Strongoli
è un comune di oltre 6.000 abitanti della provincia di Crotone.
Il territorio comunale confina con quello di Crotone.
ETIMOLOGIA
Deriva dal greco strongulos, ossia rotondo forse riferendosi a qualche
caratteristica geografica del luogo. La tradizione crede che il nome
derivi dalla forma ellittica dell'antica città chiamata Petelia.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa Madre
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
PERSONAGGI
NOTI
Biagio
Miraglia (18231885), patriota e poeta
Papa Antero : Papa dal 21 novembre 235 al 3 gennaio 236 giorno del suo
martirio.
Leonardo Vinci : compositore (Strongoli 1690 - Napoli 1730)
Nicola : Arcidiacono eletto vescovo di Umbriatico nel 1375
Salvatore Gerardi : arcidiacono, eletto vescovo di Venosa nel 1387 dall'antipapa
Clemente VII
Raimondo di Ugotto : frate, eletto Vescovo di Sant'Agata de' Goti nel
1423 e poi nel 1430 di Boiano, e arcivescovo di Cosenza nel 1439
Giovanni Stratiota : canonico della Cattedrale e autore di un saggio
su Strongoli - Petelia - 1586
Pica Porzia, alla cui munificenza è dovuta l'istituzione del
Convento degli Agostiniani
Sabbatini Domenico : vescovo di Anglona nel 1702
Spartaco : le fonti riportano che il gladiatore Trace condusse nei pressi
di Petelia (la moderna Strongoli) i resti della sua fazione di schiavi
alla conclusione della Terza guerra servile.
Michele Romano:cofondatore delle "Autolinee Romano" insieme
con i suoi fratelli, e nominato Cavaliere di Gran Croce. (1902-1996).
PETELIA
Petelia è una antica città del Bruzio, regione antica
con cui i Romani identificavano la parte meridionale della attuale Calabria.
Alcuni studiosi la identificano con l'odierna Strongoli. « Queste
terre d'Italia e questa riva / vèr noi vòlta e vicina
ai liti nostri, / è tutta da' nimici e da' malvagi / Greci abitata
e cólta: e però lunge / fuggì da loro. I Locri
di Narizia / qui si posaro; e qui ne' Salentini / i suoi Cretesi Idomeneo
condusse; / qui Filottete il melibeo campione / la piccioletta sua Petilia
eresse. » (Virgilio - Eneide, libro III. Traduzione di Annibal
Caro). Con la scomparsa di Macalla (non si sa per certo il motivo) i
superstiti risalendo il picco del colle (ove oggi si ritiene sorga Strongoli)
avrebbero trovato rifugio dopo le vicende di Annibale. Strabone (storico
di Amasia vissuto al tempo di Augusto) ci informa che la città
, secondo il mito fondata da Filottete, fu capitale dei Lucani e che
fu fortificata per condurre gli attacchi contro Thourioi. La composizione
etnica era indigena, ma documenti epigrafici del V secolo a.C. attestano
che la comunità era legata a Crotone. La parte più importante
della storia di Petelia è il patto di amicizia con Roma durante
le lotte dei Romani contro i Cartaginesi. Quando nel 264 a.C. ebbero
inizio le guerre puniche, Petelia rimase fedele a Roma. Con la sconfitta
di Canne (216 a.C.) lesercito romano venne dimezzato ed Annibale,
dopo aver conquistato gran parte della penisola e dopo aver lasciato
a Capua una guarnigione di 700 uomini, si dirisse alla conquista dellItalia
meridionale ed in particolare del Bruttium. Molte città si schierarono
co i Cartaginesi; solo Petelia ebbe lardire ed il coraggio di
opporsi alle truppe puniche per ben undici mesi. Quando, alla fine i
cartaginesi si apprestavano ad entrare nella città, ormai ridotta
allo stremo, i Petelini gridarono dallalto delle loro mura il
disprezzo allineluttabile disfatta col famoso grido, riportato
dal poeta latino Valerio Massimo: «Itaque Hannibali non Peteliam,
sed fidei Petelinae sepulcrum capere contigit» («Così
ad Annibale toccò prendere non Petelia, ma il sepolcro della
fedeltà petelina»). Questa grande prova valse a Petelia
lappellativo di seconda Sagunto (città della Spagna anchessa
fedele a Roma). Lautore latino Silio Italico con molta ammirazione
scrive: «Fumabat versis incensa Petelia tectis, infelix fidei
miseraeque secunda Sagunto» («Fumava Petelia incendiata
con i tetti riversi, una seconda Sagunto infelice per la fedeltà
compassionevole»). Durante gli undici mesi di assedio, una piccola
delegazione di petilini si recò a alla curia romana per chiedere
aiuto, ottennendo un netto rifiuto in quanto gli eserciti romani erano
impegnati su altri campi di battaglia. I Romani, ben consapevoli delle
difficoltà che Petelia avrebbe dovuto fronteggiare, lasciarono
libertà di arrendersi alle truppe nemiche, ma Petelia a costo
dellenorme sacrificio si oppose al nemico e riuscì a frenarlo
per undici mesi, al contrario città potenti come Crotone che
si erano subito arrese. Dopo la distruzione Petelia venne affidata ai
Bruzi. Sotto le mura della città morirà anche il console
Marcello (la tomba potrebbe trovarsi nei pressi di Strongoli in località
Battaglia; nel tardo 1900 vi sono trovati avanzi di un cadavere con
lelsa di una spada, un anello e due vasi crematoi). Nel frattempo
le truppe romane riacquistarono le loro forze e tutte le città
perdute furono riscattate ad opera di Publio Sempronio Tubitano. Ormai
la guerra stava per arrivare allepilogo ed Annibale fu richiamato
in patria, ma in attesa del vento favorevole per salpare, fu assalito
e molti suoi Numidi rimasero uccisi sulle spiagge di Crotone. Circa
1000 Petilini furono riportati nella loro patria dai romani. Dichiarata
quindi Petelia libera e federata (si governava con magistrati
e leggi proprie) Roma le concesse il diritto di battere moneta.[senza
fonte] Fu un grande privilegio quello di coniare monete in bronzo, con
tipi e legenda greci uniformati (diritto concesso a pochi); mantenne
questi privilegi fino all89 a.C. quando in seguito alla legge
Plautia-Papira cambiò condizione divenendo municipio e fu classificata
nella gens Cornelia. Petelia fu la sola a sopravvivere anche alla decadenza
di Crotone. Tuttoggi il valore della gloriosa città è
dimostrata dai continui ritrovamenti archeologici.
DATI RIEPILOGATIVI
Popolazione
Residente 6.107 (M 2.990, F 3.117)
Densità per Kmq: 71,6
CAP
88816
Prefisso Telefonico 0962
Codice Istat 101025
Codice Catastale I982
Numero
Famiglie 2.044
Numero Abitazioni 5.954
Denominazione Abitanti strongolesi
Santo Patrono Madonna delle Grazie
Festa Patronale 14 agosto.
Il
Comune di Strongoli fa parte di:
Comunità Montana dell'Alto Crotonese
Regione Agraria n. 6 - Piana del Marchesato o di Crotone
Comuni Confinanti
Casabona, Crotone, Melissa, Rocca di Neto.