Trebisacce
è un comune di circa 10.000 abitanti della provincia di Cosenza.
Il territorio del comune confina con quelli di Albidona a nord ovest,
di Plataci a sud ovest, e di Villapiana a sud, mentre ad est è
limitato dal Mar Ionio. Il clima di Trebisacce risulta molto influenzato
dalla natura morfologica della piana di Sibari e del massiccio del Pollino,
che ripara il paese dai venti provenienti da nord e da est. Il riscaldamento
è accentuato dal monte Mostarico, che impedisce la circolazione
d'aria tra terra ferma e mare. La catena della Sila fa da scudo per
le correnti da sud-est e la penisola salentina riscalda l'aria proveniente
dai Balcani.
ETIMOLOGIA
Il nome deriva dal greco trapezkion, ossia "piccola tavola"
per estensione "tavoliere". Il nome si riferisce alle caratteristiche
geografiche del sito ove sorge il paese. Un'ipotesi popolare lega il
nome del paese a "tre bisacce".
ORIGINI
E CENNI STORICI
Per secoli la costa ionica era stata affetta da un grave problema di
paludismo e di conseguente malaria, sconfitta solo nella prima metà
del XIX secolo. Un residuo di tale situazione sanitaria ha lasciato
una percentuale tra le più alte italiane di favismo.
IL
DIALETTO
Il dialetto locale appartiene al dialetto calabrese, e più precisamente
dell'area di Lausberg, un'area linguistica estremamente conservativa
studiata, appunto dal glottologo tedesco di tal nome.
Quest'area
rappresenta delle analogie dialettali con il sardo, avendo avuto una
latinizzazione tardiva, per il persistere della lingua greca, a causa
della sua collocazione in una zona di rilievi tra le piane di Sibari
e di Metaponto. L'influsso linguistico del greco si rafforzò
in seguito al dominio bizantino nell'alto medioevo. La latinizzazione
tardiva comportò inoltre alla conservazione di elementi latini
in quantità molto maggiori rispetto agli altri dialetti romanzi.
Altri
influssi furono dovuti alle successive dominazioni storiche (lingua
siciliana con diversi prestiti linguistici dal franco-normanno all'epoca
di Federico II e lingua napoletana, in seguito all'appartenenza al regno
di Napoli a partire dall'epoca angioina) . Il dialetto locale subì
quindi importanti modifiche, modificando radicalmente la grammatica
e avvicinandosi maggiormente alla famiglia dei dialetti napoletani piuttosto
che a quella siciliana e aggiungendo nuovi vocaboli, tra cui molti prestiti
linguistici catalani e castigliani dovuti sempre a motivazioni storiche.
Alcuni vocaboli arabi provengono dalle incursioni dei pirati saraceni
lungo la costa: da essi deriva il nome alla fiumara maggiore del paese
(il "Saraceno").
MUSEI
Museo "Ludovico Noia" Arte Olearia e Cultura Contadina, sito
nel Centro Storico in Via dei Massari
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa Madre di San Nicola di Mira
Chiesa Madonna della Pietà
Chiesa Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria
Cappella di San Giuseppe
TURISMO
Sito archeologico in Località Broglio
Porta dell'Annunziata
Il Lungomare, lungo cinque chilometri
Cinta Muraria del '500, detto Il Bastione
DATI RIEPILOGATIVI
Popolazione
Residente 9.023 (M 4.442, F 4.581)
Densità per Kmq: 338,6
CAP
87075
Prefisso Telefonico 0981
Codice Istat 078150
Codice Catastale L353
Numero
Famiglie 3.276
Numero Abitazioni 4.673
Denominazione Abitanti trebisaccesi
Santo Patrono San Leonardo
Il
Comune di Trebisacce è:
Località balneare segnalata con una vela nella Guida Blu di Legambiente
Il
Comune di Trebisacce fa parte di:
Comunità Montana Alto Jonio
Regione Agraria n. 19 - Piana di Sibari
Comuni Confinanti
Albidona, Plataci, Villapiana.