Anoia
è un comune di oltre 2.000 abitanti della provincia
di Reggio Calabria. Il territorio del comune risulta compreso
tra i 45 e i 369 metri s.l.m., mentre L'escursione altimetrica
complessiva risulta essere pari a 324 metri. Il
principale agglomerato urbano sorge presso la confluenza
dei fiumi Metrano e Sciarapotamo, nella Piana di Gioia Tauro.
ETIMOLOGIA
Deriva dal greco anogaia, ossia case soprane, da anogaion
(soffitta), riferendosi alla parte del paese che fu poi
definita "di sopra".
EDIFICI
RELIGIOSI
San Nicola Vescovo (Anoia Inferiore)
Chiesa di San Sebastiano
CHIESA
DELLA MADONNA DELL'ASSUNTA
E' la più bella chiesa di Anoia: senza nulla togliere
all’importanza ed alla bellezza degli altri edifici
religiosi, infatti, questa, grazie anche ad un recente restauro,
presenta delle linee architettoniche ed una ricchezza decorativa
senza paragoni. La sua caratteristica più evidente,
date anche le ridotte dimensioni complessive della costruzione,
è la grande cupola che la rende riconoscibile anche
dai paesi vicini, che con essa identificano l’area
di Anoia Superiore. La facciata, allo stesso modo, è
stata realizzata con grande attenzione ai dettagli: le quattro
colonne lisce che sorreggono il timpano sono state decorate
da capitelli corinzi e la chiara rientranza del portale
è riprodotta simmetricamente anche nel frontone.
Lungo le pareti laterali sono presenti evidenti richiami
agli stilemi della facciata, completata da un portone d’ingresso
sormontato da un timpano circolare schiacciato su cui è
posto un gruppo scultoreo. Alla destra della Chiesa dell’Assunta
si erge un bel campanile a base quadrata con gabbia campanaria
ed orologio, che presenta anch’esso un richiamo all’edificio
centrale nella copertura. Al suo interno vi segnaliamo la
presenza di una bella statua della Madonna dell’Assunta,
realizzata nel XIX secolo da maestranze locali.
CHIESA
DI SAN NICOLA
Fatta costruire durante il fascismo e recentemente restaurata,
l’edificio è tra i più eleganti della
parte nuova della cittadina. Gli anoiani (od anoiesi) le
sono particolarmente affezionati in quanto la precedente
chiesa di San Nicola, detta in seguito “della Madonna
del Carmine”, è stata interdetta al culto per
ragioni di agibilità sul finire degli Anni Sessanta
dopo ben 4 secoli di storia. L’odierna chiesa, nell’attesa
che la precedente venga restaurata, ha assunto un’importanza
notevole. La facciata a capanna, dai colori tenui, presenta
un ampio timpano e tre portali arcuati sorretti da eleganti
colonne e ai quali si richiamano le tre finestre sovrastanti
e quelle delle due torri campanarie addossate lateralmente
alla chiesa. Al suo interno troverete, oltre al bell’altare
maggiore, diverse statue in legno provenienti dalla precedente
chiesa di San Nicola. Tra queste segnaliamo le statue ottocentesche
della Madonna del Carmine e quella di San Nicola di Bari,
quest’ultima realizzata da Fortunato Morani da Polistena,
e le due statue seicentesche di San Rocco e di San Francesco
di Paola. Molto belle, inoltre, le due tele del XVII secolo
che ritraggono la Sacra Famiglia e la Madonna Addolorata,
entrambe di autori ignoti.
CHIESA
DI SAN SEBASTIANO
Insieme a quella di San Nicola, la Chiesa di San Sebastiano
è tra le più antiche di Anoia. Posta nella
località di Anoia Superiore, nel caratteristico centro
storico della cittadina reggina, la costruzione risale almeno
al Seicento, epoca a cui risalgono le prime notizie documentate,
ma è ipotizzabile una sua origine anche più
antica. Gravemente colpita dal sisma del 1783, la Chiesa
di San Sebastiano venne ricostruita già negli Anni
Trenta dell’Ottocento grazie all’operosità
e alla generosità della popolazione locale, che la
abbellì e modificò secondo il gusto del tempo.
Oggi, sebbene visibilmente segnato dal passare del tempo,
l’edificio presenta una facciata dal chiaro sviluppo
verticale, accentuato dalle quattro lesene della facciata,
caratterizzata anche da un ampio frontone e da un portale
rettangolare sormontato da un timpano spezzato. Al suo interno
troverete alcuni affreschi della Vergine ed una statua in
legno raffigurante San Sebastiano, realizzata da maestranze
locali nel XIX secolo.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Date le ottime caratteristiche del territorio non stupisce
che sia stata abitata sin dagli albori dell’umanità
e che i coloni greci provenienti da Locri Epizephiri l’abbiano
annessa alla propria sfera di influenza sin dal V secolo
a.C. Il toponimo “Anoia” sarebbe nato proprio
in questa fase, col significato di “territori in alto”:
per i greci, abituati ad insediarsi nelle aree costiere
pianeggianti, le colline di Anoia dovettero apparire una
caratteristica poco usuale per un territorio colonizzato.
Per tutto il Medio Evo e l’Età Moderna la cittadina
fu un possedimento feudale tra i più ricercati dalle
famiglie di dominatori che si andarono avvicendando nel
Sud della Calabria: il suo clima particolarmente mite e
le terre piuttosto fertili rappresentavano una combinazione
molto favorevole alle produzioni agricole della macchia
mediterranea, che ancora oggi ne segnano in modo tangibile
il paesaggio. Divenuta comune autonomo nel 1811, all’abolizione
del feudalesimo, Anoia si sviluppò progressivamente
verso valle, così da avere oggi due centri urbani:
Anoia, dove ha sede il municipio e la parte nuova del paese,
ed Anoia superiore, frazione che corrisponde al centro storico
cittadino dove sono collocati gli edifici più interessanti
dal punto di vista artistico.