Termoli
Molise

Termoli è una città costiera di circa 32.000 abitanti situata nella regione Molise, più precisamente nella provincia di Campobasso. Termoli, centro più importante e unico porto del Molise, è in espansione costante ed è divenuta una vera e propria città industriale. Lo sviluppo della città è dovuto alla costruzione di grossi impianti industriali, in primis quello della FIAT Powertrain (nato nel 1972), e di altri stabilimenti. Il nucleo industriale di Termoli è, tutt'oggi, il fulcro dell'economia del Basso Molise. La topografia attuale della città, che ha avuto uno sviluppo a tappe, è segnata dai limiti degli assi viari nazionali: la linea ferroviaria Milano - Lecce (anni 60), la SS 16 Adriatica e la relativa tangenziale (anni 70, poi anni 90) e l'Autostrada A14 (anni 80). Negli anni 90, poi, si sono sviluppate maggiormente zone periferiche, come i quartieri Porticone e Difesa Grande. La creazione di nuovi quartieri moderni, molto intensa nelle zone esterne della città, ha alimentato un consistente boom edilizio negli ultimi anni. Notevole è la vastità dell'area industriale situata nell'entroterra pianeggiante. Grazie alla sua vantaggiosa posizione geografica, attraverso Termoli è possibile raggiungere le Isole Tremiti (FG) più velocemente rispetto ad ogni altro scalo portuale, sia della Puglia che dell'Abruzzo. Inoltre è attivo un servizio estivo di collegamento veloce con la Croazia. Si caratterizza per la presenza di un promontorio sul quale sorge l'antico borgo marinaro, delimitato da un muraglione che cade a picco sul mare. La città si estende oggi sulla costa e verso l'interno, ma il suo centro propulsore è il promontorio sul mare Adriatico, sede del caratteristico Borgo Antico, topograficamente diviso dal resto della città dalle mura di contenimento e dal Castello. In regione è uno dei comuni di maggior importanza. La topografia attuale della città, che ha avuto uno sviluppo a tappe, è segnata dai limiti degli assi viari nazionali: la linea ferroviaria Milano - Lecce (anni 60), la SS 16 Adriatica e la relativa tangenziale (anni 70, poi anni 90) e l'Autostrada A14 (anni 80). Negli anni 90, poi, si sono sviluppate maggiormente zone periferiche, come i quartieri Porticone e Difesa Grande. La creazione di nuovi quartieri moderni, molto intensa nelle zone esterne della città, ha alimentato un consistente boom edilizio negli ultimi anni. Notevole è la vastità dell'area industriale situata nell'entroterra pianeggiante. Grazie alla sua vantaggiosa posizione geografica, attraverso Termoli è possibile raggiungere le Isole Tremiti (FG) più velocemente rispetto ad ogni altro scalo portuale, sia della Puglia che dell'Abruzzo. Inoltre è attivo un servizio estivo di collegamento veloce con la Croazia.

ETIMOLOGIA
Esistono diverse ipotesi sull'origine del nome della città.
La prima fornita dall'Arcidiacono Tommaso da Termoli secondo il quale il nome Termoli deriva da Tres Moles sia per la presenza di antiche terme tra l'altro mai rinvenute e sia dalla presenza di tre torri nella città. Altra ipotesi è quella che vorrebbe Termoli come corruzione di Interamnia, tra i fiumi (Biferno e Sinarca). Lorenzo Pignorio riprende l'ipotesi di Tommaso da Termoli e fa derivare il nome Termoli da Termulae per via delle piccole Terme che si sarebbero dovute trovare nei pressi della città. Mons. Tommaso Giannelli vescovo di Termoli dal 1753 al 1768 giudica invece lecito ipotizzare che anche Termon sia una delle tante città fondate dall'eroe epico Diomede che secondo alcuni scritti dopo essere approdato alle isole Tremiti e aver conquistato il Gargano avrebbe fondato molte città tra le quali, secondo il vescovo, potrebbe figurare anche l'odierna Termoli. Secondo Mons. Gennaro De Rubertis durante l'antico dominio della città da parte del monastero di Cassino la città prese la denominazione di Termolantes parola che denota terre appartenenti alla chiesa, libere e immuni dalla podestà secolare. Altra ipotesi ancora vuole l'origine della parola Termoli la stessa di Tremiti ovvero quella secondo il quale la frequenza di terremoti avrebbe dato il nome alla città. Secondi altri Termoli ha origini greche e quindi le tre lettere finali "oli" sono riconducibili a polis come nei nomi di Napoli o Gallipoli e la radice invece deriva da Terma, limite o confine e quindi città di confine. Ipotesi accreditata da A.M. Rocchia nel suo manoscritto dell'800 "Cronistoria di Guglionesi e delle traslazioni di sant'Adamo" è che Termoli in passato fu Interamnia Frentanorum centro portuale strategicamente molto importante in cui avvenivano intensi traffici marittimo-commerciali. Un'altra tesi sostiene che il nome derivi da Ter Molitus, distrutta tre volte. In ogni caso non si hanno attestazioni certe. E' stata inoltre recentemente scoperta dall'appassionato di storia ed archeologia Oscar De Lena la denominazione, o per meglio dire le denominazioni, della città di Termoli nel 700'. La città allora doveva chiamarsi Termole o Termine, come riportato in un'antica carta geografica risalente al 1745 ritraente tutta la costa molisana, rinvenuta in un archivio americano.

ORIGINI E CENNI STORICI
La città avrebbe origini greche; questa tesi è avvalorata dalla vicinanza della costa molisana con la Grecia. Le attestazioni di vita più antiche risalgono però all'età preistorica e romana e sono documentate dai ritrovamenti di necropoli preistoriche in contrada Porticone e Difesa Grande, nonché da attestazioni ricognitive di villae romane. Se ci sono stati dunque insediamenti preistorici, protostorici e di età storica, questi andrebbero ubicati sulle colline prospicienti la costa, divise da corsi d'acqua. Probabilmente, in seguito alle scorribande dei Barbari e ai momenti di crisi socioeconomica del basso impero, gli abitanti dei luoghi si sono rifugiati sul promontorio - zona facilmente difendibile, aperta sul mare, alta, con un unico accesso alla terraferma. La prima attestazione di vita è la costruzione dell'edificio sul quale, in seguito, nel XII o XIII sec. è stata edificata la Cattedrale nella forma che vediamo noi oggi. La prima chiesa risale forse al X sec. d.C. La Cattedrale, oltre a testimoniare la presenza di un vescovo e quindi di una diocesi, è anche il fulcro del Borgo, luogo verso il quale confluiscono strade e vie. La presenza, oltre dell'edificio sacro, anche del Castello, voluto forse da Federico II come torre di vedetta sull'Adriatico (non del tutto diverso nelle funzioni dalle torrette allineate lungo la S.S. 16 a Nord di Termoli) denota un periodo di splendore intorno al XII e XIII sec. d.C. Le invasioni veneziane e turche con saccheggi e devastazioni, terremoti, passaggi di proprietà tra dinastie e famiglie nobili hanno segnato un momento di calo durato fino al 1770 circa, quando fu concesso ai termolesi di edificare anche lungo le due direttrici che dal Borgo andavano verso la costa e l'interno - conosciute come il Corso (Corso Nazionale) e il Secondo corso (Corso Fratelli Brigida).

TURISMO
Il turismo cittadino è principalmente di tipo balneare e culturale.
Le maggiori attrazioni culturali e turistiche della città sono: il Borgo Antico, il castello Svevo situato all'entrata dello stesso, la Basilica (contenente la reliquie di San Basso e San Timoteo), i trabucchi (strumenti di pesca diffusi sulla costa adriatica da Termoli sino ad Ancona) e la Madonna a Lungo (un santuario situato nell'entroterra termolese, meta di pellegrinaggio il martedì successivo alla domenica di Pasqua). Riguardo al turismo balneare, Termoli ha visto aumentare ogni anno le presenze estive di turisti ed oggi è una delle più frequentate stazioni balneari dell'Adriatico centrale. La costa termolese è divisa in due litorali: Nord e Sud. Il primo (spiaggia di Sant'Antonio, Lungomare Cristoforo Colombo) è caratterizzato da un arenile non molto sviluppato, dalla presenza di frangiflutti e dalla splendida visuale del Paese Vecchio di cui si può godere in ogni suo punto. Il litorale Sud (spiaggia di Rio Vivo) è ideale per chi vuol praticare sport acquatici, grazie alla sua natura di baia che limita l'altezza delle onde e alla spiaggia larga più di 150 metri. Sono presenti circa 30 lidi balneari, 7 dei quali sul litorale Sud (Rio Vivo); la capacità alberghiera delle città e di 1281 posti letto per 595 camere divise in 19 tra hotel e Residence, il 26% dei quali a 4 stelle.

DA VEDERE

Il Castello Svevo
Il Castello Svevo è per Termoli il simbolo più rappresentativo, un'icona senza tempo, l'idea stessa della città. La sua architettura improntata a gran semplicità, priva di qualsiasi ornamento e le sue caratteristiche difensive, lasciano supporre che sia stato costruito in epoca normanna (XI secolo), interamente in pietra calcarea e arenaria, nei pressi di una preesistente torre longobarda. Esso è tuttavia definito "svevo" in seguito alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana. Data la sua ubicazione, era il fulcro di un più ampio sistema di difesa, costituito da un robusto muro che cingeva l'intero perimetro della città e da diverse torrette merlate, di cui una si è conservata intatta ed è situata all'ingresso del Borgo antico.

La Cattedrale
Di notevole interesse architettonico è anche la cattedrale-basilica di stile romanico dove sono conservate le reliquie dei santi patroni della città, San Basso e San Timoteo. Essa è edificata nel punto più alto del promontorio termolese, ha sviluppo longitudinale ed è divisa in tre navate. Sarebbe difficile datare la costruzione della basilica ma si può solo dedurre da alcuni elementi i quali farebbero presupporre la presenza di una cattedrale già nel IX° secolo-X° secolo secolo.
La facciata della chiesa può essere idealmente (e anche materialmente) divisa in due parti: quella inferiore e quella superiore in netto contrasto tra loro.
Essendo la vita marinara storicamente legata con quella civile della città, le ricorrenze e le tradizioni di Termoli sono molto legate al mare, come testimonia la peculiare festività di San Basso, che cade ogni anno il 4 agosto, nella quale un simulacro del santo viene portato in processione su diverse imbarcazioni fino a ritornare nella città vecchia.

GASTRONOMIA
La gastronomia tipica termolese è caratterizzata dai prodotti ittici. La pietanza rinomata è il brodetto di pesce detto U' Bredette, piuttosto diluito rispetto al brodetto alla vastese. Altre specialità tipiche della città sono: le Scr'ppell, i Pulepe 'npregatorie (lett.: "polpi in purgatorio"), 'A frettate chi lecette (lett.: "frittata con alici"), il Ragù con cozze ripiene, Secce e p'sille (lett.: "Seppie e piselli"), Pane cutte e fojje (lett.: "pane cotto con foglie"; vengono usate in particolare quelle di rapa), 'U pesce fe'jute (lett.: "Il pesce fuggito"), 'U scescille e U' pappone.

VARIE
Nella città di Termoli si incrociano il 42° parallelo Nord e il 15° meridiano Est; quest'ultimo è il meridiano centrale del fuso orario (UTC+1 o Central European Time) di Berlino, Parigi e Roma (Europa centro-occidentale) che di fatto determina l'ora del fuso stesso (chiamata infatti "l'ora di Termoli"). Il meridiano è denominato Termoli-Etna e questo fa della città adriatica una "Greenwich" italiana. L'incrocio tra le due linee immaginarie avviene sulla spiaggia di Rio Vivo o più precisamente presso la marina di San Pietro, a pochi passi dal luogo dove fino a poco tempo fa era situato un trabucco in disuso (Trabucco di Bricche). I calcoli più datati situavano invece il punto di incrocio in corrispondenza di un'antica torretta semi-distrutta che si trova sempre sulla strada di Rio Vivo. Un bassorilievo ricorda tale luogo.

Il comune marinaro è in disputa con il comune di Ripatransone per il primato del vicolo più stretto di Italia che, a quanto pare, sembra essere quello del comune ascolano, (da 38 a 43 cm contro i circa 50 cm della "rejecélle" termolese) anche se recenti misurazioni stanno riportando il primato Nazionale, e addirittura Europeo, nella città molisana dato che in alcuni punti della stretta stradina il metro si è fermato a 33-34 cm.

Altra contesa con le Marche riguarda San Basso. Il comune di Cupra Marittima rivendica anch'esso di essere in possesso delle vere spoglie del Santo.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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