Chieti
è un comune italiano capoluogo dell'omonima
provincia dell'Abruzzo e già capoluogo dell'Abruzzo
Citeriore. Gli abitanti di Chieti si chiamano teatini
dall'antico nome latino e greco della città,
Teate. Chieti si trova nella parte centro-orientale
dell'Abruzzo, a 330 metri sul livello del mare, su
un colle che divide le acque del bacino del fiume
Pescara (a nord) da quelle del fiume Alento (a sud).
La città gode di una favorevole posizione geografica,
sia perché vicina alla riviera adriatica ed
alle masse montuose della Majella e del Gran Sasso
in una varietà di panorami unici per ricchezza
e varietà di paesaggi, sia perché vicina
alle principali reti di trasporto del versante adriatico
del Centro Italia (autostrade A14 ed A25, tratte ferroviarie
adriatica ed appenninica, Aeroporto d'Abruzzo a San
Giovanni Teatino (Chieti) che dista soli 12 km dal
centro storico). La città è suddivisa
in due nuclei, Chieti Alta e Chieti Scalo. Tra Chieti
e Pescara c'è l'insediamento di Sambuceto,
nel comune di San Giovanni Teatino provincia di Chieti.
Chieti Alta è il nucleo più antico della
città. Situato sul colle, ospita tantissimi
resti ed edifici storici che raccontano i molti secoli
di vita del capoluogo teatino. Chieti Scalo è
invece la parte nuova e maggiormente commerciale della
città. Adagiata nella vallata a nord della
collina ed estesa fino all'argine destro del fiume
Pescara, si è sviluppata seguendo prevalentemente
le impronte dell'antica Via Tiburtina Valeria (che
nel territorio del capoluogo viene ridenominata e
suddivisa in Viale Abruzzo, Viale Benedetto Croce
e Viale Unità d'Italia) e della ferrovia che
la attraversa. Chieti Scalo è popolata anche
da numerosissimi studenti universitari che frequentano
la sede teatina del Campus dell'Università
Gabriele d'Annunzio (che contava circa 30.000 iscritti
nell'anno accademico 2007-2008). In linea con la generale
tendenza che vuole un leggero spopolamento delle aree
urbane a favore dei piccoli centri subito fuori città,
anche Chieti ha visto una leggera diminuzione del
numero di abitanti nel corso degli ultimi anni. Una
importante caratteristica dello spostamento della
popolazione teatina consiste nell continuo allargamento
della parte bassa della città (Chieti Scalo),
la quale tende a formare un'unica area urbana con
la frazione teatina Brecciarola ad ovest (grazie soprattutto
alla creazione del Parco Fluviale) e con San Giovanni
Teatino (CH) e le sue frazioni ad est della città.
ETIMOLOGIA
Anticamente chiamata Teate, la base Tea si confronta
con Teos antica città della costa ionica.
DA
VEDERE
Il corso principale della città è Corso
Marrucino, che parte da Piazza Trento e Trieste (comunemente
conosciuta anche come Piazza Trinità), attraversa
Piazza Gian Gabriele Valignani e termina su Via Arniense,
nel cuore della parte storica del capoluogo teatino.
Il palazzo del Municipio si trova in Piazza San Giustino
(un tempo dedicata a Vittorio Emanuele II), mentre
il palazzo della Provincia si trova lungo Corso Marrucino.
Attualmente la sede municipale è situata sul
Corso Marruccino, all'ex sede della Banca d'Italia,
in seguito ai danni dovuti al sisma dell'aprile 2009.
MANIFESTAZIONI
Tra le manifestazioni cittadine un posto di primissimo
piano spetta senz'altro alla suggestiva ed antichissima
Processione del Venerdì Santo di Chieti, che
si svolge ogni anno nel Venerdì Santo. Tale
tradizione ha mantenuto nel tempo, sin dalle sue antichissime
origini (per alcuni risalenti all'842 collocandosi
così come la più antica d'Italia) grande
solennità rituale ed intenso fervore spirituale,
divenendo nel corso dei secoli una delle più
significative espressioni religiose della Pasqua italiana.
Da notizie storiche documentate la sua origine viene
fatta risalire, nella forma attuale, al secolo XVI,
contestualmente alla fondazione dell'Arciconfraternita
del Sacro Monte dei Morti, avvenuta sul modello della
omonima "Confraternita dell'Orazione e Morte
di Roma", a cui per un certo periodo il sodalizio
teatino è stato aggregato, prima della sua
formale istituzione avvenuta il 1603; l'autorità
religiosa dell'epoca concesse, come sede, l'attuale
Cappella annessa alla cripta di San Giustino, nella
cattedrale, rimasta ancora oggi sede dell'Arciconfraternita.
La Settimana Mozartiana è una manifestazione
che si svolge a Chieti nel mese di luglio, e nelle
sue ultime edizioni ha riscosso notevole successo
facendo accorrere turisti da tutta Italia ed anche
dall'estero. Essa intende celebrare il genio del celeberrimo
compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart. Per
questa occasione la città teatina, suggestivamente
trasformata in una piccola Salisburgo, ospita per
una settimana concerti sinfonici e da camera, spettacoli
di danza e teatro, mostre, fontane luminose, film
all'aperto, personaggi in costumi d'epoca, fuochi
d'artificio, mostre e punti gastronomici dedicati
alla cucina austriaca, il tutto dislocato nelle piazze
e nei vari angoli del centro storico allestiti per
l'occasione.
Il Presepe vivente di Chieti si svolge tutti gli anni
il 6 di gennaio nel centro storico della città,
tra le piazzette ed i vicoli attorno alle vie principali
che si adattano perfettamente nella ricostruzione
delle atmosfere pastorali della Natività. La
scena principale è solitamente dotata di un
faro molto potente che proietta la propria luce nel
cielo, visibile anche a diversi chilometri di distanza
dal capoluogo teatino, simboleggiando la stella cometa
che guidò i Re Magi verso la capanna dov'è
nacque Gesù.
La Guerra in Casa raccolta di materiali sulla memoria
orale della seconda guerra mondiale in Abruzzo, edita
su DVD e libri, nella primavera di ogni anno viene
presentata al Teatro Marrucino di Chieti dagli autori
Anna Cavasinni, Fabrizio Franceschelli e Max Franceschelli.
Nel 2009 è stato proiettato al folto pubblico
il film La Brigata Maiella, con la partecipazione
dell'arcivescovo Bruno Forte e di Carlo e Nicola Troilo,
figli dell'avv. Ettore Troilo, fondatore della Brigata
Maiella.
Ogni anno, nel mese di maggio, in occasione della
festa patronale di San Giustino viene organizzato
il Maggio Teatino, che prevede un foltissimo calendario
di eventi e manifestazioni che coinvolgono piazze,
rioni, quartieri, vie e strade dell'intero centro
storico nonché il Teatro Marrucino e i vari
impianti sportivi. Gli appuntamenti sono di vario
genere; molto suggestive sono le ricostruzioni storico-medievali
tra cui spiccano la sfilata degli sbandieratori, l'allestimento
della Giostra del Saracino e la processione del Santo
Patrono, seguita dalla suggestiva sfilata in costume
dell'associazione medioevale "Teate Nostra",
vissuta dai cittadini con grande partecipazione. Molti
sono inoltre gli appuntamenti musicali e sportivi
(calcio, tennis, equitazione, pallavolo, atletica),
le manifestazioni culturali e gli spettacoli notturni.
Premio Giuseppe Prisco che ogni anno viene consegnato
a personaggi del mondo dello sport e del giornalismo
sportivo che si sono distinti per lealtà, correttezza
e simpatia sportiva. La giuria addetta a decretare
i vincitori del riconoscimento è composta da
Edmondo Berselli, Candido Cannavò, Italo Cucci,
Antonio Ghirelli, Mauro Mattioli, il Magnifico Rettore
dell'Università degli studi di Teramo, Corinto
Zocchi e Sergio Zavoli. Della giuria faceva parte
anche il giornalista Giorgio Tosatti, scomparso nel
2007. La manifestazione si svolge presso il Teatro
Marrucino e il premio è stato realizzato dallo
scultore Pietro Cascella.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le sue origini storiche si confondono con la mitologia;
si narra infatti che fu fondata dall'eroe Achille,
che la chiamò Teate in onore di sua madre.
L'eroe è rappresentato nello stemma del Comune
su di un cavallo rampante, mentre regge una lancia
ed uno scudo su cui è raffigurata una croce
bianca su campo rosso con quattro chiavi, che rappresentano
probabilmente le quattro porte d'ingresso dell'antica
Chieti. Altre leggende sulle origini di Chieti narrano
che venne fondata dai Pelasgi in onore della ninfa
Teti (in greco Thètis). Secondo gli scritti
del Nicolino, invece, fu fondata da Ettore nel 1247
a.C., ben 494 anni prima della nascita di Roma. E
ancora, secondo lo storico greco Strabone la città
fu fondata dagli Arcadi e inizialmente denominata
Tegeate (in greco). Quel che è certo è
che Chieti, l'antica Teate Marrucinorum, fu la capitale
del bellicoso popolo dei Marrucini, che si distinsero
per i duri combattimenti contro Roma conclusi nel
304 a.C. con un trattato di pace; da quel momento
i Marrucini divennero fedeli alleati dei Romani, offrendo
loro appoggio militare in numerose ed importanti battaglie
(contro Pirro, contro i Galli Cisalpini, contro Perseo
di Macedonia, contro Annibale ed Asdrubale). Partecipò
alla guerra sociale, dove perse la vita, il condottiero
marrucino Herius Asinius Herio Asinio. Nel 91 a.C.
Chieti entrò definitivamente nell'orbita romana:
fu eretta a Municipio e divenne il principale centro
economico della regione arrivando a contare oltre
60.000 abitanti, una popolazione considerevolmente
elevata per l'epoca. A seguito del crollo dell'Impero
Romano, Chieti fu distrutta dalle ondate barbariche
di Visigoti ed Eruli, ma tornò ad avere un
ruolo predominante sotto la dominazione dei Longobardi
che la fecero Gastaldato di dominio regio, finché
non fu distrutta da Pipino e rimase per due secoli
alle dipendenze del Ducato di Benevento. In seguito,
sotto il controllo dei Conti Normanni, la città
tornò a conoscere popolosità e dinamismo
e continuò a far valere il proprio ruolo di
preminenza anche sotto la dominazione sveva. Con gli
Angioini e soprattutto con gli Aragonesi, conobbe
un ulteriore periodo di grande sviluppo e fu posta
a capo di tutti gli Abruzzi con diritto di battere
moneta propria. Nel Seicento assunse la conformazione
urbanistica che fondamentalmente ancora oggi la contraddistingue
e che fu favorita dal potere ecclesiastico che in
epoca di Controriforma si prodigò nella costruzione
di imponenti edifici, tra cui il Palazzo del Seminario
Diocesano, che si aggiunsero ad altre importanti opere
erette principalmente il secolo prima (Torre Arcivescovile,
ammodernamento della Cattedrale di San Giustino).
Nel 1656, a seguito di una grave epidemia di peste,
la città vide ridurre drasticamente i cittadini
eletti del Parlamento teatino, i quali avevano il
compito di eleggere il Camerlengo e i Magistrati,
che erano i principali addetti alla pubblica amministrazione.
Nella seconda metà del XVIII secolo tornò
a svilupparsi un certo dinamismo, soprattutto culturale,
che portò all'istituzione di scuole ed accademie
(in questo periodo lo storico e poeta Federico Valignani
fonda la nota Colonia Tegea) con conseguente incremento
dello sviluppo del patrimonio artistico. Nell'Ottocento
ebbe inizio l'occupazione francese, nonostante il
popolo teatino fosse stato tra quelli che più
ardentemente avevano espresso posizioni antifrancesi;
nel 1806 i francesi costituiscono la città
in piazzaforte, arricchendola di nuove strutture amministrative.
Nel periodo risorgimentale molti teatini si distinsero
per il loro contributo alla lotta per l'unificazione
e molti di essi pagarono col carcere e la persecuzione,
ma infine, nel 1860, la città accolse in modo
trionfale il re Vittorio Emanuele II proclamando la
sua annessione al Regno d'Italia. Nel corso della
seconda guerra mondiale Chieti, insieme ad altre città
come Parigi, Roma, Firenze e Belgrado, fu dichiarata
città aperta, grazie soprattutto alle richieste
dell'Arcivescovo della Arcidiocesi di Chieti-Vasto
Monsignor Giuseppe Venturi. In epoca storica recente
la città di Chieti si è distinta per
la notevole evoluzione urbana che si è compiuta
soprattutto nella zona dello Scalo, il cui sviluppo
industriale è stato ed è molto fiorente.