Cutro
è un comune di oltre 10.000 abitanti della provincia di Crotone,
soprannominato la "Città degli Scacchi". Cutro è
situato su un altopiano a 226 metri sul livello del mare, nell'entroterra
ionico calabrese. La collocazione collinare offre un clima temperato
e mite per tutta la durata dell'anno. Il territorio comunale è
attraversato da una serie di fiumare, tra cui il fiume Tacina che delimita
il confine ovest con la provincia di Catanzaro. Possiede circa 7 km
lineari di costa, affacciata sul mar Ionio, costituiti da spiagge di
sabbia bianca. Cutro è il centro abitato più vicino al
capoluogo di provincia, Crotone, da cui dista 15 km. Oltre al capoluogo,
fanno parte del territorio comunale anche due frazioni: Steccato, località
turistica balneare situata nell'insenatura tra la punta di Le Castella
e il 'golfo di Squillace'; San Leonardo, piccolo centro situato su una
collina a ridosso del mare. Cutro è nota anche per i suoi "calanchi",
una serie di basse collinette ben visibili dall'altopiano, che, grazie
al loro colore giallastro (dovuto alla coltivazione del grano), ripropongono
lo scenario delle "dune del deserto". Pier Paolo Pasolini
decise di girare in questo paesaggio alcune scene del film "Il
Vangelo secondo Matteo".
ORIGINI
E CENNI STORICI
Cutro ha origine come antica località della Magna Grecia, fondata
con il nome greco di "Kyterion". Nel 1575 ottenne dal re di
Spagna Filippo II il titolo di città e un'esenzione ventennale
dalle tasse, in seguito alla vittoria in una sfida scacchistica che
si tenne presso la corte e nella quale il cutrese Giò Leonardo
Di Bona, detto "il Puttino" per la bassa statura, vinse monsignor
Ruy Lopez de Segura. La sfida fu immortalata in una tela del pittore
toscano Luigi Mussini ("Sfida scacchistica alla Corte di Spagna"),
conservata presso il Monte dei Paschi di Siena. L'8 marzo del 1832 la
città venne distrutta da un disastroso terremoto: buona parte
delle case e dei fabbricati del paese fu rasa al suolo e centinaia di
persone morirono sotto le macerie. Fino alla metà del Novecento
Cutro era il più popoloso centro della zona, ma in seguito subì
una notevole emigrazione inizialmente verso la Germania e in seguito
verso l'Italia settentrionale: in particolare in Emilia Romagna e in
Lombardia attualmente risiedono circa 10 mila persone dorigine
cutrese. La più folta comunità dorigine cutrese
si trova a Reggio Emilia (le due città tra l'altro sono anche
gemellate), dove, ormai presente da più generazioni, dopo le
difficoltà iniziali si è attualmente integrata nel tessuto
sociale e svolge soprattutto attività imprenditoriale nel campo
delledilizia.
EDIFICI
STORICI E RELIGIOSI
Chiesa Madre, dedicata alla Santissima Annunziata venne ricostruita
nel 1832 dopo che era stata distrutta dal terremoto dell'anno precedente.
Chiesa del Crocifisso, parrocchiale retta dai frati minori francescani
con annesso convento. Vi si conserva l'effige miracolosa del Santissimo
Crocifisso.
Chiesa di Santa Maria della Pietà, uno dei più antichi
edifici di Cutro.
Palazzo Santa Chiara, sede del consiglio comunale.
IL
CROCIFISSO DI CUTRO
Nel santuario dei frati minori francescani è custodita una statua
lignea raffigurante il "Cristo sulla Croce", scolpita nel
XVII secolo da frate Umile Pintorno da Petralia. È particolare
la triplice espressione del volto a seconda delle angolazioni da cui
lo si osserva: dal centro sorridente, da sinistra sofferente, da destra
laspetto del Cristo morto. La scultura è stata dichiarata
monumento nazionale nel 1940 ed è stata restaurata
nel 1999. La tradizione popolare narra che nel 1854 vi fu una forte
siccità, che colpì fortemente le colture di cereali. I
contadini si rivolsero ai frati del santuario affinché, grazie
alle loro preghiere, il Santissimo Crocifisso mandasse la pioggia tanto
desiderata. Monsignor Antonio Piterà, primicerio della collegiata
decise di portare la statua in processione per le vie del paese, in
segno di penitenza, e al termine della processione, finalmente la pioggia
pose fine alla siccità, salvando il raccolto. In seguito, la
festa del Santissimo Crocifisso è diventata la festa patronale
del paese, celebrata ogni anno nella giornata del 3 maggio. Inoltre,
in ringraziamento per la grazia ricevuta fu deciso di celebrare ogni
sette anni una festa speciale che dura dal 30 aprile al 3 maggio, con
due processioni: la prima di penitenza, accompagnata dal suono di marce
funebri, e la seconda, invece, caratterizzata da segni di giubilo per
il dono divino. Una festa straordinaria si è svolta nel 2000,
in occasione del Giubileo. L'ultima festa settennale ordinaria si è
svolta invece nel 2002; la prossima è prevista per il 2009.
GLI
SCACCHI
La sfida scacchistica che vide la vittoria di Giò Leonardo Di
Bona è stata riscoperta negli anni Novanta, in un programma di
recupero culturale: la piazza centrale del paese è stata intitolata
al vincitore ed è stata costruita una scacchiera pavimentale
gigante in marmo, con un obelisco dedicato al "Puttino". Dal
1997 ogni anno, la sera del 12 agosto si svolge una grande rievocazione
storica dellimpresa scacchistica: centinaia di figuranti tra scacchi
viventi, cavalli, personaggi coinvolti nellevento cortigiano e
gruppi danimazione si alternano sulla scacchiera gigante per uno
spettacolo suggestivo. Dal 1995, inoltre, Cutro ospita ogni anno un
torneo internazionale di scacchi [sito ufficiale: http://e4e6.com/cutro],
che si svolge dal 24 aprile al 1 maggio e a cui partecipano campioni
provenienti da tutto il mondo.
ECONOMIA
Leconomia della città, nel corso della sua storia, è
stata basata fondamentalmente sullagricoltura e sul commercio.
Particolarmente importante era la produzione del grano, tantè
che Cutro si è guadagnata, nel tempo, lappellativo di granaio
della Calabria. Più recentemente, è stata istituita
una piccola zona industriale ("Valle del Tacina"), a servizio
di tutto il comprensorio. Larea è sorta grazie allutilizzo
di agevolazioni statali (misure di Sovvenzione globale, Contratto darea,
ecc.) ed è candidata ad ospitare il polo automobilistico della
Calabria, con lazienda leadership della De Tomaso, che ha siglato
un accordo in joint-venturecollaborazioni fra due aziende con il gruppo
russo della UAZ. Un altro progetto di sviluppo è quello della
costruzione della caserma militare dellEsercito Italiano: Cutro
è stata scelta come sede per linsediamento di un reggimento
di fanteria che, a regime, dovrebbe ospitare circa mille militari. I
lavori di costruzione sono iniziati nel 2003. Lultimazione è
prevista per il 2008.
IL
PANE DI CUTRO
Cutro è rinomata in tutto il territorio regionale per la produzione
del pane, caratterizzato da un freschezza lunga durata. Tale prodotto
è stato candidato per ricevere il marchio dop. Il pane di Cutro,
infatti, viene realizzato con semola di grano duro in percentuali altissime,
circa il 75 per cento; la restante parte è costituita da farina
di grano tenero, lievito naturale, acqua e sale.