Bolzano
è la città capoluogo della Provincia
autonoma di Bolzano, nonché dell'omonimo comprensorio.
La sua popolazione, secondo il censimento del 2001,
è per il 73% di lingua italiana, per il 26,29%
di lingua tedesca e per lo 0,71% di lingua ladina;
l'agglomerato urbano bolzanino sale a 140.000 abitanti,
se si conta l'intera popolazione della conca, che
comprende i centri di Laives, Bronzolo, Vadena, Appiano,
Cornedo e Terlano. La percentuale di stranieri, provenienti
in maggioranza dall'Europa extracomunitaria, al 31
dicembre 2006 ammontava all' 9% (8.997). Bolzano conseguì
il diritto di città nel 1268. La città
è situata alla quota di 262 m nella parte orientale
dell'ampia conca originata dalla congiunzione delle
valli di Isarco, Sarentina e dell'Adige. La conca
è delimitata ad ovest dalla catena della Mendola,
a nord-ovest dell'Altopiano del Salto (Salten, 1.500
m), a nord-est dauna cima minore del Renon (Ritten)
chiamata Monte Tondo (Hörtenberg), e a sud-est
dal Monte Pozza (Titschen, 1.619 m) sul cui versante
settentrionale si trova la località Colle (Kohlern),
il cui nome è spesso impropriamente usato per
designare l'intero monte. Una piccola balza rocciosa
di quest'ultimo, chiamata Virgolo, si erge verticalmente
a ridosso la città. La città è
collegata ai tre monti più vicini da funivie
che superano ciascuna circa mille metri di dislivello:
la funivia del Colle che risale il Monte Pozza sino
al Colle di Villa (Herrenkohlern), quella del Renon
con arrivo a Soprabolzano e quella di San Genesio
che raggiunge l'omonimo paese sull'altopiano del Salto.
Dalla città, guardando in direzione est lungo
la val d'Isarco, si vede il poco lontano e suggestivo
Catinaccio (Rosengarten, 3.004 m), che è parte
delle Dolomiti, con le caratteristiche Torri del Vajolet.
Per lo svago ha a disposizione dei bei giardini-passeggiate
sia in città (i famosi Prati del Talvera, con
ottime attrezzature di ricreazione) sia nei dintorni
(passeggiate del Guncina e di S.Osvaldo), di piscine
coperte e all'aperto, di numerosi campi sportivi per
tutti gli sport più popolari: calcio, rugby,
baseball, football americano, basket, di un grande
stadio del ghiaccio coperto, il Palaonda (7.220 posti
a sedere), di un ampio e attrezzato edificio fieristico
con relativo quartiere.
Bolzano
è attraversata dal torrente Talvera che confluisce
in città nel fiume Isarco, il quale a sua volta
si getta nell'Adige pochi chilometri a sud della città
stessa. Il nucleo storico della città risiede
nel triangolo delimitato a ovest dal torrente Talvera,
a sud dal fiume Isarco e a nord-est dal Monte Tondo.
Il clima della città, situata in un fondovalle
alpino, risulta essere continentale, con minime invernali
spesso sotto zero e massime estive anche oltre i 35°C;
le precipitazioni sono piuttosto scarse e generalmente
sotto forma di neve in inverno, mentre risultano essere
abbondanti in estate, quando possono svilupparsi temporali,
soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, per il
contrasto di masse d'aria di diverso tipo. Le aree
del territorio comunale situate a quote superiori,
sono caratterizzate da un clima alpino, i cui caratteri
variano in funzione dell'altitudine, dell'orografia
e dell'esposizione.
Fierabolzano
- Bozenmesse
Numerose le manifestazioni organizzate dall'Ente Fiera,
per il programma completo: www.fierabolzano.it
Principali
manifestazioni
Bolzano Festival Bozen propone i concerti delle orchestre
giovanili Gustav Mahler Jugendorchester e EUYO dirette
da Claudio Abbado, il Concorso Pianistico Internazionale
Ferruccio Busoni (trasmesso in Euroradio), la rassegna
Antiqua (musica rinascimentale e barocca) e l'Accademia
Gustav Mahler. Grazie a ciò Bolzano viene definita
la "capitale" europea della musica classica
giovanile.
Transart è una manifestazione regionale di
musica contemporanea
Bolzano Danza - Tanzsommer Bozen è una manifestazione
estiva di danza
Musica in aulis è un festival di musica da
camera
Jazz and others - International Jazz Festival Bolzano-Bozen
è un importante festival jazzistico internazionale
estivo
4 Film Festival è un festival cinematografico
biennale, all'interno del quale vengono presentati
film e documentari a tema (Borderlands - Terre di
confine), film muti rimusicati (Rimusicazioni) e cortometraggi.
"ShortFilmFestival - a novembre di ogni anno
due concorsi, nazionale ed internazionale di cortometraggi
- (Opere Nuove e No Words)
Bozner Filmtage è una rassegna cinematografica
organizzata dal Filmclub.
museumnovember iniziative culturali nei musei bolzanini
durante il mese di novembre che si conclude con la
Lunga Notte dei Musei - Lange Nacht der Museen, nella
quale i musei rimangono aperti fino a notte fonda
e l'ingresso è libero. Durante la Lunga Notte
dei Musei provinciale (in contemporanea all'omologa
iniziativa austriaca) che si tiene in ottobre è
il turno del MMM Firmian e del Museo della Tecnica
(centrale idroelettrica ENEL aperta al pubblico in
alcune occasioni).
Wintermezzo Settimana musicale dedicata a Richard
Strauss e Ludwig Thuille.
Festival Studentesco Provinciale, raccoglie esibizioni
artistiche (canto, danza classica e moderna, recitazione,
cabaret, musica classica e moderna, più gare
sportive) di studenti e studentesse di tutte le scuole
del capoluogo e più in generale della Provincia.
Art.May.Sound, primo festival di fumetto, musica e
gioco della Regione, raggiunge quest'anno (2010) la
sua quarta edizione. Ospita ogni anno nel mese di
maggio mostre, esposizioni, concerti in centro città.
Toponomastica
Il nome latino Pons Drusi non è certo alla
base del nome odierno. Vi sono due principali ipotesi
sulla derivazione del nome "Bolzano" e "Bozen".
La più diffusa è quella che indica il
territorio di Bolzano come un antico possedimento
di un celta di nome Bautius (o Baudius), da cui derivò
Praedium Bautianum o Baudianum, ovvero "podere
di Bautius" (o Baudius), poi tramutatosi in Bauzanum,
da cui attraverso varie trasformazioni il nome attuale
in italiano, tedesco e ladino[2]. La seconda ipotesi
farebbe derivare il nome da Castellum Balteanum, ossia
"accampamento in terreno paludoso", dall'indoeuropeo
"balt" (la stessa radice che fa derivare
la parola "Baltico"), che non è totalmente
da escludere. Il toponimo è attestato già
nell'VIII secolo come Bauzano, Bauzana, Pauzana e
Pozana, dai quali sono derivate l'odierna forma tedesca
"Bozen" (conosciuta già nel 1133)
e quella italiana (nel 1223). I nomi dialettali tedeschi
sono Boazn (/'po:ats?n/) o Bouzn (/'po:uts?n/) e la
"/p/" è una caratteristica molto
diffusa nella storia toponomastica (Pauzana, Pozana,
Poczen, Pozen e Potzen), anche per la particolarità
della pronuncia bavaro-austriaca che scambia spesso
le "/b/" con le "/p/" . Da Pulsan
del 1500 derivano i nomi ladini:
Balsan
(ladino badioto)
Bulsan (gardenese)
Bolsàn (livinallese o fodom)
Busan (fassano e ampezzano)
Popolazione
La popolazione della città dopo anni di continuo
crollo della popolazione con il minimo storico degli
ultimi trent'anni al censimento del 2001 con meno
di 95.000 persone censite è in ripresa, soprattutto
grazie al saldo migratorio. Dopo aver contato una
popolazione residente prossima ai 100.000 abitanti
per tutto il 2006 e all'inizio del 2007, ha superato
nuovamente il limite nel mese di marzo 2007. Bolzano
ha registrato il primo superamento della quota dei
100.000 abitanti nel novembre 1966 arrivando al massimo
il 31 dicembre 1975 con 107.112 residenti, con un
successivo calo progressivo fino a oltrepassare in
negativo il limite nel corso del 1991. Fra il 1966
in poi il minimo storico si è registrato in
occasione del censimento della popolazione del 2001
con una popolazione registrata inferiore ai 95.000
abitanti. Questo calo è in buona parte legato
al trasferimento di molti bolzanini in comuni limitrofi
(Laives, Bronzolo, Appiano, Terlano), la cui popolazione
è fortemente cresciuta negli stessi anni. A
Bolzano vive il 20,4% dell'intera popolazione provinciale
e considerando l'hinterland (circa 140.000 abitanti),
la popolazione concentrata in città e nei comuni
limitrofi incide per circa il 30% a livello provinciale.
Edifici
storici
Numerosi sono i castelli sul territorio comunale o
nelle immediate vicinanze: per questo motivo la conca
di Bolzano è stata dichiarata la zona con la
più alta densità di castelli in Europa
Castel
Firmiano- Schloss Sigmundskron Domina dall'alto il
corso del fiume Adige. È stato ristrutturato
ed ora è la sede principale del Museo della
Montagna ideato dal famoso alpinista Reinhold Messner.
Castel Flavon-Haselburg Domina il rione di Aslago(Oberau-Hasloch),
ed ha subito una recente importante ristrutturazione
Castel Mareccio-Burg Maretsch Situato in pieno centro
storico, lungo il corso del Talvera, circondato da
vigneti. Affreschi del XVI secolo; alcune sale vengono
adibite a numerose e prestigiose mostre temporanee
Castel Novale-Schloss Ried Situato all'imbocco della
Val Sarentina(Sarntal)
Castel Rafenstein Antiche rovine
Castel Rendelstein Castelletto del 1200, lungo il
corso del Talvera
Castel Roncolo - Schloss Runkelstein: Situato all'imbocco
della Val Sarentina. È detto il maniero illustrato
per gli affreschi trecenteschi. Ampio spazio dedicato
a mostre permanenti e temporanee
Castel Sant'Antonio-Schloss Klebenstein Dimora nobiliare
del XIII secolo.
Castel Weinegg Situato alle pendici del Virgolo(Vigl)
Torre Druso Torre merlata, unici resti visibili dello
scomparso Castello di Treuenstein. Nota anche come
Gescheibter Turm
Palazzo delle Poste, progetto di Albert Canal (1889-90)
Monumento alla Vittoria, nell'omonima piazza, opera
dell'architetto Marcello Piacentini (1928)
Edificio Sede dell'EURAC e Convenzione delle Alpi
(ex Casa GIL), Francesco Mansutti e Gino Miozzo (1934-36),
progetto di ampliamento Klaus Kada (1998-2001)
Area ex Semirurali - Carlo Aymonino (1979-86)
Teatro Comunale - Marco Zanuso
Museion - progetto di KSV Krüger Schuberth Vandreike
(2008)
Nuova sede della provincia Palazzo II - Oswald Zoeggeler
(1997-2001)
Il Rifugio Bolzano al Monte Pez, in cima allo Sciliar
Edifici
religiosi
Il Duomo di Bolzano
Il Duomo visto da piazza WaltherDuomo di Bolzano,
concattedrale della Diocesi di Bolzano-Bressanone
in stile gotico e romanico dedicata a Santa Maria
Assunta
Chiesa dei Domenicani Chiesa con chiostro in stile
gotico
Chiesa dei Cappuccini Chiesa del XVII secolo con sotterraneo
contenente reperti archeologici di epoca romana e
medievale
Chiesa dei Francescani Chiesa con chiostro in stile
gotico
Chiesa dei Carmelitani Chiesa in stile moderno del
1948
Abbazia di Muri-Gries Antico castello principesco
medievale
Chiesa di Sant'Agostino Chiesa in stile barocco contigua
all'Abbazia di Muri-Gries
Chiesa di San Giovanni in Villa Piccola chiesa del
XII secolo nell'omonimo quartiere a ridosso del centro
Chiesa dell'Ordine Teutonico Complesso del XIV secolo
Vecchia Parrocchiale di Gries Contiene un crocifisso
romanico del 1200 e il prezioso altare a scrigno di
legno del famoso scultore Michael Pacher
Chiesa di Santa Maddalena Chiesa del XII secolo nell'omonimo
quartiere vinicolo
Chiesa del Calvario al Virgolo Chiesa barocca del
Settecento su una rupe dominante la città
Chiesa di San Vigilio al Virgolo Chiesa romanica del
XIII secolo
Chiesa di San Martino a Campiglio Chiesa situata nella
zona di Campiglio oggi a fianco all'autostrada
Gruppi
linguistici
Bolzano ha la caratteristica principale di essere
una città dove convivono tre gruppi linguistici:
quello italiano, quello tedesco e quello, seppur ampiamente
minoritario, ladino. All'ultimo censimento della popolazione
la maggioranza si è dichiarata appartenente
al gruppo linguistico italiano (73%), chi si è
dichiarato appartenente al gruppo linguistico tedesco
raggiunge il 26,29% mentre chi si è dichiarato
ladino è lo 0,71%. Bolzano è dunque
uno dei cinque comuni dell'Alto Adige dove la maggioranza
della popolazione è italofona e di questi è
quello con la percentuale superiore. Gli italofoni
sono sparsi in tutti i quartieri della città
anche se sono in minoranza in alcuni quartieri storici
(Centro Storico, Rencio, Gries) e solo una piccola
minoranza (perlopiù trentini) era già
presente in città prima dell'annessione della
città all'Italia. Secondo il censimento del
1910 i parlanti italiano o ladino erano nel comune
di Bolzano, inclusa Dodiciville (escluso il comune
di Gries) il 6,43% (3,74% Bolzano; 10,27% Dodiciville).
La maggior parte degli italofoni non nati a Bolzano
(soprattutto anziani ed immigrati recenti dal Sud
Italia) proviene (al 31.12.2005.) da Veneto (8,20%),
Trentino (5,67%) e Calabria (2,47%) e sono in diminuzione,
mentre aumentano le immigrazioni da regioni come Campania,
Puglia e Sicilia. Comunque il 51,23% (in diminuzione
rispetto all'anno precedente) è bolzanino di
nascita. Gli italofoni di Bolzano non possiedono un
proprio dialetto regionale anche se nella lingua italiana
parlata a Bolzano esiste un substrato veneto-trentino.
Molti parlano l'idioma della regione d'origine (soprattutto
il veneto e il trentino). Ancora oggi alcune comunità
regionali hanno proprie associazioni per mantenere
la cultura d'origina (Club Rodigino, Fogolar Furlan,
Circolo Sardo). I germanofoni sono in maggioranza
nei quartieri storici e ad Aslago e sono piuttosto
numerosi nel quartiere popolare Europa a Don Bosco.
I germanofoni abitano in gran maggioranza anche la
campagna bolzanina. Numerosi sono anche i cittadini
germanici[7] residenti a Bolzano. Prima dell'annessione
di Bolzano all'Italia e prima dell'italianizzazione
forzata, Bolzano era una città quasi totalmente
di lingua tedesca (94% circa). La comunità
ladina di Bolzano è la più variegata
dell'Alto Adige ed infatti è composta da gardenesi,
badioti, fassani, ampezzani e anche friulani (probabilmente
anche nonesi si sono dichiarati ladini, anche se non
riconosciuti come tali). Tuttavia i dichiarati al
gruppo linguistico ladino non superano lo 0,71% e
sono di fatto superati da comunità immigrate
più numerose. A Bolzano hanno sede la Comunità
ladina (Comunanza Ladina a Bulsan), la Consulta ladina
istituita dalla Città di Bolzano e con 17 membri
e a livello provinciale vi è l'Assessorato
alla Cultura Ladina e l'Istituto Pedagogico Ladino.
A Bolzano è inoltre presente un'altra minoranza
autoctona, ossia quella dei sinti, composta da circa
180 persone residenti perlopiù nei campi sosta
nella periferia della città. I sinti sono cittadini
italiani residenti in Alto Adige da molte generazioni
e da poco tempo esiste un'associazione romanés.
Negli ultimi anni si sono aggiunti circa 130 rom provenienti
dalla ex Jugoslavia.
Religione
La maggioranza dei bolzanini, sia italofoni che germanofoni,
è di religione cattolica romana e Bolzano è
dal 1964 sede vescovile della Diocesi di Bolzano-Bressanone.
Inoltre Bolzano è suddivisa in due decanati
e diciotto parrocchie (10 bilingui, 6 italiane e 2
tedesche). Molti cattolici lo sono solo formalmente,
ma non sono di fatto praticanti. Sempre più
spesso si svolgono messe soprattutto per la comunità
polacca o ispanica. A Bolzano è però
presente da più di un secolo la più
numerosa comunità evangelico-luterana della
regione composta da circa 600 fedeli e con una propria
chiesa e un proprio pastore. La Comunità fa
parte della Chiesa Evangelica Luterana in Italia e
il territorio della comunità di Bolzano va
dal Brennero alla riva orientale del Lago di Garda
e inoltre ha a disposizione uno spazio sulla radio
del Sender Bozen della RAI. La chiesa evangelico-luterana
è il luogo di culto anche della comunità
veterocattolica . A Bolzano sono presenti anche molti
testimoni di Geova e seguaci di altre confessioni
libere come quelli della Chiesa cristiana avventista
del settimo giorno, Chiesa Neo Apostolica e della
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi
Giorni (mormoni), tutte con una sede a Bolzano. A
Bolzano sono sempre state presenti piccole comunità
ebraiche, anche se non sempre stabili e non numerose.
La comunità ebraica più importante della
regione è quella di Merano (falcidiata negli
ultimi anni della seconda Guerra Mondiale dai nazisti,
con gravi complicità locali) dove è
presente una sinagoga e alla quale fanno capo tutte
le famiglie ebraiche dell'Alto Adige (circa 60 membri)
e quindi anche di Bolzano, dove si trova invece il
più grande cimitero ebraico della regione.
Con l'immigrazione sono giunte anche persone di fedi
orientali e cristiano-ortodosse come la comunità
greco-cattolica romena a Bolzano (una comunità
russo-ortodossa storica è presente a Merano),
ma la parte più rilevante è costituita
dagli islamici che probabilmente superano le 3.000
unità (ossia circa il 3% della popolazione)
rendendo la comunità islamica la più
numerosa tra le fedi minoritarie. Nonostante ciò
non sono ancora presenti luoghi di culto stabili.
Preistoria
In questo periodo la conca bolzanina era una piana
malsana e paludosa, ma reperti archeologici risalenti
al periodo preistorico fanno ritenere che le pendici
dei monti attorno ad essa fossero comunque già
abitate.
Periodo
romano
Nel 15 a.C. il generale Druso nel conquistare le Alpi
fondò un accampamento noto col nome di Pons
Drusi (Ponte di Druso), documentato sulla Tabula Peutingeriana
del IV secolo d.C.; si ritiene che esso potesse collocarsi
nell'attuale area bolzanina. Dopo le varie ipotesi
che lo collocavano sotto l'attuale Castel Firmiano
o nei pressi di Rencio, oggi più accreditate
sono quelle che pongono la stazione romana dove adesso
si trova il paese di Cardano nel comune di Cornedo
oppure nel centro storico, dove sono stati trovati
resti di costruzioni romane (sotto l'attuale Convento
dei Cappuccini) e di una basilica paleocristiana (sotto
l'attuale Duomo).
Dal
Medioevo al 1800
Nell'Alto Medioevo gli abitanti del territorio che
si stava trasformando da Pons Drusi a Bauzanum si
spostarono sul Virgolo dove nel VII secolo si stabilì
un conte dei Baiuvari; il territorio divenne così
parte del Sacro Romano Impero. Agli inizi dell'XI
secolo, per volontà del vescovo di Trento Ulrico
II, vennero eretti i primi edifici della nuova Bolzano
in valle (dove oggi si trova piazza del Grano). La
nuova città si sviluppò subito diventando
un importante centro mercantile, dove si svolgevano
numerose fiere annuali. Nel 1268 Bolzano divenne una
città (Stadt) dedita al commercio e ai contatti
fra nord e sud dell'Europa. La città si sviluppò
velocemente, espandendosi oltre il nucleo originario,
quello dei Portici e nel 1300 contava già 3.000
abitanti. Fino al XIII secolo Bolzano era il capoluogo
dell'omonima contea sotto il controllo dei vescovi
principi di Trento, dopodiché la zona cadde
sotto il controllo dei conti di Tirolo, nei pressi
di Merano, che diedero poi il nome all'intera regione.
Quindi passò agli Asburgo, alla quale rimase
quasi ininterrottamente fino al 1918. Nel 1437 la
città si dotò del primo statuto. Nel
XVII secolo Bolzano conobbe il periodo di massimo
splendore, quando Claudia de' Medici, contessa del
Tirolo, concesse alla città i privilegi mercantili
e fece erigere il Magistrato Mercantile, un tribunale
bilingue che si occupò di litigi tra commercianti
nel periodo delle fiere. La città era già
da sette secoli luogo di scambi commerciali, nonché
abitata da banchieri fiorentini come i Bocci, che
tedeschizzarono il loro cognome in Pötsch. In
questo periodo Bolzano divenne anche un importante
centro artistico e culturale, dove gotico e romanico
convivono armoniosamente, con il barocco e lo jugendstil
che si aggiungeranno più tardi, dando un aspetto
più moderno al centro storico.
Dalla
rivoluzione francese al 1918
Dopo la rivoluzione francese la città venne
annessa per un breve periodo al Regno Italico, ma
dopo pochi anni tornò all'Impero Austro-Ungarico,
alla quale rimase ininterrottamente fino al 1918.
Durante l'occupazione napoleonica Bolzano divenne
un centro del dipartimento dellHaut-Adige (Alto Adige),
del quale faceva però parte anche Trento. In
questo periodo Bolzano venne privata dei suoi privilegi
mercantili e, pur rimanendo un centro economico e
commerciale, non ebbe più fiere fino al 1948,
quando venne costituito l'Ente Fiera. Dopo il ritorno
all'Austria la città ritornò a crescere
dal punto di vista edilizio, ma anche economico. Nel
1910 il territorio cittadino si espanse costituendo
la cosiddetta Groß-Bozen, dato che il comune
di Dodiciville (Zwölfmalgreien) decise di costituire
un unico comune con Bolzano.
Dal
1918 al 1945
Dopo la prima guerra mondiale Bolzano venne annessa,
insieme al resto dell'attuale Alto Adige, all'Italia.
Con l'avvento del fascismo il territorio di Bolzano
venne massicciamente italianizzato, tanto che oggi
è uno dei cinque comuni a maggioranza italofona
(gli altri sono Laives, Salorno, Bronzolo e Vadena).
Il comune di Gries, fino al 1925 autonomo, venne annesso
forzatamente a Bolzano. Nel 1928 venne costituita
la "Provincia di Bolzano". Durante la seconda
guerra mondiale, successivamente all'armistizio italiano,
Bolzano insieme al resto dell'Alto Adige e delle limitrofe
province di Trento e Belluno venne inclusa nella "Operationszone
Alpenvorland" (Zona d'operazione delle Prealpi)
creata da Adolf Hitler (quindi annessa de facto al
Reich seppur appartenente de jure alla Repubblica
Sociale Italiana) e ne divenne la capitale. In questo
periodo vennero ripristinati i toponimi tedeschi anche
in città, mantenendo però il bilinguismo.
Purtroppo, nel periodo dell'occupazione nazista, fu
attivo nella periferia cittadina un campo di concentramento,
da cui partirono molti dei treni diretti ai lager
tedeschi.
Dal
1945 ad oggi
Dopo la seconda guerra mondiale Bolzano rimase all'Italia,
ma all'insegna dell'autonomia provinciale: mentre
lo statuto del 1948 privilegiava la regione piuttosto
che la provincia, nel 1972 fu sancita una forte autonomia
provinciale e nel 1992 veniva attuato il "Pacchetto".
La convivenza pacifica è stata messa a dura
prova soprattutto negli anni sessanta, con strascichi
in quelli settanta e ottanta. La città subì
numerosi attentati da parte dei cosiddetti "terroristi
sudtirolesi", in parte ancora festeggiati come
"combattenti per la libertà" (Freiheitskämpfer),
che la popolazione italiana subì con grande
civiltà senza mai reagire con analoghe violenze.
Le forze dell'ordine risposero fermamente e nel processo
ai terroristi tenutosi a Milano l'avvocato roveretano
Sandro Canestriniriuscì a dimostrare casi di
tortura da parte dei Carabinieri. Vedi anche Befreiungsausschuss
Südtirol. Dalla fine degli anni ottanta la situazione
si è calmata e da allora le violenze a sfondo
etnico sono cessate; indubbiamente sul piano umano
e sociale, nonché politico, la situazione rimane
a volte poco serena, con una tensione sociale latente
e continua.
Teatro,
musica e cinema
Negli ultimi anni Bolzano si è sviluppata moltissimo
nel campo teatrale e musicale.
Il
Teatro Stabile, nato nel 1950 è il secondo
teatro stabile d'Italia (successivo solo al Piccolo
di Milano, del 1947) e realizza numerose ed importanti
produzioni di successo; l'omologo in lingua tedesca
sono le Vereinigte Bühnen Bozen (VBB, Teatri
riuniti di Bolzano): entrambe le istituzioni presentano
i loro spettacoli nel Nuovo Teatro Comunale di Bolzano,
in piazza Verdi (il Teatro Stabile anche al Puccini
di Merano). Oltre a ciò, la stagione del Nuovo
Teatro Comunale, che dura tutto l'anno, offre rappresentazioni
teatrali, commedie, opera, operette, danza e musical.
Tra le coproduzioni di grande successo vi è
lo spettacolo di danza moderna Steel - The Legend
of the Metal del Teatro Comunale di Bolzano e della
Experidance Productions di Budapest.
A
Bolzano sono presenti numerosi teatri:
Il Nuovo Teatro Comunale, modernissimo edificio inaugurato
nel 1999, è il principale polo teatrale della
regione e dispone di una sala grande con una capienza
di 802 posti e di un teatro studio da 215.
l'Auditorium Haydn è anch'esso stato inaugurato
nel 1999 ed ospita numerosi concerti sinfonici, tra
cui vi è il Concorso Pianistico Internazionale
Ferruccio Busoni. Ha una sala grande di 641 posti
e una piccola di 100.
il Kulturhaus Walther von der Vogelweide (Casa della
cultura Walther von der Vogelweide) è un teatro
con 536 posti e mette in scena spettacoli in lingua
tedesca.
il Teatro Cristallo mette in scena spettacoli in lingua
italiana e ha più di 500 posti.
il Teatro Comunale di Gries mette in scena spettacoli
in entrambe le lingue ed ha una capienza di 373 posti.
il Piccolo teatro Carambolage è un importante
piccolo teatro con una capienza di soli 99 posti,
ma con un'ampia offerta di spettacoli e cabaret.
il Teatro Rainerum con una capienza di 400 posti,
ogni anno mette in scena (tra le altre cose) un musical
organizzato da studenti del Liceo Scientifico Europeo
Rainerum (dove si trova il teatro).
Molto numerosi inoltre sono i centri e le sale polifunzionali
e di quartiere o i circoli culturali con un'ampia
offerta. In passato Bolzano aveva un numero di cinema
molto alto e spesso vi venivano proposte prime nazionali,
ma attualmente in città sono presenti solamente
4 sale cinematografiche (due cinema). Essendo tale
situazione inadeguata alle esigenze della popolazione,
negli ultimi anni ci sono stati diversi progetti di
apertura di nuovi cinematografi. In particolare, i
lavori per l'edificazione di un multiplex con 7 sale
in via Galileo Galilei, la cui apertura sarebbe dovuta
avvenire nel corso del 2007, sono attualmente fermi
(novembre 2007), e sembra che l'edificio verrà
destinato ad altro uso. Il proposito di costruire
un altro cinema multisala in via del Macello, invece,
non sembra avere alte probabilità di andare
in porto.
Al
momento in città sono presenti i seguenti cinema:
il
Filmclub (ex Capitol) con 3 sale. Offre sia film in
italiano che in tedesco, nonché numerosi film
d'essai in varie lingue ed una programmazione per
bambini. Il Filmclub organizza anche la rassegna cinematografica
denominata "Bozner Filmtage" (Giornate bolzanine
del cinema).
l'Eden ha una sola sala e proietta esclusivamente
prime visioni in lingua italiana.
il Cineforum Bolzano, associazione culturale molto
attiva sin dal 1952, non dispone ancora purtroppo
di una sua sala.