Giugliano
in Campania è un comune di oltre 110.000 abitanti
in provincia di Napoli. È il più popoloso
tra i comuni italiani non capoluoghi di provincia.
E' inoltre il secondo comune della Provincia per superficie
territoriale e popolazione e il terzo più popolato
della Campania. Giugliano si trova nella zona nord-occidentale
della Provincia di Napoli, in un territorio compreso
tra l'agro aversano a nord e i Campi Flegrei a sud.
Il territorio si trova pressochè sul livello
del mare. Il tratto costiero, basso e sabbioso, si
estende sul litorale domitio per oltre 3 Km, dalla
Marina di Varcaturo a Lido di Licola (o Licola Mare).
All'interno del territorio si trova il Lago di Patria,
con l'omonima località sulle sue sponde. Il
lago è, come gli altri laghi della zona, di
origine vulcanica. La città ha assunto nel
tempo alcune denominazioni, come La città della
mela annurca e La città della Fiaba. È
chiamata, come già detto, Città della
mela annurca dal nome di una tipologia di mela locale
nata e diffusa in queste zone. L'altro soprannome,
Città della Fiaba, è in onore al grande
favolista Giambattista Basile, una delle figure più
note legate alla città. Giugliano nasce lungo
la Via Campana, l'attuale Corso Campano. É
probabile che il primo nucleo della città si
sia sviluppato nel medioevo (poco o nulla si sa riguardo
l'estensione di Giugliano antica) all'incrocio tra
questa e Via Cumana, dove è l'unica vera piazza
del centro storico e dove, non a caso, affacciano
i più tardi Palazzo Ducale (Palazzo Pinelli)
e Collegiata di Santa Sofia, chiesa principale della
città in quanto contenente le reliquie del
Santo Patrono. Dietro gli edifici patrizi che si affacciavano
lungo le strade principali rettilinee, così,
sorse un intricato sistema viario radiocentrico con
case più modeste, più fitto attorno
alla chiesa di Sant'Anna. Tale sviluppo è paragonabile
a quello della vicina Aversa, e come in quella anche
a Giugliano le successive espansioni, rivolte principalmente
ad occidente sempre lungo il Corso Campano, cercano
di essere progressivamente più regolari, con
strade che corrono parallele od ortogonali all'asse
di riferimento. Non sono rare case in linea che affacciano
lungo i vicoli, o agglomerati di queste che sembrano
addossarsi l'una all'altra: tuttavia sembra prevalente
a Giugliano la tipologia di case a corte, con le proprietà
che subordinano ai loro confini le stesse strade.
Al
censimento del 1985, la popolazione giuglianese risultava
essere quasi 50.000 abitanti. Al censimento del 2006
la popolazione era invece 100.000. In poche parole
in poco più di 20 anni la popolazione della
città è raddoppiata, con il risultato
che oggi Giugliano è la più popolosa
città italiana non capoluogo di provincia.
Ciò è dovuto anche all'arrivo di stranieri,
ma soprattutto all'arrivo di persone da altre zone
della provincia di Napoli (soprattutto dalla periferia
di Napoli). L'aumento della popolazione ha comportato
anche una crescita urbanistica notevole. Oggi la popolazione
del comune è di gran lunga superiore a quella
della maggior parte dei comuni capoluoghi di provincia.
La distribuzione della popolazione sul territorio
è assai squilibrata. L'espansione della città
si è rivolta soprattutto alle periferie: in
seguito all'arrivo di numerosi terremotati negli Anni
80 e anche a causa della crescente richiesta di abitazioni,
nella periferia nord della città sono stati
costruiti molti palazzi, alcuni dei quali prefabbricati
o abusivi. Il centro urbano si trova nella zona orientale
della città, direttamente collegato a quelli
di Qualiano, Villaricca e Melito. Le 3 frazioni principali
(Varcaturo, Licola e Lago Patria), si trovano molto
distaccate dal centro urbano e mancano di alcuni servizi.
Tuttavia, la futura costruzione della base Nato a
Lago Patria, ha messo in moto una rete di progetti
che prevedono la riqualificazione, anche urbanistica,
della zona.
ETIMOLOGIA
Il toponimo di Giugliano deriva, molto probabilmente,
dall'antroponimo latino Julius. Questa tesi sarebbe
avvantaggiata dal fatto che in questi luoghi ci sarebbe
stata un villa di Giulio Cesare, presso la quale gli
abitanti avrebbero poi costruito un villaggio (Iulianum).
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il comune di Giugliano in Campania si estende tra
i Campi Flegrei e la Liburia. Il territorio giuglianese
fu abitato dalle tribù italiche, popolazioni
antichissime. Tra il V e il IV secolo a.C. vi si stanziarono
gli Osci, i quali fondarono, tra le molte città,
Atella e Liternum, fiorenti sotto il dominio di Roma.
Larea è quella della Terra di Lavoro,
la parte più fertile della Campania felix.
Un'infinità di reperti archeologici attesta
la presenza di insediamenti romani. Ma la tradizione
vuole che un nucleo di Cumani, rifugiatosi nelle campagne
giuglianesi nel 421 a.C., chiamò Leirianum
la zona, per una estesa fioritura di gigli, e quindi
Lilianum. Lanno 1207 segna una svolta
decisiva nella storia del piccolo centro feudale;
in quell anno Cuma fu distrutta dai Napoletani,
perché era divenuta un covo di pirati e di
predoni, ma anche perché Napoletani ed Aversani
avevano mire espansionistiche su quel territorio.
I Cumani fuggiaschi trovarono ospitalità a
Giugliano, insieme con il Clero ed il Capitolo Cattedrale,
trasferendovi anche il culto di San Massimo e Santa
Giuliana. Di Giugliano, in quanto Feudo, abbiamo i
primi documenti a partire dal 1270. Nel XII secolo
troviamo le famiglie di Pietro Trotta, dei Varavalla,
gli Aversano e la famiglia Vulcano. A questi subentrarono
poi i Filomarino e i Pignatelli; una parte dei Feudo
fu proprietà dei DAquino. Nel XV secolo
il Feudo passò a Ettore Pignatelli, Conte di
Fondi. Nel 1542 i Carafa vendettero una quota a Cosimo
Pinelli, la famiglia del quale amministrò rettamente
Giugliano per circa un secolo. Nel 1639 Galeazzo Pinelli
vendette a Cesare DAquino le quote a lui spettanti.
Nel 1691 il Feudo passò a Francesco Grillo.
Il Principe di Stigliano, Marcantonio Colonna, lacquistò
nel 1778 e lo tenne fino alla Rivoluzione Francese;
quindi, con Gioacchino Murat, si ebbe la fine di tutti
i privilegi feudali e linizio dellAmministrazione
comunale.
DA
VEDERE
Il turismo della città si concentra soprattutto
sul litorale domitiano, sul Lago Patria e sugli Scavi
di Liternum. In realtà anche (e forse soprattutto)
il centro storico della città potrebbe risultare
attrazione turistica. Il turismo del litorale si concentra
sul Lido di Licola e sulla Marina di Varcaturo, dove
si trovano molte strutture alberghiere e di intrattenimento
(strutture turistiche, bar, ristoranti, strutture
sportive ecc...) tra cui spicca il parco a tema Magic
World. Anche Lago Patria è meta turistica.
Sviluppata è sia la fauna che la flora: sul
lago si possono osservare numerose specie di uccelli
migratori o stanziali. Nel periodo estivo vengono
di solito organizzate gare di canottaggio regionali.
Nella zona Licola-Lago Patria, si trova anche un importante
scavo archeologico: i resti dell'antica città
romana di Liternum, dove si trova la tomba di Scipione
l'Africano. Va comunque detto che il turismo di cui
si tratta è prevalentemente quello degli abitanti
di comuni vicini, mentre è trascurabile quello
di persone provenienti da zone più remote.
PALAZZO
PINELLI
Il Palazzo Pinelli, l'attuale Palazzo Palumbo, è
stato edificato nel 1545 dall'architetto Giovanni
Francesco di Palma su commissione di Cosmo Pinelli
che dal 1542 era il proprietario del feudo di Giugliano.
Originariamente il Palazzo aveva una torre laterale,
in seguito abbattuta. Nella cappella privata, tuttora
esistente, si trovano le spoglie di San Feliciano
Martire. La maggior parte delle stanze del palazzo
sono tutte adornate da antichi affreschi, in parte
restaurati negli ultimi anni. Il palazzo, come detto
di proprietà privata, non è aperto al
pubblico.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Santa Sofia
Chiesa dell'Annunziata
Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di S.Marco Evangelista
Chiesa di San Giovanni a Campo (detta anche Madonna
delle Grazie)
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Chiesa di San Nicola
Complesso di Santa Maria delle Grazie
Chiesa del Purgatorio
Chiesa di S.Massimiliano Kolbe
Chiesa di S.Matteo
Chiesa di S.Luca
Chiesa della Sacra Famiglia
Chiesa S.Pio X
SAN
GIULIANO
Il santo patrono di Giugliano è San Giuliano,
(dal latino Julianus -della Gens Julia). San Giuliano
dedicò la sua vita allapostolato; in
età giovanile, abbandonò la Dalmazia
e si diresse in Campania allo scopo di svolgere unintensa
opera evangelizzatrice ma, ad Anagni, fu arrestato
dai soldati imperiali (contrari alla cristianizzazione
del popolo) che, dopo averlo flagellato, lo condussero
a Sora; ivi, il proconsole Flaviano lo rinchiuse in
prigione per sette giorni. Successivamente allo scopo
di evitare un eccessivo coinvolgimento della popolazione,
venne condannato alla decapitazione. Secondo la tradizione
San Giuliano Martire, morì il 27 gennaio al
tempo della reggenza di Antonino Pio (imperatore dei
romani dal 138 al 161 d.C.). A distanza di secoli,
il 6 aprile 1614, le sue sacre spoglie furono ritrovate
e condotte a Sora. Diversi, negli anni, sono stati
i Santi Protettori di Giugliano; in epoca antica,
difatti, S. Anna era considerata la Patrona poi, a
seguito dellavvento dei Cumani (1207) si diffuse
il culto di Santa Giuliana Martire (la loro Protettrice).
L' 11 aprile dellanno 1622, gli abitanti di
Giugliano inviarono a Sora una delegazione di cittadini
allo scopo di ottenere dal Vescovo parte delle insigni
reliquie di San Giuliano Martire (un osso del cranio
e losso fucile). Tornata in Giugliano, la delegazione
fu accolta con somma esultanza da tutta la cittadinanza
che proclamò San Giuliano Martire quale Patrono
della città di Giugliano in Campania. Pertanto,
nellanno 1631 (allinterno della Chiesa
di Santa Sofia (Giugliano)), in onore di San Giuliano
Martire, fu realizzata lartistica cappella denominata
la Cappella del Tesoro.