Casandrino
è un comune di 13.245 abitanti della provincia
di Napoli. Si trova nel cuore della pianura campana,
in una zona altamente urbanizzata, sul "limitone"
(confine) che segnava il confine fra Agro Napoletano
e Liburia. Il territorio comunale confina con quello
di Napoli. Nonostante le dimensioni ridotte e l'apparenza
di provincia tranquilla Casandrino porta con sé
un triste primato. Nel 1991 Casandrino è il
secondo paese in ordine di tempo a subire lo scioglimento
del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa.
Nel 1998 la storia si ripete ed arriva il secondo
scioglimento. In questo scenario, evidentemente contaminato
da influenze nefaste, operano numerose associazioni
culturali, tra le quali il Centro Culturale Casandrino.
ETIMOLOGIA
Durante il feudalesimo, Casandrino ebbe il nome di
"Casale" per l'aumento delle case che si
formavano nel territorio allo scopo di metterlo a
coltura. Ma è la sua trasformazione in "Casandrino"
che porta con se alcuni dubbi. Alcuni studiosi del
luogo suppongono che derivi da Casa Trina, territorio
con tre case. Etimologia molto criticabile in quanto
costituirebbe un ibridismo d'italiano e latino; si
sarebbe detto senz'altro Trecase, e non Casatrina.
Altri farebbero derivare Casandrino dal greco "Casa
Andropon", che significa casa dell'uomo, ma sembra
essere davvero troppo generico come nomen urbis. Né
può derivare da Androna che era il luogo pubblico
dove gli uomini si radunavano per le discussioni,
in quanto sembra improbabile che i pochi abitanti
del tempo avessero bisogno di un "forum"
dove riunirsi e discutere. Secondo la tradizione popolare,
il nome di Casandrino deriverebbe da "casa di
Sandrino " che doveva essere il primo o uno dei
primi abitanti della zona, forse un contadino di nome
Sandro che abitava e lavorava in quel luogo, o forse
il proprietario di quella parte di terra situata appunto
dove sorge oggi la città. Ma, la più
attendibile fra le possibili etimologie sostenute
è che Casandrino derivi da Casa Andrena, cioè
luogo sicuro circondato da mura: Andrena, locus operÌus
undequaque condusus. Tale tesi viene autorevolmente
sostenuta nel libro "Casandrino, nella sua storia
di ieri e di oggi" di Cherubino Caiazzo, Provinciale
Emerito degli Agostiniani di Napoli, il quale pone
a fondamento della sua tesi etimologica alcuni atti
della S. Visita fatta dai Vescovi di Aversa (Archivio
Vescovile) che chiamano questo territorio Casandrenus
(Casa-Andrena) e da una pergamena del periodo Normanno
dove si legge che un certo Amerigo, figlio di Ugone
della villa di Casandrena, dona all'abadessa del monastero
di S. Biagio parte del suo territorio (anno 1122).
STORIA
Casandrino è di origine romana. Molti coloni,
lasciata Roma, formarono la loro residenza nell'agro
napoletano, favoriti ed incoraggiati dai saggi criteri
dell'Urbe, la quale, conquistate le terre, le distribuiva
ai coloni col canone di alcuni "nummi".
Questi coloni, avendo a disposizione, come propria,
una certa zona di terreno, pensarono subito di costruirvi
le casae, modeste e povere abitazioni con davanti
uno spiazzo per se e la famiglia, la quale cresceva
senza preoccupazioni, contentandosi del poco. Naturalmente,
col volgere degli anni, le casae si ingrandirono con
più ampi fabbricati e più vaste corti,
fino a formare dei piccoli villaggi e delle borgate,
le quali, prima di diventare in epoca molto posteriore
dei veri e propri paesi e comuni autonomi (ciò
che avvenne largamente durante il ducato di Napoli)
furono denominati casali e presero il nome dalle ville
dei patrizi o da quei coloni che per primi vi avevano
preso stanze.
LA
STATUA
È una statua lignea alta m. 1,45, rappresentante
una Madonna col Bambino. A Casandrino la chiamano
la Madonna dell'Assunta, tutt'ora in grande venerazione.
La Madonna è eretta nella persona con lieve
movimento contro-bilanciato, il bambino nudo. Un gruppo
di cristiani, sfuggiti alla persecuzione di Oriente,
approdarono sulle coste del Tirreno nelle vicinanze
del Lago di Patria (CE), trasportando con se l'immagine
di una Madonna. Questi trovarono un tempietto pagano
probabilmente consacrato ad Apollo, ove collocarono
la Statua. Il Tempietto dovette essere demolito o
forse interdetto al culto, e la bellissima statua
abbandonata e/o sepolta. Lì giaque per innumerevoli
anni, prima che qualcuno la riscoprisse. Difatti,
racconta la leggenda, un avventuriero, che per guadagnarsi
da vivere lavorava per conto di questo e di quel signore
nei pressi del lago Patria dissodando il terreno,
aveva con se dei giovenchi che lui stesso non riusciva
a domare per farli arare; egli allora legatoli presso
un albero, continuò a mano il lavoro di dissodamento.
Proprio a lui capitò di colpire la statua e
di sentire il sordo gemito di un lamento. Chiamati
gli abitanti d'intorno, e cavata dal terreno la statua
si pensò di collocarla su di un carro trainato
da questi buoi giovani così irrequieti, incamminandosi
per luoghi nuovi, e dove i buoi stanchi si fossero
fermati ivi si sarebbe edificata una Chiesa. I buoi
vennero meno presso un largo dove vi era un muricciuolo
nel quale era collocata un'immagine dell'Assunta.
Si pensò di dare alla Statua il nome di Maria
Assunta e dedicarle una chiesa che cominciò
a costruirsi verso la fine del 1600. Oggi in quel
"largo" (Piazza Umberto I) si erge maestosa
la Chiesa della parrocchia di Casandrino dedicata
a Maria Assunta.
EDIFICI
STORICI
Palazzo Migliaccio (XIX secolo)
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo
Chiesa dell'Immacolata realizzata nel 1460 per rispondere
alle esigenze della popolazione sempre più
numerosa.
Cappella di San Nicola, contenente una tela ottocentesca
dedicata al santo
MANIFESTAZIONI
Festa
Patronale
In onore della Madonna dell'Assunta, l'ultima domenica
di agosto i casandrinesi portano la statua della Madonna
in processione per le vie del paese. La statua è
adagiata su un carro allegorico a memorie delle vicissitudini
passate (Vedi Chiesa di Santa Maria Assunta). Da qualche
anno la festa è stata resa ancor più
gioiosa da una serie di attività che vengono
svolte durante la processione, il volo degli angeli,
momento in cui alcuni bambini sostenuti da funi volteggiano
sospesi, lo spettacolo pirotecnico, la filata della
banda con concerto in piazza Umberto I.
Estate
a Casandrino
Numerose iniziative di intrattenimento si svolgono
in paese agli inizi di settembre.
Sagra
del bucatino