Castel
San Giorgio è un comune di 13.433 abitanti
della provincia di Salerno, nella valle dell'Agro
nocerino sarnese. Prima dell'Unità d'Italia
si chiamava Comune di San Giorgio, e fu fondato nel
1810.
Il
territorio di Castel San Giorgio confina con Nocera
Inferiore, Roccapiemonte, Mercato San Severino e Siano.
Si estende nella media valle del Sarno tra le terre
dell'Agro nocerino sarnese da un lato, e del Sanseverinese
e del Montorese dall'altro.
I
suoi rilievi montuosi sono: Montecastello (detto anche
Monte Torello, 612 m), Monte Sant'Apollinare (detto
anche Monte di Santa Maria a Castello, 280 m), Cappella
di Paterno (183 m), Monte San Michele (479 m) e Poggio
Coviglia (o Monte Iulio, 623 m).
La
rete idrografica superficiale è rappresentata
dal corso del Torrente Solofrana (presso il c.d. canale
dei Mulini) che solca anche il territorio della confinante
Roccapiemonte. Ad esso convengono diversi alvei, alcuni
però prosciugati.
Castel San Giorgio adotta dal 2001 la "raccolta
differenziata" dei rifiuti, ed è insieme
a Mercato San Severino uno dei Comuni cosiddetti "ricicloni"
della Provincia di Salerno e non solo, grazie all'alta
percentuale raggiunta in particolar modo negli ultimi
anni. Tale politica ambientalista ha fatto si che
Castel San Giorgio rimanesse quasi "immune"
nella famigerata "emergenza rifiuti" che
ha colpito la Campania nel 2008.
Sul
versante culturale, invece, è in fase di costruzione
un Teatro Comunale a pochi passi da "Largo Martiri
di Nassirya". Inoltre già da alcuni anni
alla ristrutturazione estetica di Villa Calvanese
(fraz. Lanzara) e di Santa Barbara (fraz.Torello)
si è accompagnato un progetto socio-culturale
con epicentro proprio questi luoghi, in particolare
mediante concerti e convegni.
Sul
versante cultural-gastronomico, invece, Castel San
Giorgio è uno dei Comuni dell'Agro più
impegnati: si pensi alle numerose "Sagre"
che si tengono sul suo territorio, frutto di una tradizione
culinaria alla pari dei tipici standard gastronomici
del Meridione d'Italia.
Le
varie Amministrazioni che si sono succedute si sono
mostrate sempre particolarmente sensibili agli eventi
storici della storia europea ed italiana. Ciò
è dimostrato dalla denominazione scelta per
due delle piazze più importanti del territorio
comunale: Piazza Martiri d'Ungheria, dedicata agli
ungheresi uccisi nella Rivoluzione Ungherese del 1956
da parte dell'esercito comunista dell'Unione Sovietica,
e Largo Martiri di Nassirya, dedicata ai 19 soldati
italiani uccisi da un attentato il 12 novembre 2003
in Iraq, nell'Operazione Antica Babilonia.
STORIA
L'attuale
territorio comunale era anticamente parte integrante
della città di Nuceria Alfaterna. Nella sua
antichissima unità territoriale ha visto, nel
corso dei secoli momenti di grandissimo interesse
storico e sociale. Il territorio si impone all'attenzione
della storia perché è stato percorso
da vicende belliche che partono dalle imprese di Annibale
in Campania. Quest'ultimo, comandante dell'esercito
di Cartagine in lotta con Roma nelle Guerre puniche,
attraversò la "Montagna Spaccata"
(da allora ridenominato "Passo dell'Orco",
dal soprannome che fu affibiato al sanguinoso Annibale)
con i suoi soldati e coi suoi elefanti, e si riposò
brevemente nella zona di Campomanfoli, attuale frazione
di Castel San Giorgio, prima di mettere a ferro e
fuoco Nuceria Alfaterna. Castel San Giorgio ha vissuto
in maniera brillante il periodo romano (grazie alla
riconoscenza del Senato romano per aver tentato stoicamente
di arrestare Annibale),il medioevo,ed il rinascimento.
La Chiesa di San Salvatore, di Santa Barbara, il Castello,
Santa Maria a Castello e tutta una serie di edifici
antichi, provano lo splendore culturale e la storia
di Castel San Giorgio.
Castel
San Giorgio è stato al centro di ogni avvenimento
che ha riguardato il territorio nocerino sarnese,
proprio a causa della sua posizione "cerniera"
tra l'Agro e l'Irno.
Passato
il periodo fascita ed il terribile passaggio dell'esercito
nazista, Castel San Giorgio ha affrontato con umiltà
il periodo post bellico, ricostruendo ponti,ferrovie,strade
e facendo ripartire quell'economia locale basata prodotti
agricolo-conservieri e artigianato. Non si può
dimenticare infatti che da Castel San Giorgio alla
fine dell'Ottocento e alla fine del Secolo partirono
non pochi scalpellini (soprattutto di Lanzara) e fabbri
che hanno contribuito alla costruzione della diga
di Assuan in Egitto.
Questa
terra ha avuto dall' inizio del secolo buoni amministratori,
e molti dei suoi figli si sono distinti nella Prima
guerra mondiale e nella Seconda guerra, ed anche nella
politica nazionale, si pensi a Giovanni Amendola,
Calvanese e Conforti. Altre personalità si
sono distinte poi come emigranti all'estero, si pensi
ai Mariniello negli Stati Uniti d'America.
LUOGHI
DI INTERESSE
Eremo
di Santa Maria a Castello
L'eremo di Santa Maria a Castello (detto anche Castello
di Trivio) si trova sulla collina di Sant'Apollinare
nella frazione di Trivio-Codola. Si trova in posizione
panoramica, dominando l'intero agro nocerino sarnese,
con una vista che arriva fino a Pompei e all'Iisola
d'Ischia. Si tratta di una fortezza di origine longobarda,
all'interno della quase venne costruita una chiesa
intorno al 1300. Oggetto di varie contese politico-religiose,
la fortezza è passata al demanio dello Stato
dopo esser stato lasciata in stato d'abbandono.
Palazzo Conforti
Il Palazzo Conforti è una antica residenza
nobiliare appartenuta alla famiglia baronale Sarno-Prignano,
oggi trasformata in albergo. È circondato da
circa tre ettari di parco su tre livelli, e si trova
nella zona di Cortedomini.
Villa Calvanese
La Villa Calvanese è situata nella zona pedemontana
della frazione di Lanzara. Realizzata da architetti
di scuola vanvitelliana, è stata acquistata
dal Comune ed è oggi sede culturale. Essa è
circondata da un ettaro e mezzo di parco "all'inglese",
ed in passato era frequentata dalla aristocrazia partenopea.
Dal 1968 al 1992-93 l'edificio storico ha funto da
Scuola media inferiore. Altra caratteristica rilevante
è la fontana che si trova all'entrata del parco
che fu scoperta per caso o per volere divino perché
di fatto fu scavata da alcune galline. Da quel momento
le Autorità ordinarono il recupero dell'incantevole
scultura dal terreno che la sovrastava da anni.
Galleria Borbonica
La Galleria borbonica è il primo tunnel ferroviario
del Regno di Napoli e fu voluto dai Borbone nei pressi
della "Montagna spaccata" (o "Passo
dell'Orco") per collegare la via pedemontana
nella valle del Sarno con quella di San Severino.
Fu inaugurata nel 1861, e si trova nella frazione
di Trivio-Codola.
Chiesa del Salvatore
La chiesa del Salvatore nella frazione di Aiello,
è menzionata in un documento del 986. Essa
è di semplice fattura, chiusa da una corte
e posizionata su di una collinetta. Più volte
distrutta e sempre ricostuita, conserva una tavola
raffigurante la Madonna di Loreto, attribuita all'artista
partenopeo Leonardo Castellano e datata al 1588. Vi
si tiene la "Festa d'agosto".
Chiesa di Santa Barbara
La Chiesa di Santa Barbara risale all'XI secolo ed
è stata recentemente restaurata. Essa si trova
nella frazione di Torello, alle pendici del Monte
Lungo. Appartata, è preceduta da una lunga
scala, circondata dalle montagne ed affiancata da
una vasta radura.
Monastero delle Suore
Il Monastero delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia
è l'originaria dimora del faudatario poi trasformata
in Convento per volontà del barone de Sanctis
nel 1712. Composto da circa 40 stanze, è protetto
da elevati muri in pietra che lo circondano. Nella
sua storia ha ospitato dapprima religiose provenienti
perlopiù dalle famiglie nobili del circondario,
prima di essere chiuso dalle anti-cattoliche Leggi
di soppressione del 1866. Passò al Demanio
prima di essere acquistato da Madre Maria Pia della
Croce-Notari che fu fondatrice delle Crocifisse Adoratrici
dell'Eucarestia per essere adibito anche e per qualche
tempo ad "educandato" per "giovinette
di civile condizione". Nel complesso ha adempiuto
all'ufficio religioso anche la Beata Suor Maria della
Passione che proprio a Castel San Giorgio ebbe i primi
fenomeni mistici. Il Monastero è adiacente
alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e alla Congrega
dell'Immacolata Concezione.
I pendini ed i vicoli
Non solo nel centro storico, Castel San Giorgio è
caratterizzata da vicoli, stradine, salite a gradoni
(i cosiddetti pendini) abbarbicati fino alla montagna.
Particolarmente interessante è il "1°
pendino Lombardi", dominato da un tempietto con
un realistico Crocifisso, il quale conduce sino ad
una sorta di "cittadella religiosa" formata
dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dalla Congrega
dell'Immacolata Concezione" e dal "Monastero
delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia".
Sempre nel centro storico, sono di rilievo i "Vicoli
di Casa Izzo". Caratteristici vicoli poi si trovano
soprattutto nella frazione di Lanzara ("vicolo
degli Scalpellini" e "vicolo Setteventi"),
ma anche in altre frazioni.
Castello
Il Castello, detto anche Castello di San Giorgio,
si trova in vetta alla montagna pietrosa (Montecastello)
che ne accoglie i ruderi. Edificato probabilmente
intorno al XII secolo, è circondato da tre
cinte murarie scandite da torrette quadrangolari d'epoca
normanna. Una torre tonda e gli spazi annessi, invece,
testimoniano i rifacimenti successivi. Esso "veglia"
sul Monastero delle suore e su quella sorta di "cittadella
religiosa" che corcerne il centro storico sangiorgese,
anche se il Castello è raggiungibile con minori
difficoltà dalla frazione di Torello mediante
Via Cupa delle Selve, un antico sentiero.
FRAZIONI
Secondo quanto stabilito nel nuovo Statuto del 2000,
Castel San Giorgio si compone di 10 frazioni. Localmente
il territorio si considera suddiviso in Castel San
Giorgio "di sopra" (con le frazioni di Torello,
Aiello, Cortedomini, Campomanfoli e Santa Maria a
Favore) e "di sotto" (con le frazioni di
Lanzara, Castelluccio, Santa Croce, Trivio-Codola
e Fimiani). Rispetto alla precedente impostazione,
non compare più "Casalnuovo", mentre
Trivio e Codola sono state "accorpate".
Accorpamento che è stato paventato, ma finora
mai realizzato, anche per Aiello con Campomanfoli
e per Lanzara con Fimiani.