Scanzano
Jonico è un comune di 7.209 abitanti della provincia
di Matera. Scanzano Jonico è situato in una zona
pianeggiante lungo il litorale jonico a meno di 1 Km dal
mare nella parte sud-occidentale della regione; il territorio
comunale è ad un'altezza che va da 0 a 106 m s.l.m.,
con una media di 21 m s.l.m.; tuttavia la maggior parte
del territorio comunale, compreso l'abitato principale si
trova a pochi m s.l.m.. Confina a nord con il comune di
Pisticci (28 km), ad est con il mar jonio (1 km), a sud
con i territori di Policoro (6 km) e Tursi (26 km) e ad
ovest con il comune di Montalbano Jonico (19 km). Dista
60 km da Matera e 125 dal capoluogo di regione Potenza.
Nel 2009 è stata costituita su iniziativa del Premio
Nobel per la Pace Betty Williams la Fondazione Città
della Pace per i bambini, che prevede strutture che possano
ospitare i bambini che vivono in situazioni di pericolo
nei loro paesi, da realizzarsi a Scanzano Jonico ed a Sant'Arcangelo.
La Città della Pace ha l'obiettivo di garantire assistenza,
istruzione ed educazione a minori in condizioni di disagio
sociale o pericolo derivanti da guerre o disastri ambientali.
PARCO
ARCHEOLOGICO TERMITITO
Larea archeologica, Termitito, fondata
intorno al XIII secolo a.C. dalleroe Epeo falegname
e costruttore del cavallo di Troia che qui approdò
con la sua tribù dopo la rottura con i tebani
rappresenta il primo insediamento effettuato dai colonizzatori
ellenici nellItalia meridionale. Il sito è
un terrazzo dalla superficie non grande (circa un ettaro),
in posizione dominante sul fiume Cavone. Il pianoro di Termitito
è da identificarsi con lantica LAGARIA.
EDIFICI
STORICI
Palazzo Baronale, detto Palazzaccio
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa Madre dell'Annunziata
Chiesa di San Giuseppe (località Recoleta centro)
ORIGINI
E CENNI STORICI
Scanzano Jonico è comune autonomo dal 1974, anno
in cui cessò di essere frazione di Montalbano Jonico.
Nel novembre del 2003 il suolo del comune è stato
designato, dal Consiglio dei ministri, come posto unico
nazionale per la raccolta di scorie nucleari di alta
e media durata (2ª e 3ª categoria), complessivamente
circa 60.000 metri cubi, nella frazione costiera di Terzo
Cavone posta a pochissimi m s.l.m., questa decisione ha
provocato forti proteste pacifiche e nascita di movimenti
popolari che si riassumono nei giorni di Scanzano
dal 13 al 27 novembre dello stesso anno, che si concluderanno
con la formazione di un nuovo emendamento da parte del Consiglio
dei ministri dove si cancellò il nome di Scanzano
Jonico dal decreto ufficiale delle scorie nucleari. Note
fondamentali per l'annullamento del decreto, sono state
l'alta sismicità della zona (zona 2, sismicità
medio-alta) e soprattutto la sua estrema vicinanza al mare
e l'altitudine di pochissimi m s.l.m.. Infatti per un sito
sotterraneo (e quindi al disotto del livello del mare) ciò
avrebbe comportato non solo un reale rischio infiltrazioni,
ma anche e soprattutto il rapido e sicuro sommergimento
dell'area in caso di innalzamento del livello del mare nel
futuro.