Città
dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'omonima
provincia e della Regione Lombardia. Secondo comune
italiano per numero di abitanti, è il nucleo
della prima area urbana (circa 4.000.000 di abitanti)
e della prima area metropolitana d'Italia (7.400.000
ab. circa). Nel 1999 l'amministrazione comunale ha
deciso di ridurre il numero di zone di decentramento
in cui la città era divisa ed amministrata.
Dalle precedenti 20 zone si è scesi alle 9
attuali. La zona 1 occupa il centro storico, mentre
le altre 8 zone partendo dai confini della zona 1
arrivano radialmente verso la periferia. La città
occupa una zona pianeggiante nella parte occidentale
della regione Lombardia ed è bagnata dall'Olona,
dal Lambro e dal Seveso. Milano è attraversata
da vari canali artificiali quali il Naviglio Grande,
il Naviglio Pavese, il Naviglio della Martesana, la
Vettabbia e il Redefossi (che raccoglie le acque del
Seveso e del Naviglio della Martesana). Si trova a
25 km a est del fiume Ticino, a 25 km ad ovest dell'Adda,
a 35 km a nord del Po ed a 50 km a sud del lago di
Como e del confine svizzero.
ETIMOLOGIA
Anticamente chiamato Mediolanum, è un composto
di medio (dal latino medius, in mezzo) e lanum che
corrisponde al latino planum (pianura) con il significato
letterale quindi di "in mezzo alla pianura".
Numerose sono le interpretazioni fantasiose sulla
provenienza del nome, la leggenda ci racconta che
"Mediolanum" è un composto del nome
dei due fondatori Medio e Lano. Un'altra ipotesi divertente
ci racconta che la zona prende il nome da un maiale
che era per metà di lana (medio lana) e per
metà di seta.
A
Milano confluiscono molte vie di comunicazione di
importanza regionale, nazionale ed internazionale:
essa è collegata con Torino, con Genova, con
Piacenza e quindi con l'asse dell'Emilia-Romagna,
l'asse Brescia-Veneto, Bergamo e le Valli Orobiche,
le vie alpine della Valtellina (Val Venosta, Engadina
e Alte valli del Reno), del Canton Ticino (San Bernardino,
Lucomagno e San Gottardo) del Passo del Sempione.
Questa sua collocazione strategica, insieme alla fertilità
del suo territorio, ha influenzato notevolmente la
storia della città ed il ruolo che ha avuto
nei confronti della nazione italiana e dei paesi transalpini.
Il Comune di Milano ha una superficie relativamente
piccola e quasi totalmente urbanizzata, con una densità
abitativa di poco inferiore a quella di Napoli. La
città vera e propria, il continuum urbano di
edifici, piazze, residenze, fabbriche e servizi accessori
travalica di molto i confini comunali, continuando
soprattutto verso Nord ed Est per parecchi chilometri.
Questa entità, detta anche Grande Milano, èla
città vera e propria, per un totale di 3.900.000
di abitanti, ponendosi, come area urbana, alla pari
di altre grandi città europee ed extraeuropee.
Negli ultimi anni si è anche iniziato ad identificare
l'Area Metropolitana che gravita intorno alla Grande
Milano, la quarta dell'Unione Europea per numero di
abitanti dopo l'area della Ruhr tedesca, Parigi e
Londra. Comprende le province di Milano, Monza e Brianza,
Como, Lecco, Varese, Bergamo, Pavia, Lodi e Novara,
e supera ampiamente i 7 milioni di abitanti su una
superficie di circa 12.000 km² (includendo nella
superficie anche le aree alpine) e con una densità
abitativa di poco inferiore a quella dell'area parigina
e all'incirca equivalente a quella della Provincia
di Roma, senza considerare che, come in molte città
europee, al suo interno vi sono centinaia di Kmq di
parchi regionali. Altri studi ampliano ancor di più
questa enorme area metropolitana, usando come termini
di definizione quelli utilizzati negli USA (paese
ove nacquero le aree metropolitane e i loro organismi
di gestione e guida) e in Francia per le aree industriali.
Si otterrebbe quindi una megalopoli -anche detta città
regione- di circa 9 milioni di abitanti, ossia quanto
l'attuale popolazione della Regione Lombardia. La
definizione dell'area metropolitana non annulla le
differenze storiche e culturali delle città
e delle province che la compongono. Essa è
però importante ai fini di una programmazione
viabilistica, trasportistica, urbanistica ed economica
di un'area caratterizzata da un'intensissima mobilità
interzonale e da relazioni economiche strettissime,
tale da farla considerare come un corpo unico, al
pari delle altre aree metropolitane multicittadine
e multiprovinciali presenti al mondo.
LA
CITTA' METROPOLITANA
La proposta di creazione della Città metropolitana
di Milano prevede che questa coincida con il suo territorio
provinciale ene abbia gli stessi abitanti (circa 3.000.000
dopo l'istituzione della nuova Provincia di Monza
e Brianza), mentre si ipotizza una creazione di una
serie di agenzie tematiche (es. trasporti, sul modello
del STIF dell'Ile-de-France) in grado di governare
i principali problemi della decisamente più
grande Area metropolitana di Milano. Il Comune di
Milano ha una superficie relativamente piccola e quasi
totalmente urbanizzata, con una densità abitativa
di poco inferiore a quelladi Napoli. La cittàvera
e propria, il continuum urbano di edifici, piazze,
residenze, fabbriche e servizi accessori travalica
di molto i confini comunali, continuando soprattutto
verso Nord ed Est per parecchi chilometri. Questaentità,
detta anche Grande Milano, è la città
vera e propria, per un totale di 3.900.000 di abitanti
[4], ponendosi, come area urbana, alla pari di altre
grandi città europee ed extraeuropee. Negli
ultimi anni si è anche iniziato ad identificare
l'Area Metropolitana che gravita intorno alla Grande
Milano, la quarta dell'Unione Europea per numero di
abitanti dopo l'area della Ruhr tedesca, Parigi e
Londra. Comprende le province di Milano, Monza e Brianza,
Como, Lecco, Varese, Bergamo, Pavia, Lodi e Novara,
e supera ampiamente i 7 milioni di abitanti su una
superficie di circa 12.000 km² (includendo nella
superficie anche le aree alpine) e con una densità
abitativa di poco inferiore a quella dell'area parigina
e all'incirca equivalente a quella della Provincia
di Roma, senza considerare che, come in molte città
europee, al suo interno vi sono centinaia di Kmq di
parchi regionali. Altri studi ampliano ancor di più
questa enorme area metropolitana, usando come termini
di definizione quelli utilizzati negli USA (paese
ove nacquero le aree metropolitane e i loro organismi
di gestione e guida) e in Francia per le aree industriali.
Si otterrebbe quindi una megalopoli -anche detta città
regione- di circa 9 milioni di abitanti, ossia quanto
l'attuale popolazione della Regione Lombardia. La
definizione dell'area metropolitana non annulla le
differenze storiche e culturali delle città
e delle province che la compongono. Essa è
però importante ai fini di una programmazione
viabilistica, trasportistica, urbanistica ed economica
di un'area caratterizzata da un'intensissima mobilità
interzonale e da relazioni economiche strettissime,
tale da farla considerare come un corpo unico, al
pari delle altre aree metropolitane multicittadine
e multiprovinciali presenti al mondo.
FONDAZIONE
Milano
fu fondata dalla popolazione celtica degli Insubri,
una tribù probabilmente autoctona, che aveva
fatto parte in epoca protostorica della cultura di
Golasecca. La fondazione avvenne secondo la tradizione
tramandata nel racconto di Tito Livio e ripresa in
epoca medioevale da Bonvesin de la Riva nel De Magnalibus
urbi Mediolani, attorno al 600 a.C. ad opera del gallo
Belloveso, nipote del sovrano dei Galli Biturigi che
si insediò nel mezzo della pianura, sconfiggendo
le precedenti popolazioni etrusche.
MONUMENTI
- SEZIONE IN AMPLIAMENTO
Milano è ricca di monumenti, chiese e altri
luoghi di interesse turistico.
TEATRO
A Milano le sale sono numerose e ogni anno vengono
messi in scena circa 300 spettacoli. La città
ha avuto il pregio di ospitare figure teatrali di
livello internazionale: il regista Giorgio Strehler
(dal quale deriva il Teatro Piccolo o Strehler), l'attore-autore
Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997
ed il regista e autore teatrale Carmelo Bene. I teatri
milanesi sono sparsi per tutta la città. Brera,
il quartiere notturno per eccellenza, ne ospita tre,
altre sale si trovano lungo corsi trafficati o vicoli
nascosti, piazze note e strade decentrate. I teatri
principali sono i seguenti.
Teatro
alla Scala
Il Teatro alla Scala di Milano, citato spesso semplicemente
come La Scala, oltre ad essere uno dei teatri più
famosi al mondo è conosciuto per essere il
tempio della lirica; situato in una delle piazze maggiormente
frequentate ed eleganti della città, l'omonima
Piazza della Scala, dalla quale prende appunto il
nome. Il nome della piazza, a sua volta, si rifà
a quello della Chiesa di Santa Maria alla Scala, eretta
nel 1381 e così chiamata in onore della committente,
Regina della Scala moglie di Bernabò Visconti.
Il teatro ha subito una notevole ristrutturazione
tra il 2002 e 2004, secondo il progetto architettonico
dello svizzero Mario Botta. La ristrutturazione, realizzata
in breve tempo, ha visto l'aggiunta di una struttura
laterale di pianta ovale ed una nuova torre scenica.
La Scala restaurata è stata inaugurata il 7
dicembre 2004 con il dramma per musica di Antonio
Salieri, Europa riconosciuta, diretto da Riccardo
Muti. La stagione teatrale, uno dei più importanti
eventi della vita mondana milanese, è composta
da opera lirica, balletto e concerti di musica classica.
Teatro
degli Arcimboldi
Il Teatro degli Arcimboldi (noto anche come Teatro
della Bicocca degli Arcimboldi o con l'abbreviazione
TAM) è un teatro di recente realizzazione.
Trae il nome da una villa della famiglia Arcimboldi,
che tuttora esiste nei dintorni. Più propriamente,
si tratta del Nuovo Teatro degli Arcimboldi, perché
un Teatro Arcimboldi, diretto da Ettore Gian Ferrari,
fu attivo a Milano negli anni venti-'30. La sua costruzione
è stata legata alle vicende del Teatro alla
Scala, in quanto si intendeva accogliere in esso gli
spettacoli di questo teatro in occasione della sua
ultima ristrutturazione. Venne inaugurato il 19 gennaio
2002 con La traviata.
Piccolo
Teatro di Milano
Primo teatro stabile italiano, il Piccolo Teatro di
Milano (Teatro d'Europa per decreto ministeriale nel
1991) fu fondato nell'immediato dopoguerra da Paolo
Grassi e Giorgio Strehler. Il Piccolo Teatro con le
sue tre sale (Sala Grassi, Teatro Studio e Teatro
Strehler) è diretto da Sergio Escobar. Direttore
artistico e Consulente Artistico poi è Luca
Ronconi. Si divide nelle tre sedi Teatro Grassi, Teatro
Strehler e Teatro Studio.
Altri
teatri milanesi
Casa di riposo Giuseppe Verdi per musicisti Cimitero
monumentaleAuditorium di MilanoSala Verdi del ConservatorioTeatro
Lirico (già Teatro della Cannobiana)Teatro
dal VermeTeatro CarcanoCRT - Teatro dell'Arte presso
la TriennaleTeatro ManzoniTeatro NazionaleTeatro NuovoTeatro
Re (scomparso)Teatro San BabilaTeatro SmeraldoCiakDella
14aFilodrammaticiLittaOlmettoTeatro ArsenaleOut
MUSICA
L'attività musicale é ai massimi livelli
sotto ogni punto di vista. Si segnala una imponente
presenza di case discografiche di ogni genere musicale
MILANO
JAZZIN' FESTIVAL
Nel 2007 si è svolta la prima edizione dIl
Milano Jazzin' Festival (MJF), un evento musicale
estivo dedicato al jazz, con concerti di artisti di
fama internazionale. La manifestazione si svolge nell'Arena
Civica ed è accompagnata da altri eventi pubblici
prevalentemente nella zona del Parco Sempione.
ARTISTI
MUSICALI MILANESI PIU' POPOLARI
Afterhours - Area - Articolo 31 - Adriano Celentano
- Bluvertigo - Camaleonti - Decibel - Delta V - Dik
Dik - Elio e le Storie Tese - Giorgio Gaber - Giuliano
Palma and The Bluebeaters - I Gufi - Gemelli Diversi
- Enrico Intra - Enzo Jannacci - Le Vibrazioni - Mogol
- Ornella Vanoni - 883 - Paola & Chiara - Pooh
- Premiata Forneria Marconi - Enrico Ruggeri - Nanni
Svampa - Vanadium - Roberto Vecchioni
ENOGASTRONOMIA
A Milano le zone a più alta concentrazione
di ristoranti sono il centro storico, Brera e lungo
i Navigli. In generale, nel centro storico e a Brera
si trovano i ristoranti più sofisticati ed
eleganti, ai Navigli quelli più rustici o apparentemente
tali, come trattorie ed osterie, anche se negli ultimi
anni anche in questa zona la tipologia dei locali
sta cambiando, con l'aprirsi di nuovi locali alla
moda. Ottimo il pesce, pur non essendo una città
di mare, infatti il Mercato generale del Pesce di
Milano è il più grande del Sud Europa,
e vi transita ogni mattina una grandissima quantità
di pescato, poi rivenduto in tutta Italia. Il primo
"3 Stelle" della Guida Michelin d'Italia
fu il ristorante di Milano di Gualtiero Marchesi,
così come il secondo 3 Stelle, Aimo e Nadia.
Ad oggi nella città vi è una elevata
concentrazione di ristoranti di eccellenza così
definiti dalle guide specializzate, specializzati
in cucina milanese, regionale italiana o Nouvelle
cuisine. Negli ultimi 20 anni sono stati aperti numerosi
ristoranti di cucine etniche che offrono un'alternativa
alla cucina italiana tradizionale. Quelli con maggior
successo sono i ristoranti giapponesi, indiani, brasiliani,
argentini, del Centro-Africa e del Sud Est Asiatico,
oltre agli immancabili ristoranti cinesi, presenti
da ormai più di 60 anni (diffusi in particolare
nella zona di via Paolo Sarpi - la cosiddetta "Chinatown"
milanese- che propongono la cucina tipica della regione
dello Zhejiang, terra di nascita della maggior parte
dei cinesi milanesi). Oggi, in città si contano
più di 60 differenti cucine estere tra i vari
ristoranti presenti.
CENNI
STORICI
Dopo essere stata la più importante città
dei Galli Insubri, nel 222 a.C. venne conquistata
dai Romani, in seguito ad un aspro assedio posto dai
Consoli Gneo Cornelio Scipione Calvo e Marco Claudio
Marcello. La conquista fu contrastata dalla discesa
di Annibale al quale la popolazione locale si alleò.
Fu solo nei primi anni del II secolo a.C. che gli
Insubri e i Boi si assoggettarono alla dominazione
romana. I Romani le dettero il nome di Mediolanum
, che probabilmente riproduce un toponimo celtico
(in mezzo alla pianura). Un'altra ipotesi etimologica
si basa sul primo simbolo della città, la scrofa
semilanuta (in medio lanum). La discussione tra le
due etimologie è ancora aperta, estesa a una
ventina di altre ipotesi, proprio come avviene per
la ricerca dell'origine della parola Roma. La leggenda
narra che all'arrivo dei Romani gli Insubri prelevarono
le insegne auree, poste nel tempio di Belisama (per
Cesare, il tempio di Minerva, con la quale la divinità
celtica veniva identificata), per portarle al sicuro,
in montagna. L'importanza militare, politica ed economica
la portò ad essere insignita del titolo municipale
e poi di colonia imperiale, fino a diventare capoluogo
della Transpadana e capitale dell'Impero e residenza
imperiale dal 286 al 402 d.C. Alla crescita dell'importanza
militare si accompagnò il riconoscimento politico;
al momento della suddivisione dell'Impero Romano effettuata
da Diocleziano nel 286 (Tetrarchia), divenne capitale
dell' Impero Romano d'Occidente A Milano, nel 313
Costantino si accordò con Licinio per consentire,
con l'Editto di Milano, la pratica del culto cristiano.
Subito si iniziò a costruire numerose basiliche
paleocristiane. Nel periodo del vescovo Ambrogio e
dell'imperatore Teodosio I Milano divenne il centro
più influente della Chiesa d'Occidente (qui
Sant'Agostino fu convertito al cristianesimo nel 386
e ricevette il battesimo l'anno seguente). Milano
seguì poi le note vicende della decomposizione
dell'edificio romano imperiale. Allo sfaldamento della
società tardo-antica e alla conseguente crisi
demografica, fece da contraltare un primo insediamento
di un popolo germanico: quello degli Ostrogoti di
Odoacre (V secolo). La sempre più precaria
situazione politica causò però alla
città diverse ferite: dall'invasione burgunda
(tra il 489 e il 494) alle gravi devastazioni della
Guerra gotica. Nel VI secolo, con l'arrivo dei Longobardi
nella Pianura Padana un primo impulso di rinascita
si produsse. Dall'entrata a Milano di re Alboino,
nel 569, il ripopolamento di centri urbani e campagna
assunse ritmi sostenuti, donando al territorio una
struttura che esprimeva la sintesi dell'elemento romano
e di quello germanico. Dai nuovi dominatori, l'Alta
Italia prese il nome di Langobardia Major (da qui
poi il termine Lombardia) e Milano divenne uno dei
centri preminenti del nuovo regno. Capitale del dominio
longobardo era la vicina Pavia, ma anche Milano rivestì,
per un breve periodo, questa funzione (sotto il regno
di Agilulfo e di suo figlio Adaloaldo, dal 604 circa
al 626 circa). L'importanza della città fu
poi confermata dalla successiva dominazione dei Franchi:
Milano fu sede di un conte imperiale e di un vescovo
influente. Nell'XI secolo la città acquistò
una crescente importanza ed indipendenza dal Sacro
Romano Impero. Distrutta nell'aprile del 1162 da Federico
I Barbarossa, rinacque dopo la vittoria della Lega
Lombarda nella battaglia di Legnano del 29 maggio
1176. Nel tardo medioevo Milano vide la lotta dei
delle famiglie della Torre (o Torriani) e Visconti
per il possesso della città con il predominio
di quest'ultima che lascerà il passo solo alla
metà del XV secolo, all'alba del rinascimento
alla famiglia Sforza. In questo periodo si susseguono
i seguenti arcivescovi, alcuni dei quali di significativa
importanza per la città: Carlo I da Forlì
(1457-1461); Stefano dei conti Nardini di Forlì
(1461-1484); Giovanni IV Arcimboldi (1484-1488) e
Guido Antonio Arcimboldi (1488-1497); Ottaviano Arcimboldi
(1497); Ippolito I d'Este (1497-1519); Ippolito II
d'Este (1519-1550). Dopo un periodo di espansione
nell'Italia settentrionale nel XV secolo, all'inizio
del XVI secolo Milano fu conquistata dalla Francia,
per poi passare alla Spagna e nel XVIII secolo all'Austria.
Dal 1796 al 1799 fu capitale della Repubblica Cisalpina,
dal 1802 al 1805 capitale della Repubblica Italiana
e dal 1805 al 1814 capitale del Regno d'Italia (1805-1814).
Tornata all'Austria dopo il periodo napoleonico con
il Regno Lombardo-Veneto, nel 1859 in seguito alla
seconda guerra d'indipendenza entrò a far parte
del Regno di Sardegna che divenne Regno d'Italia dal
1861. Nel 1883 fu inaugurata a Milano, in via Santa
Radegonda (a fianco al Duomo) la prima centrale elettrica
dell'Europa continentale. Nel XX Secolo Milano fu
al centro della storia d'Italia. Fu sede dell'Esposizione
Universale del 1906. Fu città simbolo del socialismo:
tra l'altro, l'organo di divulgazione principale del
Partito Socialista Italiano, il quotidiano L'Avanti,
ebbe qui la sua sede. Milano fu anche la culla del
movimento fascista, che ivi venne fondato il 23 marzo
1919 col nome di "Movimento dei Fasci di Combattimento".
Inoltre, il primo programma del neonato movimento
fascista fu reso noto in piazza San Sepolcro. Città
emblema della Resistenza (il 25 aprile, festa nazionale
della Liberazione, ricorda l'insurrezione generale
partigiana del 25 aprile 1945 che ha portato alla
liberazione della città), fu, nel secondo dopoguerra,
uno dei motori della ricostruzione industriale e culturale
del Paese. A Milano si svolsero alcuni dei maggiori
scontri del '68 italiano e qui ci fu il primo episodio
della cosiddetta "Strategia della tensione"
(il 12 dicembre 1969 con la strage di Piazza Fontana).
Nell'ultimo quarto di secolo la città fu, nel
bene e nel male, centro della politica italiana: con
l'ascesa al governo della classe dirigente milanese
del PSI -guidata da Bettino Craxi- al governo nazionale,
poi con lo scandalo di Tangentopoli, poi ancora con
l'ascesa dell'imprenditore milanese Silvio Berlusconi,
a guida di una coalizione di centrodestra.