Nicotera

Nicotera è un comune di oltre 6.000 abitanti della provincia di Vibo Valentia. Nicotera è ai confini con la provincia di Reggio Calabria.

ETIMOLOGIA
Deriva dal nome greco di persona Nikoteras il cui significato è "miracolo di vittoria" associandosi a nike, vittoria appunto.

ORIGINI E CENNI STORICI
In antichità si volle che Nicotera sorgesse sul luogo dell’antica Medma ed in epoca romana fu una delle più importanti città della Calabria. Oggi l’abitato gode di uno splendido paesaggio, comprendente Nicotera Marina, il porto di Gioia Tauro, lo stretto di Messina, l’Aspromonte e le isole Eolie. Un vero e proprio terrazzo sul mare dal quale poter ammirare uno dei più suggestivi paesaggi che la Calabria offre. Col nome attuale che significa “Segno della vittoria”, essa è già nota nel quarto secolo. Questo fu uno dei periodi più drammatici per Nicotera a causa delle numerose incursioni saracene che spinsero gli abitanti a ritirarsi sull’alto nel sito ove oggi sorge la cittadina. Nel 1065 Roberto il Guiscardo la potenziò e la fortificò così la cittadina poté risorgere attorno al castello che egli fece costruire. Roberto il Guiscardo era infatti alla ricerca di un approdo marittimo per i collegamenti con la Sicilia dove si stava combattendo per allontanare gli arabi dall’isola. La nuova città, ricostruita seguendo schemi tipicamente normanni, risplende ora di nuovo fascino: il Castello e la Cattedrale rappresentano il cuore della città e da qui si ripartiscono le strade che portano ai diversi quartieri. Fu nuovamente distrutta e quindi ricostruita da Roberto D’Altavilla. Fu distrutta ancora una volta e poi ricostruita nel 1074 da Re Tamin d’Africa e nel 1085 dalle truppe di Benevert. Seguì un’ennesima ricostruzione da parte del Conte Ruggero di Lauria, che ne potenziò il porto. È ancora attaccata e distrutta dagli Almoravidi guidati da Ibn-MaiMun. Il figlio di Ruggero, Ruggero II la ricostruì nel 1122. Dopo le numerose distruzioni e ricostruzioni Nicotera viene conquistata da Federico II. Grazie a quest’ultimo la città raggiunge il suo massimo splendore. Fu inoltre istituito un importante cantiere per la costruzione della flotta imperiale. Per potenziare il sistema economico Federico II fece giungere a Nicotera gli Ebrei, abili economisti, per incrementare l’attività economica e finanziaria della città. Inoltre fece costruire un apposito quartiere dove far alloggiare gli Ebrei detto “Giudecca”. La città fu poi resa agli Angioini, ma ancora una volta i cittadini furono costretti ad abbandonare le loro abitazioni quando nel 1638 fu saccheggiata dai Turcheschi. Durante il quattordicesimo e il quindicesimo secolo sottostette al dominio dei Ruffo e dei Marzano. Nel 1496 passò alla famiglia di Gennaro che nel 1555 vi ebbe incardinato il titolo di Conte. Per successione nel 1585 ritornò in casa Ruffo fino alla distruzione della feudalità riconducibile al 1806.La cittadina fu nuovamente danneggiata dal terremoto del 1783. L’ordinamento amministrativo che i francesi disposero il 19 gennaio 1807 faceva di Nicotera una Sede di Governo. Il 4 maggio 1811 fu emanato un decreto che poneva Nicotera a capo di uno dei primi circondari comprendenti i villaggi di Caroniti, Preitoni, Comerconi, Badia, Joppolo, Coccorino, Mottafilocastro, Limbadi, Mandaradoni, Caroni, S.Nicola, Spilinga, Panaja, Carciadi e Rosarno. Un nuovo ordinamento dato dai Borboni il 1 maggio 1816 confermava Nicotera nella condizione precedente ma, attribuiva Spilinga e le sue frazioni al circondario di Tropea. Il centro di Nicotera era diviso in vari quartieri e comprendeva: Santa Chiara, Baglio e Porta Grande dove vivevano i borghesi, i cittadini più in vista occupavano invece la zona pianeggiante, mentre il quartiere S.Nicola ospitava i commercianti. Nella storia nicoterese spiccano nomi di storici, poeti ed intellettuali, che hanno fatto la storia della cittadina rendendola famosa in tutto il meridione. Il castello, costruito nel 1763 da E. Sintes per il Conte di Sinopoli Falcone Ruffo, sul luogo dell’antico edificio svevoangiolino, è costruzione esteriormente integra con tre torri quadrilatere angolari, porte e finestre in granito. Completamente ricostruita dal Sintes nel 1785 è la cattedrale di origine medievale oggi ulteriormente restaurata e dedicata a Santa Maria Assunta. All’interno sono conservati frammenti tombali del XV secolo, un altare con marmi policromi, una statua attribuita ad Antonello Gagini raffigurante la Madonna delle Grazie; un Crocefisso ligneo di scuola napoletana del cinquecento attribuito ad Angelo Landaro; una cattedra episcopale ad intagli; preziosi arredi sacri tra i quali un balocco cinquecentesco e paramenti settecenteschi. A pochi metri dalla chiesa vi è una torre campanaria quadrata. Nel vecchio centro della cittadina sono frequenti balconi a pancia e tulipani in ferro battuto, con mensole di granito, opere del settecento. Oggi Nicotera, che si regge prevalentemente sul turismo,sulla pesca e su piccole attività commerciali, vive un momento di forte crisi politico-istituzionale e di identità socio-culturare a cui si aggiunge una costante emigrazione che sta spopolando la cittadina.

EDIFICI STORICI E RELIGIOSI
La Cattedrale, di epoca barocca, comprende molte opere d'arte tra cui, nella navata destra un pregevole crocifisso e, a destra del presbiterio, nella cappella, la Madonna di Antonello Gagini.

Dal piazzale si ha una splendida veduta sul golfo e sulla pianura di Rosarno. Il castello è invece sede del Museo Archeologico che contiene reperti, provenienti principalmente da tombe, appartenenti al Paleolitico, al Neolitico, nonché bronzi, ceramiche e vasi di terracotta di età greca e romana.

MUSEI
Centro per lo Studio e la Conservazione della Civiltà Contadina del Poro
Museo Diocesano d'Arte Sacra
Archivio Storico Vescovile
Museo Civico Archeologico

CASTELLI
Castello dei Ruffo

MANIFESTAZIONI
Sicuramente uno degli eventi più suggestivi ed importanti di Nicotera e più precisamente di Nicotera Marina è la processione a mare della statua dell'Immacolata Concezione che si svolge ogni anno l'8 di dicembre in coincidenza con la festa della Vergine. I pescatori di Nicotera Marina, portando in spalla la statua lignea della Vergine ed immergendosi in mare fin oltre la cintola, compiono tutto il tragitto che la statua stessa fece quando fu recuperata dalle acque qualche secolo fa, quando non esisteva ancora il paese. Sulla pagina http://www.vivinicotera.it/processione_Immacolata.htm oltre ad alcune foto della processione, è presente una ricostruzione storica del ritrovamento molto interessante, soprattutto per gli effetti che quest'ultimo ebbe sulla piccola comunità.


DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 6.778 (M 3.395, F 3.383)
Densità per Kmq: 206,8

CAP 89844
Prefisso Telefonico 0963
Codice Istat 102025
Codice Catastale F893

Numero Famiglie 2.393
Numero Abitazioni 3.843

Denominazione Abitanti nicoteresi
Santo Patrono Maria SS. Assunta
Festa Patronale 15 agosto

Il Comune di Nicotera fa parte di:
Regione Agraria n. 4 - Colline Litoranee del Poro

Località e Frazioni di Nicotera
Marina di Nicotera, Comerconi, Preitoni, Badia

Comuni Confinanti
Candidoni (RC), Joppolo, Limbadi, Rosarno (RC), Spilinga.