in Contrada Figlioli (resti di una villa rustica
romana di età repubblicana, pavimenti in cocciopesto e porzioni
di ambienti databili I secolo A.C.). Le origini dell'attuale paese sono
alquanto incerte, ma sicuramente medioevali, dato che si ritrova citato
per la prima volta nel 699. Il borgo era, perciò, già
esistente sotto i Longobardi, durante la cui dominazione funse da importante
nodo stradale tra Ducato Beneventano (ed Irpinia) e Ducato Salernitano.
Successive citazioni del borgo medioevale si ritrovano in documenti
del 1120 e del 1143. La strategica ubicazione del paese venne confermata
dalla presenza, tra il XIII e il XVII secolo, in località S.
Giacomo di una specie di stazione doganale, dove venivano esatti i dazi
al passaggio di persone, merci ed animali. Tra i feudatari di Montoro
Inferiore ricordiamo i Della Ratta, gli Zurlo, i Colonna ed i De Capua.
Montoro Inferiore diede i natali, nel 1814, al patriota Michele Pironti,
uno degli iniziatori dei moti liberali contro il governo borbonico,
per questo ristretto nel Carcere di Montefusco, col Settembrini ed il
Poerio. Divenuto magistrato nel 1848, con l'unità d'Italia, venne
eletto deputato, fu nominato Ministro di Grazia e Giustizia (nel 1869),
divenne poi senatore ben visto dal Re Vittorio Emanuele I. Morì
in povertà a Torre del Greco, il 14 ottobre 1885. Già
denominata "Mons Laureicum", Monte dell'alloro, pianta che
cresce rigogliosa nell'intera valle, Montoro Inferiore ha l'etimo di
incerta origine, come già spiegato nella storia di Montoro Superiore,
il Comune gemello a cui Montoro Inferiore è stato unito fino
al XIX secolo.
IL
CASTELLO LONGOBARDO
In posizione panoramica sulla collina della frazione Borgo, si trovano
i possenti ruderi del castello medioevale longobardo, già esistente
nell'887, quando apparteneva a Guaifiero, che in lotta con il Console
napoletano Sergio, venne spodestato. Nel 987, il Castello venne conquistato
dalle truppe del Conte Melefrit, che vi si stabilì. Nel 1075,
la proprietà del Castello andò al normanno Raeli. Dal
1304, si avvicendarono diversi feudatari, che ricostruirono la struttura
difensiva tra il XIV ed il XV secolo. Nel 1531, il Castello andò
al Conte Bartolomeo juniore, che morì senza eredi, facendo incamerare
Castello e feudo al Regio fisco. L'imponenza dei ruderi lasciano intuire
il rilevante ruolo svolto dal fortilizio difensivo durante il Medioevo.
Dell'originaria struttura residuano una torre quadrangolare, una porzione
centrale del corpo di fabbrica ed un'ulteriore torre quadrangolare più
piccola isolata, divenuta colombaia. Entrando all'interno della struttura,
se la vegetazione lo consente, si notano i punti di appoggio delle originarie
travi di legno dei piani superiori.
PERSONAGGI
FAMOSI
Agostino Cardamone (Montoro Inferiore, 1965) pugile.
DATI RIEPILOGATIVI
Popolazione
Residente 9.508 (M 4.708, F 4.800)
Densità per Kmq: 487,8
CAP
83025
Prefisso Telefonico 0825
Codice Istat 064061
Codice Catastale F693
Denominazione
Abitanti montoresi
Santo Patrono San Nicola da Tolentino
Festa Patronale 10 settembre
Numero
Famiglie 3.175
Numero Abitazioni 3.371
Il Comune di Montoro Inferiore fa parte di:
Comunità Montana Serinese Solofrana
Regione Agraria n. 8 - Colline di Avellino
Località
e Frazioni di Montoro Inferiore
Piano, Borgo, Preturo, Piazza di Pandola, Misciano, Figlioli, San Felice,
San Bartolomeo
Comuni Confinanti
A est: Montoro Superiore; a nord: Contrada; a nord e ovest: Forino;
a ovest: Bracigliano (SA); a sud: Fisciano (SA), Mercato San Severino
(SA).