Capaccio-Paestum
è un comune della provincia di Salerno, posto sulla sponda sinistra
del fiume Sele.
ETIMOLOGIA
Il nome del luogo, originariamente Calpatium (l'attuale Capaccio Vecchia,
sita nei pressi del santuario della Madonna del Granato), prende origine
dal latino Caput Aquae (origine dell'acqua). Il più popoloso
centro abitato del comune è la frazione Capaccio Scalo, mentre
risonanza internazionale ha la vicina frazione Paestum, la città
romana sorta sulla colonia greca di Poseidonia. La zona archeologica
di Paestum è uno dei principali parchi archeologici del mondo,
dotato di un museo, ed è riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio
dell'umanità. In esso si possono ammirare tre templi greci fra
i meglio conservati del mondo. A
seguito di richiesta dell'amministrazione locale alla Regione Campania,
cui sono state trasferite le competenze in materia (prima statali) ai
sensi delle modifiche al titolo V della Costituzione avvenute nel 2001,
la denominazione del comune è cambiata da "Capaccio"
a "Capaccio-Paestum" e la denominazione della frazione di
Capaccio Scalo è cambiata in "Capaccio Marittima".
PAESTUM
Paestum è un'antica città della Magna Grecia, i cui resti
formano uno dei principali parchi archeologici d'Europa, riconosciuto,
nel 1988, tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Si trova
in Campania, nel comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno,
circa 40 chilometri a sud del capoluogo della provincia (92 a sud di
Napoli).
È
situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno.
La
città fu fondata intorno all'inizio del VII secolo a.C. da coloni
Greci provenienti da Sybaris con il nome di Poseidonia. La ricchezza
della città è documentata dalla costruzione avvenuta tra
il VI ed il V secolo a.C. di grandi templi le cui rovine si sono ben
conservate fino ai giorni nostri.
In
seguito all'invasione dei Sibariti, alcuni "esuli pestani"
si rifugiarono nell'entroterra dando vita all'insediamento di Controne.
Nel
V secolo a.C. i Lucani, popolo italico di ceppo Sabellico, conquistarono
la città e le diedero il nome di Paistom. Nel 273 a.C. divenne
colonia romana di diritto latino con il nome di Paestum dopo che la
città aveva parteggiato per il perdente, Pirro, nella guerra
contro Roma agli inizi del III secolo a.C..
La
città rimase sempre sotto il dominio romano, ma iniziò
ad entrare in declino fra il quarto ed il VII secolo, probabilmente
a causa dei cambiamenti nel drenaggio che portarono all'impaludamento
e al contemporaneo arrivo in Europa della malaria. Dopo le distruzioni
portate dai Saraceni nel IX secolo e dai Normanni nell'XI, il sito fu
abbandonato durante il Medioevo, quando gli abitanti, allontanatisi,
fondarono Capaccio.
DA
VEDERE
Le
mura avevano una lunghezza di quasi cinque chilometri, unaltezza
di quindici metri, ed uno spessore che variava tra i cinque ed i sette
metri. Intorno ad esse vi era stato scavato un fossato, da tenere ricolmo
d'acqua. Dalle mura s'innalzavano 24 torri, alcune a pianta tonda altre
a pianta quadrata. Vi si aprivano quattro porte: a Est Porta Sirena,
a Ovest Porta Marina, a Nord Porta Aurea, a Sud Porta Giustizia. La
"Basilica", il più antico dei templi, fu costruita
intorno al 550 a.C., seguendo lo stile dorico arcaico. Fu denominata
erroneamente "Basilica" alla fine del XVIII sec., allorché
gli archeologi del tempo lo scambiarono per un edificio civile di età
romana. il ritrovamento nelle vicinanze di un altare e di statuette
votive in terracotta appurarono in seguito che la "Basilica"
era in realtà un templio greco dedicato alla dea Hera (Giunone
per i romani). Il Tempio di Nettuno, nonostante il nome con il quale
lo s'identifica, si ritiene che anchesso fosse dedicato alla dea
Hera. Fu Costruito intorno al 450 a.C. seguendo lo stile architettonico
dorico classico: lo stesso del Partenone di Atene. La differenza tra
la "Basilica" e il "Templio di Nettuno" si evidenzia
facilmente confrontando le rispettive colonne: quelle della Basilica
sono caratterizzate da un rigonfiamento a metà fusto; nella Basilica,
inoltre, gli echini - cioè gli ornamenti a forma circolare su
cui poggiano gli abachi dei capitelli - sono piatti. Due altari s'innalzano
nelle immediate vicinanze del Tempio di Poseidone, sul lato orientale.
Originariamente ve n'era solo uno, di fattura greca; successivamente
i romani, allo scopo di rendere più agevole l'accesso al Foro,
lo tagliarono e costruirono un secondo altare di più ridotte
dimensioni. Il Tempio di Cecere sorge nel punto più alto della
città. Da questo particolare si deduce che non fosse dedicato
a Cerere, ma alla dea Athena (Minerva per i romani), dal momento che
nelle città greche i templi dedicati a questa divinità
erano sempre innalzati, per l'appunto, nella zona più alta delle
città.
La costruzione, risalente al 500 a.C., è di grande interesse
architettonico in quanto amalgama due stili differenti: il dorico arcaico
e lo ionico. La colonna che si può ammirare vicino al lato orientale
del templio era parte di un monumento più antico, risalente all'incirca
al VI sec. a.C. Il Tempio della Pace é di costruzione romana
(200 a.C. circa). Dedicato alla triade capitolina Giove, Giunone e Minerva,
era posto su un alto basamento e vi si poteva accedere solo dal versante
meridionale, salendo unampia gradinata, al cui centro si ergeva
un imponente altare, che portava all'ingresso tra quattro colonne frontali
a base elevata e con capitelli riccamente decorati. La via Sacra, lunga
12 chilometri, la Via Sacra univa la città di Poseidonia al più
antico tempio di Hera, edificato nei pressi del fiume Sele. Il tracciato
è dunque di epoca greca; il lastricato però risale certamente
alla più prossima età romana. Chi proviene dall'area sacra
alla dea Athena percorrendo la Via Sacra verso nord, giunge al Foro.
La sua costruzione è da attribuirsi ai romani che, molto probabilmente,
lo edificarono sulla vecchia agorà greca. Sia il foro che lagorà,
infatti, in età antica, fungevano da piazza: punto nevralgico
per il commercio e la vita pubblica delle città. Lunga 12 chilometri,
la Via Sacra univa la città di Poseidonia al più antico
tempio di Hera, edificato nei pressi del fiume Sele. Il tracciato è
dunque di epoca greca; il lastricato però risale certamente alla
più prossima età romana. Il Teatro Greco (Boleuterion),
costruito originariamente dai greci in forma circolare, era il luogo
di riunione del massimo Consiglio della città; fu in seguito
tagliato dai romani prima sul lato occidentale per consentire la costruzione
del Templio Italico, poi sul lato settentrionale per concedere spazio
ad un altro edificio. L'Anfiteatro, di origine romana, era a pianta
ellittica e vi si svolgevano i combattimenti tra i gladiatori e fiere.
Era munito di una entrata con volta a vela e due porte laterali ad arco
che davano accesso alle gradinate. Anche il corridoio per accedere nellarena
era a volta e comunicava con essa per mezzo di piccole porte. Il Ginnasio
sorgeva a nordovest del Foro. Era munito al suo centro di una piscina,
dove si tenevano gare di nuoto. Una costruzione a pilastri nella parte
sinistra della piscina fungeva, probabilmente, da palco. Il Sacello
otterraneo fu scoperto nel 1954. Non é conosciuta la finalità
di questa piccola costruzione sotterranea. In essa si rinvennero otto
vasi di bronzo contenenti miele, una pregevolissima anfora attica in
terracotta a figure nere, e diverse aste in ferro ricoperte da brandelli
di cuoio. Si suppone che il Sacello fosse un templio sotterraneo dedicato
alla dea della fertilità, oppure una tomba simbolica realizzata
per onorare il fondatore della città.