Crotone
è un comune capoluogo dell'omonima provincia.
La città collocata sul versante Est della Regione
Calabria, si affaccia sul Mar Ionio presso la foce
del fiume Esaro. L'altezza della città è
di 8 m sul livello del mare. Crotone è capoluogo
di provincia dal 1994 e il suo territorio si estende
per 1.716 Km². Confina a Nord con la provincia
di Cosenza e a Sud con la provincia di Catanzaro.
La città vecchia si snoda da piazza castello,
su cui si affacciano imponenti palazzi nobiliari come
palazzo Morelli e il settecentesco palazzo Barracco.
Da qui un dedalo di vie molto strette (i vineddri
o vichi) e numerose piazze sulle quali affacciano
massicci palazzi nobiliari. Si arriva così
al Duomo e nella centralissima piazza Pitagora, giuntura
tra la città vecchia e la città moderna.
La Pescheria è un caratteristico quartiere
del centro storico. Qui si incontrano vari esempi
di arte: il duomo edificato nel XI secolo, poi ristrutturato
nel '500 e nel '700. All'interno troviamo una fonte
battesimale con base zoomorfa ed il quadro della Madonna
di Capocolonna o Madonna Nera a cui tutta la città
è devota.
La
chiesa di S. Chiara è sorta su un monastero
del '400. All'interno troviamo degli affreschi del
1700 e un pavimento in maiolica napoletana. La chiesa
barocca di San Giuseppe, o "chiesa dei nobili",
dove oltre all'imponente portone di ingresso in legno
troviamo due sculture lignee risalenti alla fine del
1600.
La
città si snoda sull'asse viario di via cutro
che parte dalla centralissima piazza pitagora fino
ad arrivare a Vescovatello e poi sulla SS.106jonica.
La città inoltre si è espansa alla fine
degli anni '80 creando il quartiere di Tufolo. Alla
fine degli anni '90 la città è in continua
espansione. A sud della città si sono sviluppati
i quartieri di Fondo Farina e Poggio Pudano.
Crotone
è servita da un aeroporto che sopperisce alle
gravi carenze infrastrutturali, in particolare gli
inadeguati collegamenti viari e le obsolete e trascurate
reti ferroviarie. La città ha inaugurato di
recente una nuova stazione aeroportuale, moltiplicando
i collegamenti e stabilizzando le tariffe. L'Aeroporto
Sant'Anna è servito dalla compagnia Air One
e dalla Club Air con voli per Roma, Milano, Bergamo,
Bologna e Verona.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La fondazione di Crotone risale al 718 a.C., come
citato da Eusebio nel suo "Cronicon" sebbene
altre fonti la rimandino al 710 a.C., o al tempo del
re Polidoro, nel 743 a.C. La città venne fondata
dagli Achei.
La
leggenda narra che il nome Crotone derivi da "Kroton",
figlio di Eaco, che morì ucciso per errore
dal suo amico Eracle. Questi, per rimediare all'errore
compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato,
lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde
del torrente Esaro e poi vicino alla tomba fece sorgere
la città a cui diede il suo nome.
Secondo
una leggenda, l'oracolo di Apollo a Delfi ordinò
a Myskellos di Rhype di fondare una nuova città
nel territorio compreso fra Capo Lacinio e Punta Alice.
Dopo aver attraversato il mare ed esplorato quelle
terre, Myskellos pensò che sarebbe stato meglio
fermarsi a Sybaris, già florida e accogliente
anziché affrontare i pericoli e le difficoltà
nella fondazione di una nuova città. Il dio
adirato gli ordinò di rispettare il responso
dell'oracolo. Secondo Ovidio sarebbe stato invece
Eracle ad ordinare a Myskellos di recarsi sulle rive
del fiume Esaro.
Un'altra
tradizione fa risalire il nome della città
all'eroe Crotone, fratello di Alcinoo re dei Feaci.
Dopo
una coesistenza iniziale relativamente pacifica, tra
le città magnogreche, verso la metà
del VI secolo a.C. iniziarono le discordie, che riproducevano
a distanza lo scontro tra Atene e Sparta. Nel 560
a.C. Kroton e Locri iniziarono una guerra decennale,
che si concluse con la battaglia della Sagra, vinta
dai Locresi, sostenuti da Sparta.
La
città era famosa per il suo clima salubre,
per la bellezza delle sue donne, per le fertili campagne
e per la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo
il pluri-olimpionico Milone, tanto che superò
ogni altra città greca nel numero di vincitori
nei Giochi Olimpici: un proverbio diceva "ultimo
dei Crotoniati primo dei Greci". Una leggenda
narra che Milone partì dalla polis jonica portando
un vitello e giunse ad Olimpia con un toro sulle spalle,
destando meraviglia e clamore, e vincendo quindi numerose
gare. La costa presentava un profilo molto diverso
da quello attuale, al largo del tratto di mare tra
l' antica Enotria (l' attuale Ciro', patria del nettare
degli Dei, il vino che veniva dato in premio ai vincitori
dei giochi olimpici ateniesi), e l' attuale Le Castella.
A poche miglia dalla riva, imponenti per la loro bellezza,
spuntavano dalle acque dello jonio delle isole, ora
inghiottite dal mare, le isole erano visibili dalla
costa, esse orientavano anche i navigatori più
inesperti. Melissea, di fronte la costa tra Torre
Melissa e Marina di Strongoli, i cui resti, i pescatori
subacquei conoscono bene, una balconata marmorea,
sommersa, che probabilmente cingeva l' isola, Tyris
un boschetto galleggiante, abitato da pescatori Brutii(
popolo indigeno), situata fra Torretta di Crucoli
e Punta Alice (Ciro' Marina), ed Eranusa, situata
davanti l' attuale Le Castella, dove anche qui troviamo
resti archeologici sommersi, di un lastricato di pavimentazione
di un' antica strada, dei resti di un molo con scalinate
scalpellate nella roccia, di cisterne, e di un antico
faro.
Kroton
fu anche celebre per i suoi medici tra cui ricordiamo
Democede (amico di Pitagora) ed Alcmeone, il quale
introdusse la sperimentazione trasformando la medicina,
che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione,
in una scienza.
Pitagora,
nato a Samo nel 572 a.C si trasferì a Kroton
presso l'amico Democede. Creando una scuola di sapere
di scienza, matematica, musica,poiche' Pitagora aveva
portato con se il sapere e numerosi manoscritti orientali,provenienti
dal Tibet, scritti ebraici del Re Salomone [Clavicole].
Dopo
l'arrivo di Pitagora, Kroton mosse contro Sibari,
fino ad allora sua alleata. Infatti era abitudine
dei crotoniati di recarsi alle terme a sibaris, o
per assistere a spettacoli, oppure per dare sfoghi
a bisogni corporali presso prostitute. Nel 512 a.C.,
tre nobili crotoniati, vennero sgozzati ed i loro
corpi furono dati in pasto ai lupi che affollavano
le paludi intorno Sibaris, perche' uno di loro si
era innamorato di una bellissima vestale dagli occhi
azzurri, che aveva tentato di rapire. Questo fatto,
aggiunto alla rivalita' centenaria fra le due citta'
dovuta a motivi commerciali, politici e di diversita'
di appartenenza religiosa, convinsero i crotoniati
a scendere in guerra contro Sibaris. Nel 510 a.C.
si svolse una battaglia nei pressi del fiume Nika
(Cariati), da dove i crotoniati inseguirono e annientarono
le forze sibarite in una battaglia finale al guado
del fiume Trionto (nei pressi di Mirto Crosia). Secondo
la leggendaria tradizione, si erano fronteggiati ben
100.000 Crotoniati, guidati dall'atleta olimpico Milone,
contro i Sibariti che li superavano per tre volte.
La vittoria arrise a Kroton nonostante l' inferiorita'
numerica poiche' i sibariti usarono per la battaglia
cavalli, ammaestrati ad eseguire passi di danza negli
spettacoli, al suono dei flauti. I crotoniati, nella
battaglia di Nika, iniziarono a suonare i flauti,
eseguendo la stessa melodia con la quale i cavalli
erano stati ammaestrati per danzare, col risultato
che le avanguardie delle truppe sibarite furono disarcionate
immediatamente. E dopo settanta giorni di saccheggi
venne deviato, sembra su idea di Pitagora, il corso
del fiume Crati i cui flutti fecero sparire Sibari
per sempre.
Pitagora
con i suoi discepoli conquistò il potere politico
della città: in pochi anni si consolidarono
governi pitagorici in molte poleis della Magna Grecia
costituendo una sorta di confederazione fra città-stato
con capitale Kroton, come risulta da numerose monete
coniate fra il 480 e il 450 a.C.
Giunta
al massimo della sua egemonia politica e culturale,
Kroton fu travolta da una serie di conflitti sociali
che sfociarono nella sanguinosa rivolta guidata da
Cilone durante la quale molti pitagorici furono trucidati
e lo stesso Pitagora dovette fuggire da Kroton e riparò
a Metaponto. Parallelamente caddero anche gli altri
governi consimili e vi furono stragi e persecuzioni
di pitagorici in tutte le poleis italiote.
Caduto
il governo pitagorico, Kroton visse un periodo di
decadenza. Costituì, con Metaponto e Caulonia,
la Lega Italiota per difendersi dagli attacchi delle
popolazioni lucane, Nel 383 a.C. la federazione fu
sconfitta da Dionigi I di Siracusa in una sanguinosa
battaglia.
I
romani conquistarono Kroton nel 277 a.C. Durante la
seconda guerra punica Annibale vi tenne i suoi accampamenti
invernali per tre anni e di qui si imbarcò
per l'Africa nel 203 a.C.. Nel 194 a.C. vi fu dedotta
una colonia romana.
Medioevo
Seppur decaduta durante l'epoca dell'impero romano,
la città risorge nuovamente in epoca Bizantina,
quando fu sede di un presidio.
Nel
1284 fu concessa dagli Aragonesi ai Ruffo di Catanzaro.
Alla morte nel 1434 dell'ultimo marchese di Crotone,
don Niccolò, figlio di Antonello, gli successe
la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora
in un anno dopo. Indi ad essa successe la sorella
Enrichetta, che sposò in seconde nozze il nobile
spagnolo don Antonio Centelles, conte di Collesano
e principe di Santa Severina, senza eredi.
Il
re di Spagna Carlo V le concesse ampi privilegi, fece
potenziare il porto. Nel 1541, il viceré don
Pedro Toledo fece restaurare e fortificare il castello
preesistente, oggi noto come "castello di Carlo
V"
Nel
XVI secolo la città venne chiamata "Cotrone".
Storia contemporanea
Nel 1928 la città cambiò nome da Cotrone
a Crotone.
Il
suo porto che strategicamente colma le distanze dei
più vicini porti di Taranto e Messina, favorisce
ogni attività di scambio e si propone come
traino per l'economia agricola e la proliferazione
di attività industriali.
L'insediamento
industriale ha visto la città protagonista
nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali,
favorite anche dalla vicinanza con la centrale idroelettrica.
La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni
trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni.
Purtroppo le industrie principali, Pertusola Sud e
Montedison, collassano presto. Alla fine degli anni
80 infatti, la città è stroncata da
una grave crisi economica. Il 6 settembre 1993 si
ebbe "la notte dei fuochi", una rabbiosa
la protesta degli operai delle fabbriche agonizzanti.
Migliaia
di crotonesi perdono il posto di lavoro, e questo
accentuerà l'inevitabile emigrazione di massa
verso lidi più prosperi. Tante promesse, tanti
progetti, tanti nuovi enti e consorzi per lo sviluppo
ma pochi, pochissimi risultati e, in attesa del rilancio
turistico, Crotone divenne provincia nel 1994.
Un'altra
battuta di arresto per la città è data
dall' alluvione del 1996, che distrugge gran parte
delle abitazioni a ridosso del fiume Esaro e stronca
sei vite umane, così come il morale della città.
Dal
1997 al 2005 l'amministrazione comunale è stata
guidata dal sindaco Pasquale Senatore a cui si devono
numerose opere: il Piano Regolatore Generale, il porto
turistico, il nuovo lungomare, l'ammodernamento dello
stadio Ezio Scida in occasione, nel 2000, della storica
promozione della squadra allenata dall'ex difensore
della Juventus Antonello Cuccureddu in Serie B, la
riqualificazione e la bonifica delle contrade e le
numerose fontane e parchi, la partecipazione al concorso
di riqualificazione urbanistica, Urban II. La città
risale la classifica sulla qualità della vita,
che l'aveva vista arenarsi nelle ultime posizioni.
Musei
Museo Archeologico Nazionale
Museo Archeologico di Capo Colonna
Museo Civico
Museo dArte Contemporanea
Manifestazioni
Festa della Madonna di Capocolonna
Festival dell'Aurora
Supermarecross
Kroton Jazz Festival
Una Casa Per Rino
San Dionigi (Patrono)
Festa di Santa Lucia
Turismo
Castello di Carlo V
Riserva Marina di Capo Rizzuto
Parco Archeologico di Capo Colonna
Parco Nazionale della Sila
Duomo di Crotone
Museo Archeologico Nazionale di Crotone
Museo Provinciale d'Arte contemporanea
Museo Civico di Crotone
Pinacoteca Bastione Toledo
La Torre di Nao
Vrica e Stuni
Chiesa di S.Chiara
Chiesa dell'Immacolata