Petilia
Policastro è un comune di circa 10.000 abitanti della provincia
di Crotone.
ETIMOLOGIA
La prima parte del nome si riferisce alla denominazione dell'antico
centro greco Petilia. La seconda parte, ossia Policastro deriva da Pollicastro
e Pullicastri, dal greco Polukastron, ossia vasto castello.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Sulle origini di Petilia Policastro sono state scritte tante pagine
che hanno tramandato una fondazione eroica. Questa cittadina è
un antico borgo bizantino circondato da mura ad architettura militare.
Nel suo territorio, lungo i fiumi Tacina e Soleo, sono state ritrovate
testimonianze di insediamenti di origine brettia, risalenti al IV e
III secolo a.C.; ancora tracce romane, dalla repubblica al tardo impero.
Lungo il torrente Cropa, esistono delle grotte di origine naturale,
ma che sin dall'antichità sono state utilizzate da pastori nomadi
durante la transumanza; infatti abbiamo ritrovato selce e terracotta
risalenti all'uomo del pleistocene. L'abitato odierno, conserva ancora
l'antico centro storico, mal tenuto, di chiara impronta bizantina. Vi
sono segni dei secoli successivi, come i palazzi seicenteschi e settecenteschi;
infatti, i sovrani spagnoli, nel seicento inviarono la famiglia baronale
dei Portiglia, per avere un completo controllo del territorio circostante;
di questi esiste ancora il palazzo che di quella famiglia porta il nome.
Ancora, il palazzo Aquila, anch'esso seicentesco. Poi quello settecentesco
dei principi Filomarino e della famiglia Ferrari. Anche le chiese sono
antiche: Santa Maria Maggiore, del 1400; San Nicola Pontefice e l'Annunziate
del 1600. Gli anni a venire sono simili a quelli di altri paesi del
meridione. Tra i personaggi importanti vi sono: Luigi Giordano + 1911,
Domenico Sisca (1888 - 1969) e Titta Madia (1894 - 1976), parlamentare
nel periodo fascista e autore della prima industrializzazione del territorio.
Le
origini di Petilia Policastro sono incerte ma da uno studio fatto viene
fatta risalire all'antica paleocastro fondata dai bizantini. i primi
abitanti sono stati i bruzi che dopo una forte dominazione venne sotto
messa, fu la volta dei bizantitini che ne fecero un importante centro
militare e tecnico.appunto per la posizione geografica petilia policastro
per i bizantini fu un grande centro militare.dopo la dominazione bizantina
venne quella dei normanni che saccheggiarono petilia policastro guidati
da roberto il guiscardo e deportarono i suoi abitanti.dopo i normanni
si sussegui' un momento di serena armonia che si da tutto il merito
alla duchessa di castrovillari. nel 1632 petilia venne sconvolta da
un tragioco terremoto cosi' si dovette esguire un rinnovo unitario.sotto
il dominio del gran duca di toscata petilia policastro vive un tratto
di storia traquillo.nel 1838 un nuovo terremoto distrusse petilia policastro
e da la si sussegui il momento della confusione totale,la storia di
petilia policastro si confuse con quella dell'unificazione d'italia.dopo
qualqhe tempo si sentono le gesti dei briganti, uno di questi venne
ucciso brutalmente il 18 agosto 1863 la sua testa venne attaccata su
un olmo in via corso giove.
DA
VISITARE
LE GROTTE CARSICHE DI PETILIA POLICASTRO: Petilia Policastro ha delle
importanti grotte carsiche sovrannaminate grotte di cerratullo o dell'angelo.
Esse sono molto estese e partono dal paese e arrivano fino alla localita'
di principe. Codeste sono uno spettacolo ma sono conservate in cattivo
stato. Le grotte sono profonde 100 metri, ma erano gia state scoperte
da da tanto tempo perché all'interno vi sono stati trovati dei
vasi di terracotta risalenti all'eta dei bizantini, essi appartenevano
a un gruppo di pastori che durante la transumanza avevano lasciato le
pecore la per protergersi. All'intorno ci sono fiumi e laghi sotterranei,
e più in la c'è una seconda grotta che viene chiamata
grotta dell'angelo
LE
GROTTE BASILARI DI SAN DEMETRIO PETILIA POLICASTRO: Petilia Policastro
a una località dove sono state trovate delle grotte cui all'interno
ci giacevano resti monastici tra cui una croce bizantina scolpita nel
muro.
il
santuario della SANTA SPINA si erge tra una natura incontamina tra faggi
e castagneti. il santuario custodisce la sacra spina da cui deriva il
nome,essa e' venerata dal popolo petiliano perche' li salvo' da un terribile
terremoto, per ricraziare la spina ogni secondo venerdi di marso si
va in pellegrinaggio al santuario con la processione del calvario una
manifestazione costume. la chiesa si presenta con una vasta navata centralel'altare
e composto da fregi e da decori di stile barocco, in alto ali'altare
c'e' la cappella dove si trova la preziosa spina adornata da molti decori.
il tetto e' decorato da molti dipinti attribuiti al pittore cristoforo
samt'anna. i tre portoni sono sfarziosi e sono decorati con fregi di
stile barocco. dietro la chiesa si trova l'oratorio una piccola costruzione,
eretta per ricordare che in quel punto si e' fermato il cavallo che
porto la spina nel santuario.
MANIFESTAZIONI
Il secondo venerdì di marzo si svolge la processione del "Calvario".
Processione in costume del calvario di Gesù dalla chiesa di San
Francesco fino al santuario della Santa Spina.
19 marzo: "'U Mmitu e San Giuseppe". Tradizionale pasto fatto
di pasta e ceci che nell'antichità veniva offerto ai poveri.
Oggi un momento di aggregazione per tutti.
Il Venerdì Santo processione della "Naca": suggestiva
processione per le vie del paese del Cristo morto insieme alla Madonna
dell'Addolorata.
Il 20 gennaio si festeggia San Sebastiano, santo protettore di Petilia
Policastro.
Seconda domenica di ottobre: festa della Madonna del Rosario.
Seconda domenica di maggio: festa di San Francesco da Paola.
EDIFICI
STORICI
Palazzo Portiglia
Palazzo Ferrari
Palazzo Aquila
EDIFICI
RELIGIOSI
Santuario di Santa Spina
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Chiesa di San Nicola Pontefice
Chiesa di San Francesco di Paola
Chiesa dell'Annunziata
Cappella del Rosario
DATI
RIEPILOGATIVI
Popolazione
Residente 9.594 (M 4.759, F 4.835)
Densità per Kmq: 99,5
CAP
88837
Prefisso Telefonico 0962
Codice Istat 101017
Codice Catastale G508
Numero
Famiglie 3.130
Numero Abitazioni 5.544
Denominazione Abitanti petilini o policastresi
Santo Patrono San Sebastiano
Festa Patronale 20 gennaio
Il
Comune di Petilia Policastro fa parte di:
Comunità Montana Alto Marchesato Crotonese
Comunità Montana dell'Alto Crotonese
Regione Agraria n. 2 - Sila Piccola di Crotone
Parco Nazionale della Sila
Località e Frazioni di Petilia Policastro
Pagliarelle, Camellino, Foresta
Comuni Confinanti
Cotronei, Mesoraca, Roccabernarda, Taverna (CZ).