Soveria Mannelli
Calabria

Soveria Mannelli è una città posta nella Sila Piccola, in provincia di Catanzaro, al confine con la provincia di Cosenza. Soveria è situata in una conca, solcata dal fiume Amato, formata dalla depressione dei contrafforti meridionali della Sila e del massiccio del Reventino. Il comune ha fatto parte della provincia di Calabria Citeriore (capoluogo Cosenza) fino al 1816, quando fu trasferito nella provincia di Calabria Ultra Seconda (capoluogo Catanzaro), istituita proprio in quell'anno. Soveria ha fatto parte della diocesi di Martirano fino al 1818 quando, per gli effetti della bolla pontificia De utiliori, in seguito al concordato fra la Santa Sede e il Regno delle Due Sicilie, la diocesi di Martirano fu soppressa e aggregata a quella di Nicastro, denominata dal 1986 "Diocesi di Lamezia Terme". sono attive numerose piccole industrie che operano nel settore alimentare, soprattutto nella lavorazione dei funghi e dal ricorso alle nuove tecnologie. Un primato di Soveria, registrato dal Censis, è quello di essere il comune più informatizzato d'Italia.

ETIMOLOGIA
L'origine del nome Soveria Mannelli è controversa. Per alcuni il toponimo Soveria sarebbe legato alla presenza di sorbi (suarvu nel dialetto locale), mentre Mannelli sarebbe legato alla produzione, tipica in questo territorio, di tessuti di lino realizzata con strumenti artigianali in legno detti manni nel dialetto locale. Una paretimologia fa derivare il toponimo Soveria da "suvare", vocabolo che, in dialetti di località della Calabria citeriore, distanti tuttavia da Soveria Mannelli, è legato all'allevamento dei suini. Di recente lo storico locale Ferdinando Leo, sulla base di documenti del XVII secolo, ha ipotizzato che il toponimo Mannelli, indicante originariamente l'attuale località di San Tommaso, derivasse dal cognome della famiglia Mannelli, mentre Soveria corrisponderebbe all'antico toponimo latino Subareae (da sub = sotto e areae = aie o aree), utilizzato per indicare i territori situati a quote più basse di Mannelli. Soveria fa parte della Comunità Montana dei Monti Reventino Tiriolo Mancuso, la cui sede è per l'appunto a Soveria.

DESCRIZIONE
L'abitato è in declivio, con la parte più antica ("San Tommaso" o "Mannelli") in alto e la parte relativamente moderna ("Soveria"), ormai senza soluzione di continuo con la precedente, più in basso, in posizione pianeggiante lungo la Strada Statale 19 delle Calabrie. Più distanti dal centro urbano le località di Colla, Pirillo e Santa Margherita. Per l'altitudine è considerata territorio montano: l'altitudine prevalente è di circa 800 m s.l.m. (minima 720 m, massima 988 m). Il sistema orografico, delimitato dai fiumi Amato e Corace, si dirama da Nord-Ovest a Sud-Est dal passo di Borboruso (836 m s.l.m.) al monte Tiriolo (949 m s.l.m.). Nel territorio di Soveria si identificano i monti Rosello (918 m), San Tommaso (940 m) ed Eremita (909 m). I boschi si estendono per più del 30% del territorio. I corsi d'acqua hanno carattere torrentizio. Nel territorio di Soveria, in località Porta Piana, nasce il fiume Amato, che origina dalla confluenza dei ruscelli Sabettella (che nasce dal monte Rosello) e Occhiorosso (che nasce dal San Tommaso). Corsi minori sono gli affluenti di sinistra dell'Amato (i torrenti Scaglione, Menicone, Galice e Ruina) e gli affluenti di destra del Corace (i torrenti Quaresima e Guglielmino). Il Quaresima segna il confine col comune di Bianchi, il Guglielmino col comune di Carlopoli e il Galice con il comune di Decollatura. L'altitudine e la presenza del monte Reventino, che la separa dal mare, fanno sì che il clima sia di tipo appenninico, con inverni freddi ed estati fresche, e una lunga stagione piovosa dall'autunno alla primavera. Sulla base dei dati registrati dalla locale Stazione meteo nel periodo 1984-2009, il mese più piovoso è dicembre con 11,8 giorni, quello meno piovoso è luglio con soli 2,4 giorni. Febbraio è il mese con maggiori probabilità di precipitazioni nevose, con 2,4 giorni. L'inverno più freddo è stato quello a cavallo tra il 1991 e il 1992 con soli 4,9 °C di media. L'estate più calda è stata quella del 1999 con 23,1 °C di media. La temperatura massima registrata è stata di 38,3 °C, il 2 luglio 1998. La minima registrata è stata di -10,7 °C.

DA VEDERE
Nella Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, è conservato un altare in marmi policromi proveniente dalla vicina Abbazia di Santa Maria di Corazzo, attribuito ad allievi di Cosimo Fanzago; giudicato monumento nazionale nel 1910.
Una pregevole statua lignea raffigurante San Michele, proveniente anch'essa dall'Abbazia di Corazzo, posto nella Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Michele, in località San Tommaso.
Monumento a Garibaldi in Piazza dei Mille: un obelisco quadrangolare in marmo bianco eretto nel 1888 in ricordo del disarmo dell'esercito borbonico del 30 agosto 1860.
La Fontana dei Francesi in via dei Vespri: è il luogo in cui scoppiò la scintilla dei moti antifrancesi nel marzo del 1806.
La Filanda dei Fratelli Leo: la più antica fabbrica calabrese della lana, fondata nel 1873, esempio di archeologia industriale: la produzione dei tessuti avviene ancora adoperando gli antichi macchinari ottocenteschi.
Il Palazzo baronale: Fatto costruire verso la fine del XVI secolo dal barone di Pittarella Torquato Scaglione. Acquistato nel 1920 dalla famiglia Marasco.

MANIFESTAZIONI
Tutti i giorni dell'intero mese di agosto: Essere a Soveria, incontri a carattere culturale e artistico
Nel mese di agosto: Concorso Nazionale Teatrale Calabrese, sotto l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica
Nel mese di agosto: Cariglio d'Oro, premio assegnato a un eminente calabrese
Mesi invernali: Stagione concertistica nella sala della Biblioteca Comunale
19 gennaio (anniversario della fondazione del Comune): premio Manno d’Oro assegnato ogni anno "a un cittadino di Soveria Mannelli che si sia particolarmente distinto nel proprio campo, le cui attività abbiano contribuito ad accrescere il prestigio e la fama della comunità".
24 giugno: festa patronale di San Giovanni Battista
Ultimi sabato e domenica di luglio: festa della Madonna dell'Abbandonata nella frazione di San Tommaso
Terza e quarta domenica di ottobre: festa della Madonna della Purità
Tutte le domeniche: Mercato in Corso Garibaldi

CENNI STORICI
La storia di Soveria Mannelli prima dell'autonomia amministrativa (1807) è legata alle alterne vicende politiche della contea di Martirano, dell'università di Scigliano, una città demaniale, e della Terra di Motta Santa Lucia. Il territorio fu frequentato sporadicamente verosimilmente già in epoca preistorica, come confermano alcuni rinvenimenti litici conservati nel Museo Provinciale di Catanzaro, che non sono stati studiati in modo approfondito e di cui non si conosce peraltro il sito esatto di ritrovamento. La vicinanza del fiume fiume Amato, che si versa nel Tirreno, e del Corace, che sbocca nello Ionio, favoriva il passaggio di uomini e gli scambi di merci. I primi abitanti permanenti si stabilirono nel territorio di Soveria in epoca non precisabile: di loro non sono conosciute tracce scritte o reperti materiali. Nel 1191, in località Ruina, si sarebbe combattuta una sanguinosa battaglia dai governatori di Nicastro e di Taverna (partigiani di Tancredi di Sicilia, figlio naturale di Ruggero il Normanno) contro Federico Lanza, uno dei capitani di Enrico VI di Svevia chiamato in loro aiuto dai governatori di Martirano e di Scigliano. Dalle memorie storiche di Francesco Antonio Accattatis (1686-1766) si evince che alla fine del XVII secolo la città di Scigliano comprendeva sette quartieri e venti villaggi. L'abate Rosario Gualtieri, nelle aggiunte al libro dell'Accattatis, spiega che il terzo casale di Scigliano si soleva indicare con i nomi di Fornello, San Tommaso o Mannelli. San Tommaso (o Mannelli) è la località posta nella parte più alta di Soveria Mannelli; non si sa invece dove fossero ubicate le prime abitazioni di Fornello. Verso la fine del XVI secolo i territori di Fornello e San Tommaso erano soggetti in civilibus et criminalibus alla baronia di Pittarella, mentre dal punto di vista ecclesiastico gli stessi territori erano soggetti alla parrocchia di Pedivigliano. La baronia di Pittarella, alla quale i territori di Soveria erano stati infeudati nel 1592, dagli Scaglione passò nel 1706 ai Matera e fu ereditata da due sorelle, appartenenti a quest'ultimo casato, che avevano sposato rispettivamente un Micciulli e un Passalacqua, dividendosi i beni: ai Micciulli spettò San Tommaso e ai Passalacqua (nel 1744), assieme ad altri beni, Pittarella, Fornello e Mannelli. Si ritiene che fino ai primi decenni del XVII secolo Soveria fosse abitata soltanto nella stagione primaverile-estiva. Alcune calamità, quali carestie e terremoti succedutesi nei primi del '600 indussero molte famiglie sciglianesi a trasferirsi nei casali dove possedevano terreni; pertanto Fornello, San Tomaso, Colla, Pirillo ed altri villaggi di Soveria ebbero incremento demografico ed edilizio dopo il 1638, anno in cui si verificò un disastroso terremoto nella Valle del Savuto. Le frazioni Colla e Pirillo furono fondate da due fratelli Colosimo di Motta Santa Lucia che vi si stabilirono nel 1670, dopo aver ottenuto concessione di terre in enfiteusi da proprietari di Scigliano con regolare contratto notarile, come si legge nelle memorie civiche del parroco Giuseppe Talarico (secolo XVIII); nelle suddette memorie non vi è menzione delle località Colosimelli e Cardamonelli, ma le loro vecchie abitazioni ne denunciano l'origine coeva a Colla e Pirillo. Alla fine del XVIII secolo l'Alfano, nella sua Descrizione del Regno di Napoli, distingue ancora "San Tommaso Mannelli", casale di Scigliano, territorio demaniale, da "Soveria", feudo dei Passalacqua, di circa 700 abitanti. La data di nascita ufficiale del comune è stata fissata al 19 gennaio 1807, data in cui Soveria fu elevata a "luogo" dal governo di Rogliano, durante il regno di Giuseppe Bonaparte; il 19 gennaio 2007 è stato celebrato con una pubblica manifestazione, il 200º Anniversario della nascita del Comune di Soveria Mannelli. Al momento della costituzione, al comune di Soveria erano uniti anche i territori del comune di Decollatura e di Castagna. Sia Decollatura che Castagna si staccarono successivamente da Soveria per diventare comuni autonomi: Decollatura nel 1810; Castagna, assieme a Colla, nel 1832. Il comune di Castagna fu tuttavia soppresso nel 1863 e aggregato al comune di Carlopoli; ma nel 1870 Colla fu staccata da quest'ultimo e assegnata nuovamente e definitivamente al comune di Soveria. Alla vigilia dell'autonomia amministrativa, il 22 marzo 1806, a Soveria era scoppiata una rivolta popolare contro le truppe di occupazione francesi, nota come i "Vespri calabresi". Guidati da Carmine Caligiuri un gruppo di soveritani assalì le truppe francesi uccidendo quattordici soldati. La rivolta si estese rapidamente ai paesi vicini. Tuttavia pochi giorni dopo, il 28 marzo, nel corso di uno scontro con le truppe francesi nei pressi di Scigliano, Carmine Caligiuri fu ucciso. Per rappresaglia, Soveria venne data alle fiamme. Il processo per la rivolta venne celebrato a Cosenza cinque anni dopo e si concluse con pesanti condanne per i soveritani: pena capitale per Francesco Antonio Caligiuri e Matteo Inzelletto, 30 anni di reclusione per Cardamone dei Giurati, Giovan Battista Marasco e Francesco Cardamone. Il 30 agosto 1860 un corpo dell'esercito borbonico di 12 mila uomini, comandato dal generale Ghio, si arrese alle truppe garibaldine di Stocco, in seguito all'azione diplomatica svolta da Ferdinando Bianchi ed Eugenio Tano e sotto la minaccia dell'imminente arrivo dei volontari guidati dal maggiore Pasquale Mileti. I motivi alla base della resa delle truppe borboniche non sono tuttavia del tutto noti; le conseguenze furono tuttavia determinanti per l'occupazione del Sud. Soveria Mannelli subì ingenti danni nel corso della Seconda guerra mondiale. Per la sua posizione geografica Soveria ospitava il comando del XXXI Corpo d'armata italiano. Il 5 settembre 1943 un violento bombardamento aereo alleato causò numerosi danni alle abitazioni civili, soprattutto a quelle localizzate nelle vicinanze della stazione ferroviaria del capoluogo, in prossimità della sede del comando del XXXI Corpo d'armata (le abitazioni della famiglia De Filippis, trasformate successivamente in sala cinematografica), e del comando delle truppe tedesche (la Villa Pellico attualmente concessa in fitto all'Ente Comunale dagli eredi di Guido Pellico). Il 19 gennaio 2008, con decreto del Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, Soveria Mannelli ha ottenuto il titolo di città per particolari benemerenze civiche.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.222 (M 1.570, F 1.652)
Densità per Kmq: 158,2

CAP 88049
Prefisso Telefonico 0968
Codice Istat 079138
Codice Catastale I874

Denominazione Abitanti soveritani
Santo Patrono San Giovanni Battista
Festa Patronale 24 giugno

Numero Abitazioni: 1.736

Il Comune di Soveria Mannelli fa parte di:
Comunità Montana Monti Tiriolo-Reventino-Mancuso
Regione Agraria n. 1 - Montagna del Reventino
Associazione Rete Italiana Città Sane - OMS

Località e Frazioni di Soveria Mannelli
Colla, San Tommaso, Pirillo

Comuni Confinanti
Bianchi (CS), Carlopoli, Colosimi (CS), Decollatura, Gimigliano, Pedivigliano (CS)
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ARTIGIANA FUNGHI - SOVERIA MANNELLI - CZ
LICEO CLASSICO CARDINALE SIRLETO - CATANZARO (CZ)
TECAGAS Srl - Lamezia Terme - CZ
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