Boscotrecase
è un comune della provincia di Napoli. Dista
dal capoluogo campano circa 23 Km. Situato a circa
100 m. sul livello del mare, è servito dalla
ferrovia Circumvesuviana, linea Napoli-Poggiomarino
(via Pompei). Dipende per l'amministrazione della
giustizia dalla Pretura di Torre Annunziata; ha una
propria stazione dei Carabinieri; ed ha i seguenti
quartieri: Annunziatella, Oratorio, Casavitelli. Attualmente
il comune di Boscotrecase ha una estensione di 7,3
kmq ed una popolazione di circa 11.000 abitanti. L'economia
è prevalentemente agricola ed artigiana.
ORIGINI
La storia del comune di Boscotrecase, per la parte
più antica, si accomuna a quella dei comuni
di Trecase, di Boscoreale ed in piccola parte, di
Torre Annunziata. Testimonianze storiche tramandano
l'esistenza di popolazioni osco-sannitiche sul territorio:
necropoli in contrada Marchesa e Spinelli a Boscoreale
(900-600 a. C.).
CENNI
STORICI
In epoca romana nel territorio c'erano diverse ville
rustiche e ville di otium. Famoso il ritrovamento
in via Tenente Luigi Rossi, nel 1903, di una villa
del I secolo d.C., appartenuta ad Agrippa Postumo.
Gli affreschi provenienti dalla villa sono conservati
nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nel Metropolitan
Museum di New York. Nel Medioevo l'area prese la denominazione
di Sylva Mala, per la presenza di un folto bosco che
dal Vesuvio andava fino al mare. In età angioina
il re Roberto d'Angiò assegnò il bosco
a tre monasteri femminili di Napoli, da cui il nome
"Bosco delle Tre Case Religiose". Nei sec.
XVI e XVII il bosco venne trasformato in terreno fertile
coltivato a vigneto (ancor oggi nell'area si produce
il celebre vino Lacryma Christi) e alberi da frutta
(soprattutto albicocche e agrumi). Il paese, formato
da più quartieri (Oratorio, Annunziatella,
Casavitelli,Torretta), fu più volte danneggiato
dalle eruzioni del Vesuvio. Ultima nel tempo l'eruzione
dell'aprile 1906, che attraversò con la lava
il quartiere Oratorio, distruggendo molti palazzi
e abitazioni. Boscotrecase ha dato molti personaggi
illustri, fra cui: Salvatore Cirillo, accademico ercolanese
e prefetto della Biblioteca Reale (fine '700), il
Card. Giuseppe Prisco, Arcivescovo di Napoli (fine
'800), l'on. Luigi Napodano, docente universitario
di diritto e deputato (fine '800). Anche il famoso
brigante Pilone (Antonio Cozzolino), che tenne in
scacco dal 1860 al 1865 ca. le truppe piemontesi alle
falde del Vesuvio, uccidendo anche il Capitano delle
Guardie Nazionali di Ottaviano, è originario
del paese. Nel 1980 con il distacco della frazione
Trecase, divenuta comune autonomo, Boscotrecase si
è ridotto in territorio ed in numero di abitanti.
Le principali attività economiche localizzate
nell'area riguardano l'agricoltura, la produzione
di vino e le trasformazioni alimentari (prevalentemente
a carattere artigianale).
ETIMOLOGIA
La sua origine è molto semplice da individuare,
il nome si riferisce ad uno dei boschi situati all'interno
del territorio di Boscoreale. Precisamente il bosco
è quello di "Silva Mala" che i Re
Angioini donarono a "tre case" religiose.
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di Sant'Anna