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Pozzilli
è un comune di 2.199 abitanti della provincia
di Isernia. Il suo nome che ricorda quello di Pozzuoli(Na)
molto probabilmente deriva da "puteoli"
i quali erano delle aperture di accesso all'acquedotto
augusteo (rivus venefranus)che attraversava il territorio
comunale. Il comune sorge nella valle del Volturno
a sud della catena montuosa delle Mainarde , con una
notevole vista sul Matese verso est. Il territorio
è circondato da foreste di pini e querce, mentre
le colline circostanti sono coperte di vigne e di
oliveti. Il nucleo principale di Pozzilli si è
sviluppato lungo il torrente Rava ai piedi di dolci
colline poco a nord di Venafro che sta per raggiungere
verso sudovest lungo le pendici del monte Santa Croce(m.Cerino).In
tenimento comunale verso est sulla riva destra del
fiume Volturno , ad una distanza di 4 km dal centro
abitato, sorgono delle sorgenti di acqua solfurea(La
z'lfatara) famose sin dal tempo dei Romani,tuttora
meta di scampagnate di fine settima nella bella stagione:
da alcuni anni il sito naturalistico è area
protetta (del WWF). Nella pianura ad oriente,tra il
centro di Pozzilli e quello di S.M.Oliveto,sorgono
a 2 km e 1/2 dal capoluogo le due frazioni Camerelle
e Triverno ormai unificate.Santa Maria Oliveto dista
da Pozzilli centro 4-5 km ed è situata verso
est su di un colle a 475 mt slm in posizione incantevole
soprattutto per il panorama della piana di Venafro
a sud e delle cime lontane degli Aurunci verso sudovest.
Molte altre frazioni come Vettese, Ciannalone,ecc.
sono state abbandonate. Resistono ancora Collegrotta
verso sudovest a 460 mt slm e Leone verso ovest sulla
sponda sinistra della Val di Rava su un poggio a 500
mt slm al confine con Casal Cassinese del Lazio. Dalle
colline di Pozzilli si possono vedere chiaramente
ad est Capriati al Volturno e Prata Sannita e- con
un buon binocolo-lungo la media valle del Volturno
a sudest non solo Sesto Campano a destra ma anche-più
in lontananza- Vairano Patenora colla sua Rocca verso
sinistra.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nel territorio comunale sono stati trovati resti fossili
i quali testimoniano la presenza dell'uomo sin dalla
preistoria. Pozzilli condivide con Venafro molta parte
della sua storia fino alla metà del XVII secolo
epoca in cui inizia a prendere corpo la sua fisionomia
come si leggerà qui di seguito. In località
Camerelle negli anni '70 fu ritrovato un cimitero sannitico
durante gli scavi della Volani nei pressi del passaggio
a livello ferroviario. In epoca romana il territorio
era attraversato da un acquedotto che captava le acque
sin dalle sogenti del Volturno a Rocchetta per portarle
a Venafro. In varie località sia fuori che dentro
l'abitato di Pozzilli centro sono venuti alla luce suoi
resti abbastanza eloquenti. Lopera doveva avere
molta importanza visto che sono giunte a noi testimonianze
di numerosi restauri che ad essa vennero operati. Alla
fine del 1700 in località Triverno fu trovata
la cosiddetta "Tavola Acquaria" risalente
al 26 a.C.(Imperatore Augusto),lastra di pietra sulla
quale erano state scritte le regole per la manutensione
dell'acquedotto e per la distribuzione delle sue acque.
Lo stesso nome "Pozzilli" si pensa possa provenire
dalla presenza di "piccoli pozzi" collegati
all'acquedotto(rivus venafranus) i quali servivano forse
per prendere l'acqua ma soprattutto per eseguire la
manutensione. Dissoltosi l'Impero Romano, sul finire
del VI secolo d.C. il territorio di Pozzilli entrò
nel Ducato-Principato longobardo di benevento(Vedi wikipedia:
Venafro). Pare che le truppe di Carlomagno,tra il 774(conquista
del Regno longobardo di Pavia)ed il 787(assedio di Salerno),siano
transitate per il territorio comunale combattendo aspramente
contro i Longobardi. Santa Maria Oliveto è la
più grossa frazione della quale si può
vantare il Comune di Pozzilli e sulle origini del suo
attuale insediamento si legge nel Chronicon Volturnense(redatto
in lingua beneventana nei 1130 nell'Abbazia di San Vincenzo
al Volturno):pare che sia stata fondata intorno all'anno
839 d.C., quando l'Abbazia inviò lì una
colonia proveniente dall'area Valva (zona Sulmona)la
quale vi costruì un villaggio sulla collina attorno
la chiesa di San Lorenzo. Pregevoli -seppure non ancora
ben recuperati -sono i resti del castello di S.M.Oliveto(vedi:Franco
Valente,arch.di Venafro). Nell'anno 1053 con Ruggero
il Guiscardo il Principato di Benevento passò
sotto il dominio dei Normanni. In quest'epoca- tra San
Vincenzo al Volturno e Montecassino sorsero insediamenti
Benedettini lungo il sentiero che monaci e pellegrini
percorrevano tra le due Grandi Abbazie. Resti di questi
insediamenti sono stati ritrovati in vari punti fra
i quali, parlando di Pozzilli,uno molto evidente in
località "Arcora"[1] a poca distanza
del centro abitato verso est ai piedi del monte Stingone:si
vedono ancora degli archi da cui appunto il nome dialettale
"arcura" dato alla località. Intorno
al 1228 il ducato-principato divenne parte integrante
del Regno di Sicilia unificato da Ruggero II normanno
d'Altavilla,nonno materno di Federico II di Svevia.
Il feudo di Pozzilli nel 1234 apparteneva a Ruggiero
Galluccio al quale venne successivamente usurpato da
un certo Gualtiero DAversa.Sconfitti Manfredi,figlio
di Federico II, nella battaglia di Benevento(1266)e
Corradino di Svevia,figlio di Corrado IV di Germania
a sua volta figlio di Federico II, nella battaglia di
Tagliacozzo(1268),Carlo I d'Angiò(fratello dell'allora
Re di Francia)chiamato in Italia dal Papa divenne Re
di Sicilia.L'Isola, ribellatasi agli Angiò nei
cosiddetti "vespri siciliani"del 1282,passò
agli Aragonesi e Palermo diventò capitale del(nuovo)
Regno di Sicilia mentre Napoli divenne capitale del
Regno omonimo con Carlo I d'Angiò.Nel 1441 Alfonso
V (Re di Trinacria,di Sardegna e d'Aragona) riunificò
di nuovo quello che era stato il regno Normanno-Svevo
di Sicilia che però prese il nome di Regno delle
Due Sicilie con capitale NAPOLI. Alfonso V° d'Aragona
prese il titolo di Alfonso I° "Rex utriusque
Siciliae".Per il seguito vedi Wikipedia alla voce:
Regno di Napoli. Nel XVI secolo i titolari del feudo
divennero i Pandone di Venafro i quali furono succeduti
dai Gaetani, che ne detennero il possesso fino alla
definitiva scomparsa del sistema feudale. Il nome "Pozzilli"
si trova citato per la prima volta in una bolla del
1646 di Papa INNOCENZO X.Comunque in quest'epoca tutti
gli insediamenti di Pozzilli erano dei "casali"
del comune di Venafro. Fino all'unità d'Italia
Pozzilli, Santa Maria Oliveto e dintorni rimasero territori
del regno delle due Sicilie del quale condivisero il
destino(vedi Wikipedia). Fino al [1810] Pozzilli è
stata una frazione di Venafro insieme a Filignano, Conca
Casale, Ceppagna e Sesto Campano(Venafro e riuniti).Santa
Maria Oliveto invece era a se stante "possedimento"
di Montecassino e passò al comune di Pozzilli
come frazione poco prima dell'unità d'Italia
con regio decreto di Ferdinando II di Napoli, Re delle
Due Sicilie. Durante la seconda guerra mondiale tra
l'autunno del 1943 e la primavera del 1944 il territorio
di Pozzilli e quello dei paesi circostanti furono teatro
di aspri combattimenti fra i Tedeschi[2] asserragliati
sui monti a nord-ovest del fiume Volturno e gli Alleati
anglo-franco-americani[3],lungo la famosa "linea
Gustav". Gravissimi danni furono provocati non
tanto dai cannoneggiamenti o dai bombardamenti quanto
volutamente dai Tedeschi per rappresaglia o per far
terra bruciata agli Alleati che avanzavano. Nel periodo
postbellico attiva e rapida è stata la ricostruzione
soprattutto per merito del piano Marshall degli Stati
Uniti d'America(ERP).Esaurita ormai la spinta alla ricostruzione
sia materiale che morale,negli anni 60-70 questi paesi
sono stati oggetto di emigrazione sia all'estero che
al norditalia con notevole decremento della popolazione.
Solo dagli anni 80 si è verificato il fenomeno
inverso soprattutto per effetto dell'industrializzazione
sia locale(Nucleo Industriale di Pozzilli e Venafro)che
a breve distanza(Cassino).Nella primavera del 1984 il
centro abitato di Pozzilli, come quello di altri comuni
della zona ,ha subito gravi danni per un terremoto sprigioinatosi
nella Valle di Comino(Frosinone).In questi ultimi anni
l'economia di Pozzilli-Santa Maria Oliveto ruota intorno
all'IRCCS Neuromed localizzato dal 1991 con il suo polo
ospedaliero nel centro di Pozzilli e con quello di ricerca
nella frazione Camerelle. Dal 1994,insieme ad altri
338 soci,fa parte dell'Associazione Nazionale Città
dell'Olio (ANCO).
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Popolazione
Residente 2.201 (M 1.091, F 1.110)
Densità per Kmq: 65,1
CAP
86077
Prefisso Telefonico 0865
Codice Istat 094038
Codice Catastale G954
Numero
Famiglie 862
Numero Abitazioni 1.297
Denominazione Abitanti pozzillesi
Santo Patrono Sant'Anna
Festa Patronale 26 luglio
Il
Comune di Pozzilli fa parte di:
Comunità Montana del Volturno
Associazione Nazionale Città dell'Olio
Comuni Confinanti
Acquafondata (FR), Capriati a Volturno (CE), Conca
Casale, Montaquila, Monteroduni, Venafro
Chiese e altri edifici religiosi pozzillesi
Chiesa Vecchia
Chiesa di Santa Caterina
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