Boscoreale
Campania

Boscoreale è un comune della provincia di Napoli. Sorge alle falde sud-orientali del Vesuvio, in declivio in direzione dell'agro Nocerino-Sarnese. Fa parte del Parco del Vesuvio.

ETIMOLOGIA
Il nome Boscoreale è di chiara provenienza. Ha origine dalla presenza di un bosco (foresta di Schifati o Scafati) usato come riserva di caccia dai Re di Napoli, che veniva chiamato Nemus Regalis, Bosco Reale appunto.

ORIGINI E CENNI STORICI
Nel territorio di Boscoreale erano sorte già a partire dall'epoca sannitica numerose ville romane rustiche che sfruttavano la fertilità del suolo. Con il tempo molte di esse si trasformarono in residenze lussuose e in età augustea il sito, insieme all'attuale Boscotrecase era divenuto un sobborgo della vicina Pompei con il probabile nome di Pagus Augustus Felix Suburbanus. Le ville del territorio vennero distrutte dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ma in seguito il territorio venne probabilmente rioccupato, come sembra testimoniare il ritrovamento di lucerne con simboli cristiani del IV secolo. In epoca moderna il comune è stato un importante centro agricolo, famoso per la sua frutta e soprattutto per vini tra cui il più celebre è senz'altro il Lacryma Christi del Vesuvio.

DA VEDERE
Nel centro storico si trovano la chiesa di Santa Maria Salòme, quella dell'Immacolata Concezione e il palazzo, con annessa cappella, dei baroni Zurlo. Circa una trentina di ville romane furono indagate archeologicamente tra il XIX e gli inizi del XX secolo. Tra le ville più importanti situate a Boscoreale si citano: Villa di Lucio Cecilio Giocondo (località Pisanella): scavata prima per una parte nel 1876 dal proprietario di un fondo. Luigi Giuseppino Pulzella, lo scavo venne proseguito a partire dal 1894 dal proprietario del fondo contiguo, , il deputato Vincenzo De Prisco, che vi rinvenne ambienti con suppellettili e i corpi di persone e animali sorpresi dall'eruzione. Nella villa venne rinvenuto nel 1895 un tesoro di argenteria composto da oltre un centinaio pezzi e un sacco pieno di monete d'oro. Il tesoro venne esportato clandestinamente in Francia[2], oggi conservato presso il Museo del Louvre di Parigi (dono del barone Edmond de Rothschild). Villa di Publio Fannio Sinistore, scavata sempre da Vincenzo De Prisco negli stessi anni, dove furono rinvenuti numerosi affreschi, asportati ed oggi esposti al Metropolitan Museum di New York (dall'esedra, dal "cubicolo diurno" e dal "grande triclinio"), al Museo archeologico nazionale di Napoli (dal triclinio e dal "grande triclinio"), al Louvre di Parigi (dal triclinio) e al Musée royal de Mariemont a Morlanwelz, in Belgio (dal triclinio e da altri ambienti). La villa, costruita intorno al 40-30 a.C., venne venduta all'astra nel 12 d.C. e al momento dell'eruzione apparteneva a Lucio Erennio Floro. Alcuni affreschi, probabilmente relativi alla prima fase sono in primo stile pompeiano, con imitazioni di rivestimenti in marmi e pannelli figurati. Altri sono invece in secondo stile pompeiano con architetture fantastiche dipinte che espandono illusionisticamente gli spazi degli ambienti.
Villa nel fondo di Vito Antonio Cirillo, scavata nel 1897-1898, nella quale venne rinvenuto un torchio da vino e un larario con affreschi oggi conservati nel Field Museum di Chicago. Caupona nel fondo Acunzo, parzialmente scavata agli inizi del XX secolo. Le statuette in bronzo rinvenute nel larario sono oggi conservate presso la Walters Art Gallery di Baltimora. Villa rustica in località Pisanella, scavata tra il 1906 e il 1908, con affreschi di terzo stile pompeiano.
Villa di Numerio Popidio Floro, ancora in località Pisanella, scavata negli stessi anni e di cui è tuttora visibile la sezione relativa all'impianto termale. Vi vennero ritrovati affreschi di secondo e quarto stile pompeiano, oggi conservati presso l'Antiquarium di Boscoreale e presso il Paul Getty Museum di Malibu
Villa di Marco Livio Marcello, rinvenuta nel 1928 nel centro urbano (via Vittorio Emanuele)
Villa rustica in località Villa Regina, rinvenuta nel 1977 e integralmente riportata in luce dalla Soprintendenza archeologica di Pompei[3]. Sono conservati gli ambienti con il torchio per la spremitura dell'uva e la cantina con i dolii infossati nei quali veniva conservato il vino, il magazzino degli attrezzi e le stanze residenziali, con cubicola (camere da letto) e un salone affrescato in quarto stile pompeiano. Nella villa è ospitato l'Antiquarium "Uomo e ambiente nel territorio vesuviano", dedicato alle attività produttive del territorio vesuviano e alle ville rustiche del territorio.
Villa rustica in via Casone Grotta, rinvenuta nel 1986, di cui si sono riportati in luce ambienti su due piani pertinenti a diverse fasi costruttive.
Villa in località Cangiani, rinvenuta nel corso di lavori di drenaggio di un canale nel 1993. A Boscotrecase si trovano altre ville del medesimo comprensorio: Villa di Lucio Arellio Successo, scavata nel 1898-1899 con affreschi in primo stile pompeiano e ambienti rustici. Villa di Agrippa Postumo, parzialmente scavata nel 1903 e 1905. Si erano rinvenuti un peristilio e ambienti decorati con affreschi in terzo stile pompeiano, staccati e oggi conservati al Museo archeologico nazionale di Napoli e al Metropolitan Museum di New York. Gli scavi vennero nuovamente ricoperti dalla lava nel 1906. Nella località Boccia al Mauro di Terzigno vennero rinvenuti nel 1981 i resti di diverse ville, sono parzialmente scavate per la loro parte rustica.

MUSEI
Antiquarium - Uomo e Ambiente nel Territorio Vesuviano

MANIFESTAZIONI
Festa di Santa Maria Salòme - Seconda domenica di luglio - La chiesetta di Santa Maria Salòme, ubicata nell'omonima piazzetta, dove si svolgono i festeggiamenti e le principali manifestazioni, è una delle più antiche chiese dell'area vesuviana, risalente al 1200.
Festa della Madonna del Carmine - 16 luglio - La chiesa, ubicata al centro della città, risale al 1765. I festeggiamenti si svolgono anche nella vicina piazza Pace.
Festa del vino - ottobre - Festa con degustazione di prodotti locali, visita di cantine e manifestazioni sul procedimento relativo all'imbottigliamento del vino negli ultimi anni di storia.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 27.618 (M 13.536, F 14.082)
Densità per Kmq: 2.465,9

CAP 80041
Prefisso Telefonico 081
Codice Istat 063008
Codice Catastale B076

Denominazione Abitanti boschesi
Santo Patrono Madonna del Carmine
Festa Patronale 16 luglio

Numero Famiglie 8.555
Numero Abitazioni 9.198

Il Comune di Boscoreale fa parte di:
Area Geografica: Area Vesuviana
Regione Agraria n. 7 - Pianura di Nola e Pompei
Parco Nazionale del Vesuvio
Comuni con nomi simili
comuni con nome: Reale

Località e Frazioni di Boscoreale
Pellegrini, Marchesa, Cangiani, Marra

Comuni Confinanti
A est e sud: Scafati (SA); a nord: Poggiomarino, Terzigno; a ovest: Boscotrecase; a ovest e sud: Torre Annunziata; a sud: Pompei.

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