Castellabate
è un comune di 7.952 abitanti della provincia
di Salerno, fa parte del Parco Nazionale del Cilento
e Vallo di Diano, della Comunità Montana Alento-Montestella.
Dal 1998 è patrimonio mondiale dell'UNESCO
ed è inserito nella lista de "I borghi
più belli d'Italia". Il comune di Castellabate
si estende sulla costa tirrenica, a sud del Golfo
di Salerno, fra la punta di Tresino a nord, ed il
Rio dell'Arena (ad Ogliastro Marina) a sud. Il territorio
comunale è compreso nel Parco Nazionale del
Cilento e Vallo di Diano ed i suoi maggiori rilievi
sono il Monte Tresino (355 mslm) ed il Monte Licosa
(326 mslm). Il capoluogo sorge su un promontorio alto
256 mslm, a ridosso della costiera e delle frazioni
di S.Maria e S.Marco, sulla strada provinciale che
porta a Perdifumo. Da questi dista 13 km, 20 da Acciaroli,
35 da Velia, 12 da Agropoli, 23 da Paestum, 68 da
Salerno e 121 da Napoli. Attualmente
le attività economiche principali sono il turismo
balneare e il commercio e l'artigianato, che hanno
occupato il posto che in passato spettava alla pesca
e all'agricoltura. Vi sono anche piccole aziende,
quali cantieri navali per la costruzione di barche
in ferro e legno, la zarotti ecc.
ETIMOLOGIA
ED ORIGINI
Anche se Omero accenna per primo alle coste dell'odierna
Castellabate, la storia di questo territorio è
legata soprattutto a san Costabile Gentilcore, IV
abate della Ss.ma Trinità di Cava de' Tirreni.
Nel medesimo anno in cui fu elevato alla dignità
di abate, egli avviò i lavori di costruzione
del Castello dellAngelo (10 ottobre 1123), che,
successivamente intitolato proprio a lui, diede origine
al nome del borgo secondo questa linea etimologica:
Castrum Abbatis > lo castello de lo abbate >
castello dellabbate > Castellabate. Labbaziato
di Costabile durò poco. Si spense, infatti,
il 17 febbraio 1124. Il successore, l'abate Simeone,
completò la costruzione del maniero e si prodigò
in favore della popolazione. Col passare del tempo,
Castellabate divenne la più importante baronia
del Cilento.
GASTRONOMIA
Il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo
di Diano può vantare il maggior numero di produzioni
tipiche recentemente riconosciute dal Ministero dell'Agricoltura.
Ai marchi Denominazione di Origine Controllata (DOC)
e Indicazione Geografica Tipica (IGT) dei vini di
produzione locale, si aggiunge la produzione di olio
extravergine di oliva Denominazione di Origine Protetta
(DOP) e di liquori di vario genere. Quanto agli altri
prodotti tipici della zona, oltre alla Mozzarella
di Bufala Campana DOP, alla mozzarella vaccina "co'
a mortedda" (mozzarella nella mortella)[1] e
al tipico caciocavallo podolico, vanno ricordati il
miele, il carciofo tondo di Paestum Indicazione Geografica
Protetta (IGP), il cece di Cicerale, il fagiolo di
Controne, il fico bianco del Cilento; rinomatissima
anche la produzione dolciaria di fichi secchi e di
fichi al cioccolato. Tra i salumi meritano menzione
la pancetta o "Longarella" e la "soppressata"
di Gioi, tra le specie ittiche le "alici di menaica".
MANIFESTAZIONI
Tra le manifestazioni più rilevanti che si
tengono a Santa Maria di Castellabate e nell'intero
comprensorio cilentano è da annoverarsi il
premio Leucosia giunto alla sua XVI edizione. Esso
si svolge nella prima decade di settembre nel parco
di villa Matarazzo. Questo premio, oltre a premiare
quanti nel tempo con la loro opera (cilentani e non)
hanno fatto conoscere il Cilento oltre i suoi confini
naturali, da qualche anno ha preso un vero respiro
di tipo più internazionaale. Innestandosi sul
progetto Sulle orme di Ulisse anno dopo anno gemella
(anche tramite il lavoro sul sito) tutte quelle zone
che Ulisse toccò nel suo viaggio di ritorno
da Troia ad Itaca.
FRAZIONI
San
Marco
San Marco é una popolosa frazione di Castellabate,
molto vicina a Santa Maria ed all'ingresso (a lato
nord) del parco di Licosa. È la sede portuale
del comune (con Capitaneria) e verso l'interno si
estende fino alla Strada Statale, nella località
di Torretta.
Alano
Alano (pronunciata Àlano) è una piccola
frazione collinare situata a nord-est di Santa Maria
ed a circa 2 km da San Pietro, frazione di Perdifumo.
Sorge su una strada non distante dalla strada statale
ed affaccia sulle colline dell'area del Tresino. A
nord del centro abitato si trova la contrada Cavafosse,
parte della frazione.
Licosa
Chi navighi il golfo, da Posidonia, vede l'isola di
Leucosia, a breve distanza dalla terraferma, il cui
nome prende da una delle Sirene qui caduta dopo che
esse, come si racconta, precipitarono nell'abisso
del mare. Di fronte all'isola sta il promontorio antistante
alle Sirenusse, che forma il golfo di Posidonia. La
leggenda vuole che Leukosia sia una delle tre sirene
che Ulisse incontrò nel suo viaggio, nell'Odissea
omerica. L'attuale Licosa è un promontorio
costituente un parco forestale con una tipica copertura
vegetale a macchia mediterranea. Le acque antistanti
ospitano la Riserva Marina di Punta Licosa. Un piccolo
abitato, immerso nella "macchia", ne costituisce
la frazione.
Ogliastro
Marina
Ogliastro Marina (da non confondersi con Ogliastro
Cilento) sorge nei pressi dell'ingresso (a lato sud)
al parco di Licosa. Il torrente Rio dell'Arena la
separa dal comune di Montecorice, nella frazione di
Case del Conte. Nell'estate del 2006 si è verificato
un raro evento naturalistico: La deposizione di uova,
sulla locale spiaggia, di tartaruga Caretta caretta.
Santa
Maria
Santa Maria di Castellabate é la frazione più
popolosa del comune, nonché sede comunale.
Il noto centro balneare, nato col nome di "Isca
delle Chitarre", si estende sulla costa tirrenica
dalla zona Lago alla spiaggia di Pozzillo.
Zona
Lago
Si estende a nord di Santa Maria ed è la zona
dove sono presenti quattro campeggi e villaggi turistici
con diverse dimore per l'estate, il suo litorale sabbioso
"dorato" si estende per circa tre chilometri
alle due estremità la scogliera verso sud e
a nord, quest'ultima prosegue fino alla località
di trentova comune di "Agropoli".Il litorale
oltre ad essere località balneare è
anche un sito archeologico, infatti sono visibili
all'inizio delle due scogliere le cave dei rocchi,(ruote
in pietra con foro centrale, ottenute dal taglio della
roccia.Il diametro e di circa un metro e cinquanta
centimetri). Lungo il litorale sabbioso coperti da
circa due metri di sabbia un'altra cava di questi
rocchi e visibile solo in determinati periodi dell'anno
se "si è fortunati" si possono ammirare
diverse rocchi tagliati e lasciati li sul posto altri
ancora da finire e una roccia con diversi tagli. continua.