|
. |
|
Roma
è la capitale della Repubblica Italiana, nonché
il capoluogo della Regione Lazio e della provincia
di Roma. E' il comune più popoloso e più
esteso d'Italia. Nel contesto dell'Unione Europea,
invece, il comune si colloca al quarto posto in termini
di popolazione dopo Londra, Berlino e Madrid, ed è
tra i più estesi. Ospita al suo interno l'enclave
della Città del Vaticano, il cuore della cristianità
cattolica. Il centro storico della città, sovrapposizione
di testimonianze di più di 2.800 anni di storia,
è stato inserito nella lista dei Patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO e fa della città
una tra le più frequentate mete del turismo
mondiale: 26,1 milioni di presenze nel 2007. Roma
sorge sulle rive del fiume Tevere; l'abitato originario
si sviluppò sulle colline che fronteggiano
l'ansa nella quale sorge l'isola Tiberina, il solo
guado naturale del fiume. Il nucleo centrale e storico
della città è costituito dai famosi
sette colli: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale,
Viminale, Esquilino e Celio. La città è
attraversata anche da un altro fiume, l'Aniene (detto
anche Teverone), che confluisce nel Tevere nella zona
settentrionale dell'odierno territorio urbano. Il
territorio su cui la città è sorta e
si è sviluppata hauna storia geologicamente
complessa: il substrato recente è costituito
dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai
spenti, che cingono l'area della città a sud-est,
il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, ed
a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra seicentomila e
trecentomila anni fa. Da questi depositi si formano
gran parte dei rilievi collinari dell'area, compresi
i sette colli. Successivamente l'attività fluviale
del Tevere e dell'Aniene contribuì all'erosione
dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando
il territorio attuale. Oltre ai sette colli storici,
nella città odierna sono compresi diversi altri
rilievi, fra cui Monte Mario, il Gianicolo, il Pincio,
i Monti Parioli, Monte Sacro e Monteverde.
Il
comune comprende molte borgate e frazioni, tra cui
Ostia, cresciute nella prima metà del '900
in seguito alle demolizioni attuate dal Fascismo nei
rioni storici, e nel dopoguerra in seguito a massicce
immigrazioni, provenienti principalmente dalle zone
e regioni confinanti. La superficie del Comune è
vastissima, avendo inglobato ampie aree abbandonate
da secoli, spesso paludose e inadatte all'agricoltura
e non appartenenti ad alcun municipio. Il Comune di
Roma, attraverso 19 Municipi, governa un'area che
per dimensione è equiparabile alle intere province
di Milano o Napoli, ed è sei volte superiore
ai territori di queste città. La densità
abitativa tuttavia non è elevatissima e nel
territorio comunale si alternano aree fortemente urbanizzate
ad altre destinate a parchi, riserve naturali e all'agricoltura.
La provincia di Roma è una delle più
vaste d'Italia: si estende per 5.352 km²; le
sue dimensioni sono paragonabili a quelle della Liguria.
Roma si presenta come un'importante e dinamica metropoli,
fiera del suo prestigioso passato ed allo stesso tempo
tollerante, con una vocazione cosmopolita che l'ha
sempre con<traddistinta nell'arco della sua lunga
storia. L'Urbe ancor oggi, come in passato, continua
ad essere un crocevia di etnie e di culture diverse,
rielaborate e in qualche modo assimilate tramite un
processo che si potrebbe definire di "romanizzazione";
Roma è infatti meta importante di correnti
migratorie provenienti dal resto d'Italia e dall'estero.
Tra i maggiori problemi che l'affliggono vi è
tuttavia la percezione di una crescente criminalità,
che sebbene non corrisponda all'indice effettivo dei
reati, è dovuta anche alla difficoltà
di integrare in maniera globale questi enormi flussi
migratori dentro il suo tessuto sociale, specie in
prossimità delle stazioni ferroviarie e metropolitane;
altri problemi riguardano una scarsa igiene delle
strade, la salvaguardia del suo patrimonio artistico
dagli atti vandalici (tra cui l'imbrattamento dei
muri), la continua crescita edilizia senza controllo
e senza qualità, e l'annosa questione del traffico.
MANIFESTAZIONI
Natale
di Roma, il 21 aprile; è la data tradizionale
di fondazione della città;
Primo maggio, la festa dei lavoratori: i sindacati
unitari organizzano un concerto gratuito in
Piazza San Giovanni, a cui assistono centinaia
di migliaia di spettatori;
Festa della Repubblica, il 2 giugno, con parata
militare in via dei Fori Imperiali;
San Giovanni, il 24 giugno, con la famosa
notte "di streghe ed incantesimi"; festività
antichissima e mitologica della cui origine
siè persa la memoria;
San Pietro e Paolo; sono i patroni della città
e il 29 giugno, giorno appunto dei santi Pietro
e Paolo, a Roma è anche festività civile;
Festa de' Noantri, è la festa che si svolge
a Trastevere, forse il più caratteristico
tra i quartieri di Roma. Si festeggia il primo
sabato dopo il 16 luglio (Festa del Carmelo)
La Madonna della Neve, il 5 agosto, con nevicata
artificiale ricreata a Santa Maria Maggiore
per ricordare la celebre leggenda della nevicata
estiva;
20 settembre, a Porta Pia, commemorazione
dell'episodio della Breccia e dell'annessione
di Roma all'Italia.
Ogni anno la Capitale è protagonista di eventi
ormai entrati nella tradizione romana, e capaci
di richiamare anche diverse centinaia di migliaia
di persone da ogni parte d'Italia, come:
la Maratona di Roma (marzo), il più grande
evento sportivo italiano per numero di sportivi
in gara (15.187 nell'edizione 2007);
il Natale di Roma (21 aprile), festeggiato
in tutta la città con rappresentazioni in
costume, eventi culturali e manifestazioniludiche;
il Concerto del 1° maggio (il Concertone)
presso la basilica di San Giovanni (circa
1.000.000 di spettatori nel 2008);
la Festa della Repubblica (2 giugno) con la
sua parata militare lungo via dei Fori Imperiali
e a piazza Venezia;
il Telecomcerto (giugno) presso il Colosseo
o il Circo Massimo (circa 500.000 spettatori);
la festa del patrono San Paolo intorno all'omonima
basilica (29 giugno);
il Premio Fabrizio De Andrè (fine giugno),
in onore al cantautore Fabrizio De Andrè,
nell'omonima piazza, dedicato alla musica
d'autore ed alla poesia;
il Villa Celimontana Jazz Festival (giugno-agosto)
presso l'omonima villa;
la Festa de L'Unità;
la Festa de' Noantri (luglio);
All'ombra del Colosseo, recentemente presso
il Palazzo della Civiltà Italiana (il Colosseo
Quadrato) all'EUR;
la Notte Bianca (settembre o ottobre) in tutti
i quartieri della Capitale (oltre 400 eventi
e circa 2.500.000 partecipanti nell'edizione
2007);
Cinema - Festa internazionale di Roma (ottobre),
con palcoscenico principale presso l'Auditorium
Parco della Musica (nell'edizione 2007 oltre
600mila spettatori e 670 proiezioni);
Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace
(dicembre), l'evento è organizzato dal Comune
di Roma;
Romaeuropa Festival (novembre-dicembre): appuntamento
annuale di arte moderna, teatro, musica, con
artisti e dj da tutta Europa.
Festival della matematica, evento unico nel
panorama mondiale celebra la regina delle
arti e delle scienze con mostre d'arte, eventi,
letture matematiche.
DA
VEDERE
Roma
si presenta come il risultato del continuo sovrapporsi
di testimonianze architettoniche ed urbanistiche di
secoli diversi, in una compenetrazione unica e suggestiva
che mostra il complesso rapporto che la città
ha sempre instaurato con il proprio passato, in un
alternarsi di sviluppi caotici, periodi di decadenza,
rinascite e tentativi, in età contemporanea,
di ammodernamento del tessuto urbano. Oltre il 16%
dei beni culturali mondiali si trovano a Roma (il
70% in tutta Italia).
AREE
ARCHEOLOGICHE
Per la sua vastità di siti e reperti archeologici,
Roma è un vero museo a cielo aperto. La culla
della storia di Roma è il Palatino, sotto il
quale si trovano il Foro Romano, i Fori Imperiali
e i Mercati di Traiano, i centri della vita politica,
economica, religiosa e sociale del mondo antico.A
non molta distanza si trova il Colosseo, il monumento
simbolo dell'antica Roma; sul vicino colle Oppio si
trovano i resti della Domus Aurea, la casa d'oro di
Nerone. Procedendo da piazza Venezia verso il Tevere
si trovano la Crypta Balbi (parte dell'antico teatro
di Balbo), il teatro di Marcello con i templi dell'area
di Sant'Omobono e l'area sacra di largo di Torre Argentina
(dove fu ucciso Cesare). Altri siti archeologici presenti
in città sono la basilica sotterranea di Porta
Maggiore, le terme di Caracalla, il mitreo di San
Clemente, l'Auditorium di Mecenate e le case romane
del Celio, sottostanti la Basilica dei Santi Giovanni
e Paolo. Fuori dal centro abitato, si trovano gli
scavi di Ostia; il mausoleo di Cecilia Metella, il
Castrum Caetani, il sepolcro degli Scipioni e la villa
dei Quintili sull'Appia Antica; la villa di Livia
a Prima Porta; l'area archeologica di Veio, con il
santuario etrusco dell'Apollo e il parco delle Tombe
della via Latina.
AREE
NATURALI
Con circa 52.000 ettari di aree agricole, Roma è
la città più verde d'Europa. Oltre alle
ville storiche sono presenti numerose altre aree verdi,
nonché terreni dedicati all'agricoltura nelle
zone più periferiche. Le aree protette coprono
complessivamente 40.000 ettari e sono una realtà
recente, cominciata con l'istituzione del Parco regionale
urbano del Pineto nel 1987 e di quello dell'Appia
antica l'anno successivo; nel 1997 nacque l'ente regionale
Romanatura, che aumentò notevolmente il numero
di zone protette. La vasta area rurale, in parte pianeggiante
ed in parte collinare, che si estende attorno alla
città di Roma viene definita agro romano, che
si differenzia dalla campagna romana in quanto contenuto
nel territorio comunale. Ricadono all'interno del
territorio comunale di Roma alcuni parchi regionali
e riserve naturali, tra cui il Parco Regionale dell'Appia
Antica, la Riserva naturale della Marcigliana, la
Riserva Naturale di Decima-Malafede, la riserva naturale
Litorale romano e l'Area marina protetta delle Secche
di Tor Paterno. Con il nuovo piano regolatore, Roma
tende ad aumentare il territorio complessivo destinato
al verde fino a portarlo ai due terzi della città.
Specifiche aree verdi sono destinate all'orto botanico
ed al roseto comunale.
ARCHITETTURE
RELIGIOSE
Le architetture religiose di Roma costituiscono una
parte fondamentale del patrimonio monumentale della
città capitolina: esse sono il simbolo dell'importanza
culturale, sociale ed artistica della componente religiosa
nell'intero arco della storia di Roma. I più
importanti edifici sacri dell'antichità furono
i templi: non erano luoghi di raduno per i fedeli,
ma ospitavano unicamente l'immagine cultuale della
divinità cui erano dedicati. Si ritiene che
in tarda età repubblicana Roma avesse circa
un centinaio di templi. Le chiese cristiane sono diverse
centinaia e la loro storia si intreccia con la storia
religiosa, sociale ed artistica della città.
La cattedrale è la basilica di San Giovanni
in Laterano, una delle quattro basiliche patriarcali
o papali insieme con la basilica di San Pietro in
Vaticano, la basilica di San Paolo fuori le mura e
la basilica di Santa Maria Maggiore. Le quattro basiliche
facevano parte del cosiddetto "giro delle sette
chiese" che i pellegrini dovevano compiere a
piedi ed in un unico giorno. Le altre tre chiese facenti
parte di tale itinerario sono la basilica di San Lorenzo
fuori le mura, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme
e la basilica di San Sebastiano fuori le mura. Roma
è la città con il maggior numero di
chiese al mondo, considerando anche il consistente
numero di luoghi di culto protestanti, ortodossi e
di altre confessioni cristiane. Tra il 1984 e il 1992,
nel quartiere Parioli, è stata costruita la
più grande moschea d'Europa, che occupa una
superficie di 34.000 m²; nel ghetto ebraico si
trova il Tempio Maggiore di Roma, completato nei primi
anni del Novecento. Numerose sono anche le architetture
religiose funerarie: a Roma sono presenti circa una
sessantina di catacombe, i cimiteri sotterranei cristiani
dei primi secoli dopo Cristo; i mausolei, tombe di
eccezionale monumentalità, adornavano le vie
consolari (in particolar modo la via Appia). Non mancavano
sepolcri, ipogei, necropoli e tombe a forma di piramide,
sul modello di quelle egiziane. I principali cimiteri
romani sono il cimitero del Verano, il cimitero comunale
e monumentale della città; il cimitero Flaminio,
il più grande d'Italia; il cimitero acattolico
(o dei protestanti), istituito nella prima metà
del XVIII secolo per la sepoltura degli stranieri
praticanti un'altra religione.
ARCHITETTURE
CIVILI
Le architetture civili di Roma consistono in diverse
centinaia di edifici e altri monumenti che accompagnano
la storia della città da circa 28 secoli: dall'arx
Capitolina e le domus dell'antica Roma ai palazzi
signorili dell'età medievale, dalle lussuose
ville della Roma pontificia alle costruzioni moderne
che caratterizzano l'EUR e i quartieri più
recenti. Piazza del Campidoglio ospita il palazzo
Senatorio, sede di rappresentanza del comune di Roma,
e palazzo dei Conservatori e palazzo Nuovo, sedi dei
musei Capitolini. Molteplici i palazzi storici della
città, sede delle famiglie nobiliari, cardinalizie
e papali che esercitarono il proprio potere in Roma:
tra questi, palazzo Venezia, palazzo Farnese, palazzo
Colonna e palazzo Barberini. Dopo l'annessione di
Roma al Regno d'Italia, molti palazzi furono adibiti
a sede dei vari organi del governo provinciale, regionale
e nazionale, come il palazzo del Quirinale, sede della
Presidenza della Repubblica; palazzo Madama, sede
del Senato della Repubblica; palazzo Montecitorio,
sede della Camera dei deputati; palazzo Chigi è
sede del Governo italiano; palazzo Valentini, sede
della provincia di Roma; palazzo Koch, sede della
Banca d'Italia; palazzo della Consulta, sede della
Corte Costituzionale; palazzo Spada, sede del Consiglio
di Stato; il palazzo di Giustizia (Palazzaccio), sede
della Corte Suprema di Cassazione, e i vari palazzi
ministeriali. Numerose anche le ville e giardini facenti
parte in passato di dimore nobiliari, a partire dai
giardini urbani di proprietà dei personaggi
di spicco della Roma antica (gli horti). Le più
grandi ville urbane sono la Villa Doria Pamphilj,
Villa Borghese, Villa Ada, Villa Giulia e Villa Torlonia.
Nel corso della sua plurisecolare storia, Roma è
stata sede di centinaia di teatri ed altri edifici
ad uso spettacolo, come i circhi (il più celebre
il Circo Massimo, capace di ospitare circa 250.000
spettatori, record tuttora imbattuto) e gli anfiteatri
(il maggiore dei quali, il Colosseo, è divenuto
simbolo della città ed emblema della cultura
mondiale). Roma, inoltre, è ricca di fontane
e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la maggior
parte delle quali sono state fatte costruire dai Papi
all'inizio dell'età moderna, vi sono la fontana
di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè),
le Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, la
fontana dei Quattro Fiumi, la fontana del Nettuno
e la fontana delle Naiadi. Gli acquedotti furono costruiti
in età antica: la loro lunghezza complessiva
arrivò a misurare circa 350 km; in età
moderna i Papi li fecero restaurare e ne fecero costruire
altri; gli ultimi furono costruiti nel corso del Novecento.
Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi
trionfali antichi (arco di Tito, arco di Settimio
Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme,
uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità
(tra cui le terme di Caracalla, le terme di Diocleziano
e le terme di Tito). Il Tevere e l'Aniene, i fiumi
che attraversano la città, sono scavalcati
da più di una trentina di ponti: nell'area
urbana, 28 attraversano il Tevere (tra cui il ponte
Milvio, il ponte Sant'Angelo e il ponte Sisto), mentre
5 sono stati costruiti per l'attraversamento dell'Aniene,
tra cui il ponte Nomentano.
ARCHITETTURE
MILITARI
Le architetture militari di Roma risalgono alle origini
mitiche della città, quando Romolo avrebbe
innalzato le mura della Roma quadrata, e ricoprirono
un ruolo rilevante nell'intero arco della storia dell'Urbe,
determinandone lo sviluppo e la difesa. Roma è
l'unica capitale europea ad avere conservato quasi
interamente il circuito delle sue mura, che possono
essere suddivise in sei distinti sistemi difensivi
(dalle mura romulee alle mura serviane, dalle mura
aureliane alle mura leonine, dalle mura Vaticane alle
mura gianicolensi). La principale cerchia muraria
della città, fatta costruire da Aureliano,
presentava 16 porte, la maggior parte delle quali
coincideva con una via consolare: tra le altre, porta
San Sebastiano, porta San Paolo, porta del Popolo
e porta Pia. Altra immagine caratteristica di Roma,
soprattutto in epoca medievale, erano le torri e i
castelli, dimore delle potenti famiglie baronali che
spadroneggiavano in città tra il X e il XIV
secolo: Gregorovius affermò che nel Medioevo
Roma contasse circa 900 torri, la maggior parte di
esse abbattuta nella seconda metà del Duecento;
numerosi castelli sono, invece, sopravvissuti e caratterizzano
il paesaggio dell'agro Romano. Dopo l'unità
d'Italia, la città venne protetta con un campo
trincerato composto da quindici forti e quattro batterie
che formavano un anello di circa 40 km intorno all'abitato.
ORIGINI E CENNI STORICI
Fondata
secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile
753 a.C., Roma fu retta per un periodo di 244
anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente
di origine latina e sabina, e successivamente
etrusca. La tradizione tramanda sette re: lo
stesso Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio,
Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio
e Tarquinio il Superbo. Espulso dalla città
l'ultimo re etrusco e instaurata una repubblica
oligarchica nel 509 a.C., per Roma ebbe inizio
un periodo contraddistinto dalle lotte interne
tra patrizi e plebei e da continue guerre contro
le popolazioni italiche: Etruschi, Latini, Volsci,
Equi. Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse
diverse guerre (contro Galli, Osco-Sanniti e
la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro,
re dell'Epiro) che le permisero la conquista
della penisola italica, dalla zona centrale
fino alla Magna Grecia.
Il
III ed il II secolo a.C. furono caratterizzati
dalla conquista romana del Mediterraneo e dell'Oriente,
dovuta alle tre guerre puniche (264-146 a.C.)
combattute contro la città di Cartagine
e alle tre guerre macedoniche (212-168 a.C.)
contro la Macedonia. Vennero istituite le prime
province romane: la Sicilia, la Sardegna e Corsica,
la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia),
l'Africa. Nella seconda metà del II secolo
e nel I secolo a.C. si registrarono numerose
rivolte, congiure, guerre civili e dittature:
sono i secoli di Tiberio e Gaio Gracco, di Giugurta,
di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di
Lucio Cornelio Silla, di Marco Emilio Lepido,
di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio
Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio
Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e di Ottaviano,
che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato
insieme con Marco Antonio e Lepido, nel 27 a.C.
divenne princeps civitatis e gli fu conferito
il titolo di Augusto.
Istituito de facto l'Impero, che conobbe la
sua massima espansione nel II secolo, sotto
l'imperatore Traiano, Roma si confermò
caput mundi, cioè capitale del mondo,
espressione che le era stata attribuita già
nel periodo repubblicano. Il territorio dell'impero,
infatti, spaziava dall'Oceano Atlantico al Golfo
Persico, dalla parte centro-settentrionale della
Britannia all'Egitto.
I
primi secoli dell'impero, in cui governarono,
oltre ad Ottaviano Augusto, gli imperatori delle
dinastie Giulio-Claudia, Flavia (a cui si deve
la costruzione dell'omonimo anfiteatro, noto
come Colosseo) e gli Antonini, furono caratterizzati
anche dalla diffusione della religione cristiana,
predicata in Giudea da Gesù Cristo nella
prima metà del I secolo (sotto Tiberio)
e divulgata dai suoi apostoli in gran parte
dell'impero. Nel III secolo, al termine della
dinastia dei Severi, iniziò la crisi
del principato, cui seguì un periodo
di anarchia militare. Quando salì al
potere Diocleziano (284), la situazione di Roma
era grave: i barbari premevano dai confini già
da decenni, le province erano governate da uomini
corrotti, parti intere della capitale erano
andate distrutte. Per gestire meglio l'impero,
Diocleziano lo divise in due parti: egli divenne
Augusto della parte orientale (con residenza
a Nicomedia) e nominò Valerio Massimiano
Augusto della parte occidentale, spostando la
residenza imperiale a Mediolanum. L'impero venne
suddiviso ulteriormente con la creazione della
tetrarchia: i due Augusti, infatti, dovevano
nominare due Cesari, a cui affidavano parte
del territorio e che sarebbero diventati, successivamente,
i nuovi imperatori.
Una
svolta decisiva si ebbe con Costantino, che,
in seguito a numerose lotte interne, centralizzò
nuovamente il potere e, con l'editto di Milano
del 313, dette libertà di culto ai cristiani,
impegnandosi egli stesso per dare stabilità
alla nuova religione. Fece costruire diverse
basiliche, consegnò il potere civile
su Roma a papa Silvestro I e fondò nella
parte orientale dell'impero la nuova capitale,
Costantinopoli. Il cristianesimo divenne religione
ufficiale dell'impero grazie ad un editto emanato
nel 380 da Teodosio, che fu l'ultimo imperatore
di un impero unificato: alla di lui morte, infatti,
i suoi figli, Arcadio ed Onorio, si divisero
l'impero. La capitale dell'Impero romano d'Occidente
divenne Ravenna. Roma, che non ricopriva più
un ruolo centrale nell'amministrazione dell'impero,
venne saccheggiata dai Visigoti comandati da
Alarico (410); impreziosita nuovamente dalla
costruzione di edifici sacri da parte dei papi
(con la collaborazione degli imperatori), la
città subì un nuovo saccheggio
nel 455, da parte di Genserico, re dei Vandali.
La ricostruzione di Roma venne curata dai papi
Leone Magno (defensor Urbis per avere convinto
Attila, nel 452, a non attaccare Roma) e dal
suo successore Ilario, ma nel 472 la città
fu saccheggiata per la terza volta in pochi
decenni (ad opera di Ricimero e Anicio Olibrio).
La deposizione di Romolo Augusto del 22 agosto
476 decretò la fine dell'Impero romano
d'Occidente e, per gli storici, l'inizio dell'era
medievale. Con la fine dell'impero romano d'Occidente,
per Roma ebbe inizio un periodo segnato dalla
presenza barbarica in Italia e, soprattutto,
dall'affermazione della Chiesa (con a capo il
Papa), che si sostituì all'impero e gettò
il ponte che avrebbe unito l'antichità
al mondo nuovo.
Numerose
lotte in ambito cittadino ed europeo non permisero
l'instaurarsi di una struttura politica costante
a Roma, che passò, così, attraverso
varie forme di governo: venne dominata prima
dai Goti, successivamente dai Bizantini. In
questo periodo è attestata l'esistenza
di un ducato romano, che corrispondeva, grosso
modo, alla città e al territorio ad essa
circostante. Nel 756, sconfitto definitivamente
il re longobardo Astolfo, Pipino il Breve, re
dei Franchi, donò le terre conquistate
a papa Stefano II, sancendo la nascita del Patrimonium
Sancti Petri, lo Stato Pontificio, di cui Roma
divenne capitale. La notte di Natale dell'800
papa Leone III incorona imperatore Carlo Magno
nell'antica basilica di San Pietro in Vaticano,
istituendo così l'Impero carolingio:
Roma non ne fu la capitale (posta ad Aquisgrana),
ma funse da centro religioso del nuovo stato
teocratico. Intorno alla metà del IX
secolo, papa Leone IV, dopo l'incursione saracena
dell'846, fece fortificare la Civitas Leonina
(corrispondente all'incirca alla Città
del Vaticano), confermando il potere politico
assunto dai pontefici, che venivano protetti
dalle famiglie nobili. Anche queste ultime fortificarono
le proprie residenze, fino a renderle veri e
propri castelli: è il periodo compreso
tra il 1100 ed il 1200, periodo in cui Roma
allacciò rapporti con i comuni posti
nelle sue vicinanze.
Intorno
alla metà del XII secolo i cittadini
romani instaurarono il Comune Consolare (che
si insediò sul Campidoglio), rivale dell'autorità
papale e dell'autonomia dei nobili; in questo
periodo Roma si munì di nuovi ed efficienti
sistemi di difesa. L'era medievale, inoltre,
fu caratterizzata dalle lotte tra le famiglie
nobili filopapali e quelle filoimperiali, che
frenarono lo sviluppo dell'area centrale della
città fino al XVI secolo. Roma, centro
politico del mondo grazie all'avvento dei Papi,
si confermò città pontificia quando
Bonifacio VIII, nel 1300, proclamò il
primo Giubileo (evento che fece accorrere in
città circa due milioni di pellegrini);
lo stesso Pontefice, tre anni dopo, fondò
lo Studium Urbis. Ma quando nel 1309 papa Clemente
V si ritirò ad Avignone, Roma fu governata
dalle famiglie nobili in continua lotta reciproca:
la città subì un'involuzione,
e nel Quattrocento registrò appena 20.000
abitanti.
Il
radicale mutamento della Roma medievale fu iniziato
da papa Niccolò V, che decise di realizzare
ex novo il nuovo centro di Roma, il centro della
fede cristiana, diverso da quello pagano dell'antica
Roma. Si spostò dal Laterano e concepì
l'idea della costruzione della nuova basilica
di San Pietro: da quel momento, per circa quattro
secoli, Roma fu sotto il completo dominio dei
pontefici.
In seguito alla riforma luterana (1517) e al
sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi di
Carlo V (1527), fu aperto il Concilio di Trento,
terminato nel 1563, che confermò Roma
come capitale dello Stato Pontificio, anche
se da quel momento la figura del Papa smise
di influire sulla politica europea.
Il
periodo successivo al concilio tridentino fu
caratterizzato da un rinnovamento urbanistico
della città: i nobili e le potenti famiglie
cardinalizie abbandonarono i loro palazzi al
centro per costruirsi nuove dimore sulle colline;
ma il vero artefice della grande opera di modernizzazione
architettonica, culturale ed economica della
città di Roma, fu papa Sisto V, pontefice
per soli cinque anni (1585-1590). Nel 1626 fu
inaugurata la nuova basilica di San Pietro in
Vaticano, emblema del dominio papale. Dominio
papale che venne interrotto solamente un secolo
e mezzo dopo, quando il 15 febbraio 1798 fu
proclamata la Repubblica Romana e fu deposto
papa Pio VI. La nuova forma di governo durò
appena un anno, tra il malcontento generale
del clero e dei romani, ma con l'avvento di
Napoleone Bonaparte, Roma entrò a far
parte del Primo Impero francese (1808). Lo stesso
Napoleone incaricò l'artista Antonio
Canova di rammodernare l'antica capitale imperiale:
su ordine dell'imperatore corso, inoltre, iniziarono
gli scavi archeologici (in particolar modo al
Foro Romano) guidati dal francese Antoine Chrysostome
Quatremère de Quincy.
L'era
napoleonica si concluse con una serie di sconfitte
decisive patite dal Bonaparte, tra cui quella
nella battaglia di Lipsia (1813) e Waterloo
(1815): Roma venne presa da Gioacchino Murat
(novembre 1813), ma l'11 aprile 1814 Napoleone
liberò papa Pio VII, fino a quel momento
tenuto in prigione dai francesi: il Pontefice
fece ritorno a Roma, riportando nella capitale
il dominio papale e l'entusiasmo della gente
In seguito al Congresso di Vienna e al ritorno
di Pio VII in Roma, la città visse un
periodo turbolento, che culminò con la
presa dell'Urbe e la fine del potere temporale
dei Papi. Nel 1849 fu istituita la Seconda Repubblica
Romana, governata da Carlo Armellini, Giuseppe
Mazzini e Aurelio Saffi; durò poco meno
di cinque mesi, a causa dell'intervento dell'esercito
francese di Napoleone III comandato dal generale
Oudinot. Nel 1861, in seguito all'unità
d'Italia suggellata da Cavour, ebbero inizio
le pressioni del re Vittorio Emanuele II nei
confronti di papa Pio IX, invitato ripetutamente
a lasciare il proprio dominio temporale. Furono
vani anche i tentativi di numerosi patrioti
di annettere Roma al Regno d'Italia, e la situazione
rimase invariata finché regnò
Napoleone III, imperatore francese contrario
alla sparizione dello Stato Pontificio. Tuttavia,
quando cadde il Secondo Impero nel 1870, l'Italia
non ebbe più ostacoli e poté procedere
all'annessione dello Stato della Chiesa.
Il
20 settembre i bersaglieri comandati dal generale
Raffaele Cadorna aprirono una breccia nella
cerchia delle mura aureliane, nei pressi di
Porta Pia, ed entrarono a Roma: Pio IX fu costretto
a ritirarsi; gli vennero concessi solamente
il Vaticano, il Laterano e la villa pontificia
di Castel Gandolfo. Roma, pertanto, fu annessa
al Regno d'Italia, di cui divenne capitale.
In seguito alla cosiddetta età giolittiana,
che caratterizzò i primi anni del XX
secolo (in cui si alternarono, a più
riprese, i governi di Giovanni Giolitti), e
alla prima guerra mondiale, conclusasi per Roma
e per l'Italia con la vittoria mutilata denunciata
da Gabriele D'Annunzio, la città si venne
a trovare in un clima di disordini e incertezza
politica che, nel 1922, favorì l'ascesa
al potere di Benito Mussolini (28 ottobre, la
marcia su Roma). Durante il ventennio fascista,
Roma fu al centro di una drastica rivoluzione
urbanistica voluta e attuata dallo stesso Mussolini:
il duce fece abbattere diverse zone, numerosi
edifici medievali e seicenteschi, e decretò
l'apertura di alcune grandi vie, come via dei
Fori Imperiali, viale Regina Margherita e via
della Conciliazione (costruita dopo l'abbattimento
della spina di Borgo), che unisce Roma con la
Città del Vaticano, stato indipendente
istituito l'11 febbraio 1929 con la firma dei
patti Lateranensi.
Nacquero,
inoltre, nuovi quartieri e nuovi ambienti, come
l'EUR (costruito in occasione dell'Esposizione
Universale di Roma del 1942, ma mai inaugurato
a causa dello scoppio della guerra), la città-giardino
Aniene, la città universitaria, il foro
Mussolini e Cinecittà, il piccolo Stato
indipendente del cinema italiano. Nel 1940 l'Italia
entrò in guerra; Roma, teatro di attacchi
e massacri come quelli avvenuti in via Rasella
e presso le fosse Ardeatine, dopo essere stata
lasciata dai tedeschi come città aperta,
fu liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944.
Cessata
la guerra, Roma, in seguito al referendum del
2 e 3 giugno 1946, divenne capitale della Repubblica
italiana. Negli anni cinquanta e sessanta la
città si sviluppò urbanisticamente
e demograficamente e, a partire dal Giubileo
del 1950, divenne una delle più ambite
mete turistiche trasformandosi, in poco tempo,
nella capitale mondiale del divertimento e del
cinema, grazie alle numerose pellicole di affermati
autori cinematografici. In questo periodo la
città si espanse in modo rapido: furono
realizzati nuovi quartieri e le aree periferiche,
fino ad allora in aperta campagna, furono urbanizzate.
Venne realizzata la nuova stazione Termini e
furono costruite nuove infrastrutture (tra cui
il primo tratto della rete metropolitana e il
Grande Raccordo Anulare) e gli impianti sportivi
per i giochi olimpici che Roma ospitò
nel 1960. Il 25 marzo 1957, inoltre, furono
firmati a Roma i due trattati che istituirono
la comunità economica europea e la comunità
europea dell'energia atomica; dal 1962 al 1965
nella basilica di San Pietro si svolse il Concilio
Vaticano II. Oggi Roma, città più
popolosa e più vasta d'Italia, funge
da centro della vita politica nazionale e centro
della religione cattolica; in qualità
di città capitale, godrà di speciali
poteri amministrativi, trasformandosi da comune
in città metropolitana.
|
|
|
|
|
|
|
. |
| |