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Capaccio
- Paestum
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Capaccio-Paestum è un comune della provincia di Salerno, posto sulla sponda sinistra del fiume Sele. ETIMOLOGIA PAESTUM È situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno. La città fu fondata intorno all'inizio del VII secolo a.C. da coloni Greci provenienti da Sybaris con il nome di Poseidonia. La ricchezza della città è documentata dalla costruzione avvenuta tra il VI ed il V secolo a.C. di grandi templi le cui rovine si sono ben conservate fino ai giorni nostri. In seguito all'invasione dei Sibariti, alcuni "esuli pestani" si rifugiarono nell'entroterra dando vita all'insediamento di Controne. Nel V secolo a.C. i Lucani, popolo italico di ceppo Sabellico, conquistarono la città e le diedero il nome di Paistom. Nel 273 a.C. divenne colonia romana di diritto latino con il nome di Paestum dopo che la città aveva parteggiato per il perdente, Pirro, nella guerra contro Roma agli inizi del III secolo a.C.. La città rimase sempre sotto il dominio romano, ma iniziò ad entrare in declino fra il quarto ed il VII secolo, probabilmente a causa dei cambiamenti nel drenaggio che portarono all'impaludamento e al contemporaneo arrivo in Europa della malaria. Dopo le distruzioni portate dai Saraceni nel IX secolo e dai Normanni nell'XI, il sito fu abbandonato durante il Medioevo, quando gli abitanti, allontanatisi, fondarono Capaccio. DA VEDERE Le
mura avevano una lunghezza di quasi cinque chilometri, unaltezza
di quindici metri, ed uno spessore che variava tra i cinque ed i sette
metri. Intorno ad esse vi era stato scavato un fossato, da tenere ricolmo
d'acqua. Dalle mura s'innalzavano 24 torri, alcune a pianta tonda altre
a pianta quadrata. Vi si aprivano quattro porte: a Est Porta Sirena,
a Ovest Porta Marina, a Nord Porta Aurea, a Sud Porta Giustizia. La
"Basilica", il più antico dei templi, fu costruita
intorno al 550 a.C., seguendo lo stile dorico arcaico. Fu denominata
erroneamente "Basilica" alla fine del XVIII sec., allorché
gli archeologi del tempo lo scambiarono per un edificio civile di età
romana. il ritrovamento nelle vicinanze di un altare e di statuette
votive in terracotta appurarono in seguito che la "Basilica"
era in realtà un templio greco dedicato alla dea Hera (Giunone
per i romani). Il Tempio di Nettuno, nonostante il nome con il quale
lo s'identifica, si ritiene che anchesso fosse dedicato alla dea
Hera. Fu Costruito intorno al 450 a.C. seguendo lo stile architettonico
dorico classico: lo stesso del Partenone di Atene. La differenza tra
la "Basilica" e il "Templio di Nettuno" si evidenzia
facilmente confrontando le rispettive colonne: quelle della Basilica
sono caratterizzate da un rigonfiamento a metà fusto; nella Basilica,
inoltre, gli echini - cioè gli ornamenti a forma circolare su
cui poggiano gli abachi dei capitelli - sono piatti. Due altari s'innalzano
nelle immediate vicinanze del Tempio di Poseidone, sul lato orientale.
Originariamente ve n'era solo uno, di fattura greca; successivamente
i romani, allo scopo di rendere più agevole l'accesso al Foro,
lo tagliarono e costruirono un secondo altare di più ridotte
dimensioni. Il Tempio di Cecere sorge nel punto più alto della
città. Da questo particolare si deduce che non fosse dedicato
a Cerere, ma alla dea Athena (Minerva per i romani), dal momento che
nelle città greche i templi dedicati a questa divinità
erano sempre innalzati, per l'appunto, nella zona più alta delle
città.
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